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                      Mele Gala, raccolta col segno negativo: “Spaccature, poco colore e scottature”

                      “I problemi ci sono, conseguenza del grande caldo degli ultimi mesi”, spiega Armando Paoli, direttore Sft di Aldeno (Trentino), riferendosi alla raccolta iniziata in questi giorni. I produttori mantengono per più tempo le mele sulla pianta, portando avanti la maturazione e quindi riducendone la durezza oltre che la conservabilità

                       

                      Dalla Redazione

                       

                      paoli mele

                      (Copyright: Fm)

                      Non è iniziata sotto i migliori auspici la raccolta della varietà Gala, avviata proprio in questi ultimi giorni. Le previsioni rese note da Assomela, in occasione di Prognosfruit, parlavano di un leggero calo per la produzione 2015 (-2%): ma a questo segno negativo va aggiunto anche una qualità non all’altezza dei passati raccolti. “I problemi ci sono, conseguenza del grande caldo degli ultimi mesi”, spiega Armando Paoli, direttore Sft di Aldeno (Trentino), “e si manifestano nella scottatura delle mele, nella spaccatura del frutto in pianta e nella carente colorazione”. Proprio questo ultimi aspetto spinge i produttori a mantenere per più tempo le mele sulla pianta, portando avanti la maturazione e quindi riducendone la durezza oltre che la conservabilità. “La dimensione è sostenuta rispetto alla normalità”, aggiunge Paoli, “e per le ragioni prima elencate mancano frutti di piccolo calibro, mentre il grado zuccherino è in linea con gli standard”.

                       

                      Tuttavia c’è entusiasmo sul mercato per l’arrivo di questa varietà, che da diverso tempo manca. La richiesta è forte soprattutto al Sud Italia. È ancora presto per fare previsioni sulle quotazioni e sul prezzo del prodotto, ma la speranza dei produttori è rivolta soprattutto al Nord Africa e al Medio Oriente, storicamente le aree dove maggiore è la richiesta di mele Gala.

                       

                      gala selezione

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                      Va sottolineato che queste tendenze sono riscontrabili per tutta la produzione di mele 2015: dopo la raccolta record dello scorso anno che ha superato le 2.455.000 tonnellate, l’Italia rispetta la tendenza generale dei principali paesi produttori europei, con un abbassamento della produzione di circa il 5%. La raccolta prevista per il 2015 si assesta così a 2.327.000 tonnellate. Il segno meno caratterizza le previsioni per tutte le regioni italiane: per l’Alto Adige ci si aspetta un calo del 4,5%, per il Trentino del 3,6% e per le altre regioni italiane del 7,8%. Segno negativo anche in Europa, dove le previsioni riportano un volume di mele di 11.974.000 tonnellate, in diminuzione rispetto al 2014: per Austria, Germania, Belgio, Olanda, i volumi sono in calo rispetto a quelli particolarmente elevati della scorsa stagione e si assestano su valori in linea con quelli delle annate precedenti. In particolare in Germania, da sempre importante mercato di riferimento per le mele italiane, la produzione attesa è inferiore del 21% rispetto a quella dello scorso anno. Segno negativo anche per altri importanti paesi produttori, tra cui il Belgio (-21%), l’Olanda (-7%) e l’Austria (-5%). In Francia, al contrario, la produzione attesa è superiore del 10% rispetto a quella dell’anno scorso, quando il raccolto era stato leggermente inferiore a quello delle annate precedenti e si riporta su livelli di ordinarietà. Per la Polonia si prevede un conferma della produzione record dello scorso anno, pari a 3.750.000 tonnellate. Rimanendo in Est Europa, l’Ungheria prevede un calo della produzione del 33% rispetto al raccolto straordinariamente abbondante dell’anno scorso. Grecia e Spagna segnano un leggero calo della produzione, rispettivamente del 3% e del 4%. Il Portogallo, invece, prevede una produzione record, superiore del 7% a quella del 2014.