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                      Nuova fase per #ortofrutta cara? Ma dai! Entra in scena l’AI

                      di Anna Parello – consulente di marketing e comunicazione per l’ortofrutta

                      ortofrutta cara? ma dai!

                      Se cambiare è difficile, certamente restare fermi è pericoloso. Così dopo quasi due anni di tormentone sui social, ho deciso un cambio di passo: il mio #Ortofrutta cara? Ma dai! da post con costo del pasto per n persone + ricetta + foto del prodotto + foto dello scontrino si evolverà in post con immagini create con l’aiuto dell’Intelligenza Artificiale.

                      ortofrutta cara? ma dai!

                      Un classico esempio di post #Ortofrutta cara? ma dai! prima fase

                      Dopo oltre 90 post con lo stesso format e lo stesso tipo di immagini ritengo che il messaggio che volevo lanciare sia passato. Non ha senso insistere, anche perché col format originale penso di aver passato in rassegna quasi tutte le specie ortofrutticole. Così ho deciso di fare un ulteriore passo avanti, spingendomi io stessa a suggerire nuove immagini, che possano stupire, incuriosire, emozionare le persone, dando al contempo valore a frutta e verdura, trattandole quasi come opere d’arte.

                      La comunicazione che vediamo oggi, che sia firmata dalla produzione o dalla distribuzione, è molto simile, usa immagini reali, belle sì, ma troppo didascaliche e poco capaci di far sognare, di ispirare. Ritengo che la comunicazione, specie quella a punto vendita, dovrebbe essere in grado di attrarre, ma soprattutto di spostare l’attenzione dal mero prezzo al chilo alla bellezza del prodotto in sé e al piacere del suo consumo quotidiano. Una comunicazione in grado di far diventare il consumo di frutta e verdura un rito quotidiano irrinunciabile, come quello del caffè al bar, con cui ho confrontato il costo di tanti piatti a base prevalentemente, se non esclusivamente, di ortofrutta.»

                      Nasce così l’idea di utilizzare l’AI per creare immagini forti, inusuali per il settore, che giochino mixando la “banale” ortofrutta con l’irrinunciabile caffè. Risultato? Una serie di immagini che invitano in maniera sottile ma dirompente ad un consumo più frequente di frutta e verdura, creando un parallelo visivo con il rito italianissimo del caffè, così da suggerire che mangiare sano può essere una semplice e piacevole routine come prendere un caffè al bar, anche allo stesso costo.

                      ortofrutta cara? ma dai!

                      Ricordo che l’obiettivo del mio format #Ortofrutta cara? Ma dai! è far comprendere alle persone che con l’ortofrutta è possibile mangiare con gusto e nutrirsi in maniera sana spendendo poco, spesso al costo di un caffè, e contemporaneamente stimolare produttori e distributori a ripensare la politica di pricing dell’ortofrutta. Con un prezzo medio intorno ai 2,5 €/Kg, davvero si può pensare che i consumi di ortofrutta siano in calo a causa del prezzo? In uno dei miei ultimi post il prezzo al chilo di un frutto è € 3,98. Chi può ragionevolmente pensare che prezzarlo € 4/kg farebbe perdere delle vendite? Pochi centesimi in più al kg possono fare la differenza per un produttore, nessuna per il consumatore.

                      Utilizzando vari AI image generator e dandogli in pasto svariati prompt mi sono stupita e divertita a vedere nascere frutta e verdura con sembianze di tazzine di caffè o al contrario tazzine di caffè prendere vita attraverso parti che diventano pianta. Ho trovato l’interpretazione della mia richiesta all’AI contemporanea e attrattiva, particolarmente indicata per le generazioni più giovani, quelle che è più urgente riavvicinare al consumo di ortofrutta.

                      Chiaro che la mia continua ad essere una provocazione a chi ha il potere e il dovere di comunicare il settore o il proprio prodotto in maniera efficace con nuovi linguaggi visivi e testuali. Chiaro che la comunicazione non è un gioco. La mia vuole solo essere un nudge, una spinta gentile per cercare di cambiare il modo di comunicare il valore dell’ortofrutta. Perché l’ortofrutta non è cara, vale! Ma per trasmettere tale concetto serve il coraggio di rompere i vecchi schemi, cambiando le logiche espositive, copiando da altri settori, innovando il linguaggio, introducendo format promozionali e cross-selling nuovi e liberando la fantasia per creare contenuti capaci di ispirare le persone e le loro scelte d’acquisto.

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