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                      Orogel investe in Basilicata e amplia la produzione di carciofi e asparagi

                      Orogel scommette ulteriormente sulle produzioni lucane, destinate sia al mercato dei surgelati, di cui il colosso cesenate è leader, che a quello del fresco. In arrivo un ampliamento delle superfici con l’ingresso nuovi soci produttori di carciofi, prodotto di punta dello stabilimento di Policoro (Mt), e di asparagi. Inoltre l’azienda ha investito 45 milioni di euro per la realizzazione di un impianto di confezionamento e di una grande cella frigorifera

                      Dalla Redazione

                      Orogel, colosso dei surgelarti con quartier generale in Romagna, a Cesena (FC), sta facendo importanti investimenti al Sud per ampliare la sua base sociale e potenziare le produzioni di due prodotti strategici come il carciofo e l’asparago. In Basilicata il gruppo ha uno stabilimento a Policoro (Matera), rilevato 15 anni fa, che negli anni è stato oggetto di importanti investimenti, per un totale di 60 milioni di euro, come riporta Il Resto del Carlino di Cesena. Lo stabilimento oggi dà lavoro a 485 dipendenti (erano 48 nel 2009).

                      Nei giorni scorsi un gruppo di amministratori e dirigenti delle cooperative che formano il Gruppo Orogel ha visitato lo stabilimento per verificare direttamente l’andamento degli investimenti fatti fino ad ora e quelli in corso: l’azienda ha infatti messo in campo altri 45 milioni fino al 2026 per la realizzazione dell’impianto di confezionamento e di una grande cella frigorifera da 30 mila posti-pallet, che ridurranno fortemente il trasporto di merci verso la sede di Cesena, spiega il Carlino.

                      Di pari passo prosegue l’espansione sul terreno con l’acquisizione di nuovi soci produttori sia per i surgelati che per il prodotto fresco.

                      Ad oggi lo stabilimento di Orogel a Policoro lavora 23 mila tonnellate di prodotti, generando un fatturato di 46 milioni di euro. Numeri che contribuiscono in modo significativo alla crescita del gruppo cesenate, la cui produzione nel 2023 dovrebbe arrivare a 150 mila tonnellate tra surgelato e fresco, per un fatturato di 350 milioni di euro.

                      Fiore all’occhiello dello stabilimento di Policoro è il carciofo, che è partito da zero e in pochi anni è arrivato a 800 ettari coltivati in Basilicata, Puglia e Campania, grazie all’adozione di varietà richieste dal mercato e particolarmente adatte alla surgelazione, spiega sempre il Carlino. Oggi il 70% dei carciofi surgelati venduti in Italia escono dagli stabilimenti Orogel: circa metà con il proprio marchio, il resto le private label delle varie insegne distributive.

                      Il prossimo prodotto su cui Orogel punterà molto in Basilicata è l’asparago. Anche per questo ortaggio sono state selezionate varietà particolarmente adatte alla surgelazione e verrà sperimentata una macchina per la raccolta meccanizzata che, oltre a garantire la massima efficienza, vuole dare anche una risposta al problema della carenza di manodopera che si fa sentire anche al Sud. Attualmente gli ettari coltivati ad asparagi sono una cinquantina, si legge sul Carlino: l’obiettivo è raddoppiare la superficie nel giro di un anno.

                      La produzione di Orogel al Sud si estende inoltre a peperoni, melanzane, zucchine, pomodori.

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