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                      Orsero e l’impegno a valorizzare la filiera della clementina di Calabria

                      Orsero_Clementine_Calabria

                      Clementine F.lli Orsero appena raccolte in Calabria

                      Annata decisamente negativa per le clementine, che registrano un picco di produzione con condizioni climatiche che non hanno favorito né la domanda né l’offerta. E se ci sono gruppi distributivi che avviano promozioni per sostenere le vendite, se i produttori si interrogano sulle nuove varietà di clementine per allungare il calendario di offerta, ci sono gruppi commerciali che decidono di prendersi l’impegno di fare un patto di filiera con alcuni produttori per ritirare tutto il prodotto a prezzi prestabiliti e remunerativi. È il caso di Orsero Spa, il più grande gruppo ortofrutticolo italiano, l’unico a superare il miliardo di euro di fatturato annuo. Nei piani c’è anche la realizzazione di un moderno magazzino nella Piana di Sibari

                      di Eugenio Felice

                      Orsero_Clementine__Calabria_Raccolta

                      Clementine F.lli Orsero in fase di raccolta in Calabria

                      Annus horribilis per le clementine italiane. Mesi con poche piogge, poi il caldo fino a dicembre. Condizioni che non hanno favorito né la produzione né i consumi. Troppo prodotto sul mercato, concentrato in poche settimane, hanno finito per affossare le vendite e le quotazioni di uno dei frutti di eccellenza del Sud Italia, il primo agrume che si può gustare dopo l’estate. E se le promozioni messe in atto da alcuni gruppi distributivi (l’esempio di Coop Italia) sono un cerotto che non risolve in modo strutturale il problema, dal dibattito in corso nell’ultimo periodo emerge la necessità di spingere sulla diversificazione varietale, in modo da aumentare il calendario di offerta fino anche alla primavera, quando le clementine “Comune” difficilmente arrivano al Natale con buoni standard qualitativi. Altra strada da battere è quella di una maggiore sinergia tra mondo produttivo e mondo commerciale, che a sua volta è strettamente connesso con il mondo distributivo. Parliamo insomma di accordi di filiera. Un esempio concreto? Quello stretto recentemente tra il Gruppo Orsero e alcuni produttori di clementine della Piana di Sibari, storicamente vocata per la produzione di questo piccolo agrume.

                      L’obiettivo dell’accordo va oltre il ritiro dell’intero prodotto a prezzi remunerativi: il Gruppo Orsero intende creare con i produttori calabresi il polo di eccellenza delle clementine italiane che poi saranno commercializzate sui mercati del Sud Europa con il marchio F.lli Orsero. Così ha spiegato la natura dell’accordo il ceo Raffaella Orsero al Corriere della Sera: “Il nostro progetto è finalizzato a tutelare il prodotto e gli agricoltori. Abbiamo siglato un accordo con i migliori produttori calabresi di clementine, ritireremo e pagheremo l’intero raccolto senza scarti per tutelarli. I produttori italiani sono generalmente piccoli e non hanno la forza di andare su tutte le piattaforme della distribuzione. Noi garantiremo questo ultimo passaggio e daremo un marchio alla frutta. Garantire la qualità con un marchio significa fidelizzare i consumatori anche su altri prodotti perché sanno che con quel marchio trovano alta qualità. Il tutto garantendo una filiera controllata e produzione sostenibile“. In altre parole un accordo in cui vincerebbero tutti, dal piccolo produttore che non dovrà più preoccuparsi di come collocare il frutto del suo lavoro al consumatore che troverà una qualità coerente con il brand F.lli Orsero anche nelle clementine.

                      Orsero_Clementine_Calabria

                      Clementine F.lli Orsero appena raccolte in Calabria

                      I piani prevedono di offrire clementine e la più ampia famiglia degli easy peeler – così chiamano all’estero i piccoli agrumi facili da sbucciare – per un ampio periodo di tempo, grazie all’utilizzo di più varietà, comprese le recenti e apprezzate Hernandina, Mandalate e Tang Gold. Nei piani c’è anche la realizzazione di un moderno magazzino per la raccolta e il confezionamento degli agrumi calabresi, in grado di rispondere tempestivamente alle richieste della grande distribuzione italiana ed europea. L’operazione clementine rientra nel più ampio progetto del Gruppo Orsero per valorizzare alcune filiere ortofrutticole italiane. Sempre nell’articolo del Corriere della Sera, Raffaella Orsero ha parlato ad esempio di radicchio e mango. Il gruppo, quotato a Borsa Italiana (il valore delle azioni era il 1 dicembre attorno ai 6,4 euro), mette così a disposizione delle aziende italiane del settore il know-how maturato nell’importazione e commercializzazione di frutta – in particolare banane, ananas ed esotico – e la capillare rete distributiva, radicata anche in alcuni primari Mercati all’ingrosso, in Italia e in altri Paesi del Sud Europa (Spagna, Francia, Portogallo, Grecia).

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