L’INFORMAZIONE INDIPENDENTE PER PROFESSIONISTI E APPASSIONATI DI ORTOFRUTTA
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                      Ortofrutta e social network: l’iniziativa pilota di C2b4food e tre aziende del settore

                      C2b4foodL’utilizzo dei social network, specie di Facebook, da parte delle aziende agricole e in particolare ortofrutticole si sta rivelando una straordinaria opportunità di crescita, creando un legame diretto tra chi chi produce e chi consuma e instaurando relazioni virtuali dal grande potenziale, sia per la qualità delle informazioni che vengono veicolate sia per la quantità dei contatti. Nonostante i riscontri commerciali derivanti da un utilizzo professionale dei social, poche aziende ancora se ne servono: nel mondo della produzione agricola, infatti, ad oggi l’utilizzo dei social non arriva al 2 per cento. 

                      Per aiutare le aziende ad approcciarsi in maniera strategica all’universo dei social network, consolidando la propria digital reputation e a raccontandosi attraverso lo storytelling, ci sono i servizi offerti da agenzie come la C2B4Food di Suzzara, che gestisce da due anni i social di alcune realtà leader del settore ortofrutticolo. I risultati hanno superato le aspettative. Spiega Paolo Beltrami, titolare della  C2B4Food: “Un social ben gestito è una risposta efficace a tutti coloro che vogliono interagire. L’azienda di produzione esce dall’anonimato, il consumatore ne individua il prodotto, ne riconosce le caratteristiche, lo richiede al rivenditore ed è disposto a pagarlo di più. Sono passaggi non automatici, che richiedono tempo ma i risultati di solito arrivano. Direi che arrivano sempre quando da una parte c’è un’azienda che fa qualità e dall’altra una gestione professionale dei social”. 

                       

                      “Siamo arrivati a questo mondo solo nel 2018 – afferma Ivan Bartoli, presidente di APAR, associazione che riunisce 14 produttori di anguria reggiana, la prima anguria IGP d’Europa, certificata dal 2017 – e abbiamo riscontrato un interesse che non ci aspettavamo. Abbiamo fatto tre mesi di campagna Facebook l’anno scorso e a marzo 2019 abbiamo ripreso con un programma di due anni. La gente risponde, si arriva a persone che sono interessate, che vogliono visitarci, vedere come si produce, conoscere il nostro prodotto. Abbiamo 20-30 contatti al giorno e un riscontro commerciale preciso”.

                       

                      Orticoltura Gandini Antonio produce pomodori di qualità e sta crescendo quest’anno a doppia cifra. Tra gli elementi di successo, una gestione mirata dei social. Lo afferma Mattia Gandini, responsabile commerciale dell’azienda di Guidizzolo (Mn). “Abbiamo un sito, una pagina Facebook e una pagina Instagram – precisa -. Oggi questi sono strumenti fondamentali per fidelizzare il cliente e farci conoscere da chi ancora non ci conosce. È importante tuttavia che la gestione social sia affidata a persone capaci. Non è sufficiente avere una pagina Facebook, bisogna gestirla come si deve. Noi abbiamo gestito le cose in autonomia per sei anni, poi negli ultimi due abbiamo affidato la gestione social a dei professionisti e il cambiamento è stato enorme”.

                      “Per noi con i social è cambiato totalmente il rapporto con il mercato – afferma da parte sua Simone Amidei, dell’omonima azienda agricola che a Vignola produce ciliegie e altra frutta -. Se Facebook ci ha messo in contatto con consumatori che ci cercano, ci vengono a trovare e comperano in azienda, grazie a Instagram ci sono arrivati ordini da grossisti e distributori con cui non avevamo contatti”.

                      “Siamo all’inizio di qualcosa che cambierà le regole del gioco – conclude Paolo Beltrami -, portando benefici alla produzione. Quando la Commissione Europea, come si evince da un documento del 27 maggio, si impegna nella nuova PAC ad accelerare l’adozione delle nuove tecnologie in agricoltura, non potrà prescindere dall’agevolare un utilizzo professionale dei social riconoscendo che esso agevola un rapporto diretto con il consumo a beneficio dei produttori”.

                       

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