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                      Ortofrutta, Mr Prezzi convoca una commissione per valutare il trend dei listini

                      Il Garante per la sorveglianza dei prezzi Benedetto Mineo – altrimenti noto come “Mr Prezzi” – ha convocato per giovedì 22 giugno una Commissione di allerta rapida per analizzare le dinamiche dei prezzi dei prodotti ortofrutticoli, alla luce dell’andamento degli stessi e delle possibili ripercussioni degli eventi climatici estremi che hanno danneggiato le produzioni di alcune aree. E mentre la stampa nazionale si scatena con articoli sui “prezzi bollenti”, c’è chi chiarisce bene che gli agricoltori non stanno affatto speculando e chi si auspica anche che, dalla commissione di giovedì, parta un invito ad acquistare frutta e verdura italiane duramente colpite dal maltempo

                      di Carlotta Benini

                      ortofrutta prezzi

                      Quello in corso può essere considerato a tutti gli effetti l’annus horribilis dell’ortofrutta italiana. Parlando in particolare della campagna estiva, gli eventi meteo estremi che negli ultimi mesi si sono abbattuti su tutta la Penisola hanno compromesso molte produzioni, causando importanti perdite su diversi comparti, dalle drupacee romagnole alle ciliegie, dall’uva pugliese alle orticole. Se alla carenza di prodotto si aggiungono le dinamiche inflazionistiche e i rincari che continuano a gravare sulla filiera, va da sé che i prezzi al consumo di frutta e verdura lievitino. “A fronte di una situazione così difficile, è bene evidenziare che nessun produttore intende fare speculazioni sui prezzi dell’ortofrutta”, ha puntualizzato il direttore generale di Apofruit Ernesto Fornari in una recente nota del gruppo (leggi qui) a proposito dei danni meteo che hanno compromesso la stagione ortofrutticola.

                      Nonostante ciò, parlare di rincari mettendo nei titoli – e anche nelle foto – l’ortofrutta, anche quando di parla di altri beni alimentari, pare faccia tendenza. Sulla stampa nazionale negli ultimi giorni si leggono articoli dedicati ai “prezzi bollenti” di frutta e verdura, sui banchi del supermercato ma anche nei mercati rionali e nelle botteghe di quartiere. Ci sono anche quotidiani che pubblicano interviste alla cosiddetta “signora Maria” di turno, che dichiara di aver rinunciato ad acquistare alcuni prodotti a causa dei prezzi ritenuti inaccessibili.

                      Probabilmente – aggiungiamo noi – chi giunge con facilità a certe conclusioni, non conosce a fondo le problematiche che attanagliano il settore, già da prima delle alluvioni e degli ultimi eventi climatici estremi.

                      Detto ciò, è delle ultime ore la notizia che il Garante per la sorveglianza dei prezzi, Benedetto Mineo, ha convocato la Commissione di Allerta rapida giovedì 22 giugno alle 15:30 per analizzare le dinamiche dei prezzi dei prodotti agricoli, con particolare riferimento alla filiera ortofrutticola, alla luce dell’andamento degli stessi e delle possibili ripercussioni degli eventi climatici che hanno interessato alcune aree territoriali del nostro Paese. Alla riunione parteciperà anche il Sottosegretario Massimo Bitonci, come riporta Agenfood.

                      Ci aspettiamo un invito ad acquistare frutta e verdura italiane duramente colpite dal maltempo, per garantire ai consumatori prodotti di qualità e sostenere l’occupazione e le imprese agricole nazionali – commenta Coldiretti a proposito della convocazione della commissione da parte di “Mr Prezzi” – e maggiori controlli sul rispetto dell’obbligo di etichettatura di origine, per evitare che vengano spacciati per nazionali prodotti di importazione”.

                      “Occorre sensibilizzare la distribuzione alimentare sull’importanza di sostenere la filiera 100% italiana – chiede la Coldiretti – e informare i consumatori sull’importanza di verificare l’etichetta di origine della frutta e verdura fresca, obbligatoria per legge, che va estesa anche ai prodotti trasformati, dai succhi alle marmellate fino ai surgelati”. “Ma – conclude la Coldiretti – per assicurare prezzi equi dal produttore al consumatore occorre anche sostenere gli accordi di filiera previsti nell’ambito del Pnrr, con precisi obiettivi qualitativi e quantitativi e prezzi equi che non scendano mai sotto i costi di produzione, come prevede la nuova legge di contrasto alle pratiche sleali e alle speculazioni”.

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