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                      Pepi Dora, la patata sostenibile dal Cuore Veneto, si rifà il look

                      Pepi Dora, la patata del Consorzio dal Cuore Veneto di Montagnana (PD), certificata Qualità Verificata – QV, ha iniziato la campagna 2023 con un nuovo look. Il nuovo “vestito” è stato studiato per emergere a scaffale ed essere di facile lettura per il consumatore finale, che può scoprire i valori della filiera grazie al QR code apposto sulla confezione. Pepi Dora si distingue per la sua attenzione all’ambiente, essendo il frutto di un’agricoltura rigenerativa che minimizza le risorse impiegate. Il mercato? Agostini: “Gli scavi sono iniziati ma è difficile fare previsioni”

                      Dalla Redazione

                      Pepi Dora

                      Un grande cuore sulle confezioni per distinguersi subito a scaffale. Una certificazione, QV – Qualità Verificata, a garanzia dell’origine e delle sue proprietà. Una grande attenzione all’ambiente, sia in campo che nella fase di stoccaggio e confezionamento. Stiamo parlando di Pepi Dora, la patata del Consorzio dal Cuore Veneto di Montagnana (PD), che proprio nella campagna 2023 si presenta con un nuova confezione.

                      “Abbiamo studiato i reparti ortofrutta dei nostri clienti e dei loro competitor – spiega il presidente del Consorzio, Piergiorgio Agostini – da qui l’idea di una gamma riconoscibile e di facile lettura per il cliente finale: un pack dalla grafica semplice, pulita ma moderna, che emerge nel mix di colori con elementi che lo rendono distinguibile permettendo al consumatore di comprendere e valutare la segmentazione d’uso del prodotto”.

                      In questi mesi il Consorzio ha lavorato su più fronti per far conoscere il marchio Pepi Dora e i suoi valori nel migliore dei modi, lato consumatore coinvolgendolo e portandolo a scoprire l’intera filiera, mentre lato buyer della GDO informandoli della bontà del prodotto e dei servizi e benefici offerti, avendo capacità di stoccaggio, confezionamento oltre che di logistica, garantiti dalle aziende che partecipano alla filiera coordinata dal Consorzio dal Cuore Veneto.

                      “Vogliamo trasmettere in modo chiaro i punti di forza e di distintività del nostro prodotto – continua Agostini – puntando sul nostro cavallo di battaglia, “La Patata dal Cuore Veneto certificata QV” nella linea delle gialle – le più utilizzate in cucina – affiancata anche da altre due linee di patate rosse e bianche per rendere più completa l’offerta. Tutte sono identificate da un elemento grafico, il cuore, che rafforza il pay off e rende di facile identificabilità il pack”.

                      Pepi Dora è frutto di un’agricoltura rigenerativa, con un’ottimizzazione dei consumi idrici grazie a sistemi ad alta efficienza che utilizzano modelli previsionali per trasformare i dati raccolti da centraline meteo posizionate nei campi. Inoltre più di 2 tonnellate di CO2 non vengono emesse ogni anno grazie agli impianti fotovoltaici installati in tutti gli stabilimenti del Consorzio.

                      Pepi Dora

                      Il mercato: difficile fare previsioni

                      “La campagna di raccolta è entrata nel vivo – dichiara Agostini – e siamo molto fiduciosi. Abbiamo iniziato con lo scavo delle varietà più precoci come Primabelle e Agata: il prodotto è di ottima qualità grazie al costante lavoro di monitoraggio delle coltivazioni da parte dei nostri agronomi oltre alla pluriennale esperienza delle nostre aziende di produzione”.

                      “Il mercato tuttavia – continua Agostini – risulta ancora incerto, in quanto da un lato l’aumento dei costi di produzione e le difficoltà climatiche di molti areali stanno causando un aumento del costo della merce mantenendo elevato il prezzo anche in periodi dove solitamente avveniva una flessione. Con prezzi alla produzione elevati, una flessione della produzione al sud e con i volumi dei consumi in calo è difficile prevedere l’andamento del mercato per questa annata pataticola anche se i prezzi del prodotto grezzo sono attualmente sostenuti”.

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