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                      Positiva la missione kiwi in Metaponto. Ora AFI guarda alla Corea del Sud

                      Da 7 all’8 novembre un ispettore governativo della Corea del Sud è stato in visita nelle terre del kiwi metapontino, a Scanzano Jonico. Insieme alla sua delegazione, ha svolto importanti e puntuali controlli finalizzati ad accertare la qualità del prodotto delle aziende associate ad Asso Fruit Italia (AFI) e a verificare l’esistenza dei requisiti necessari per la commercializzazione verso la Corea del Sud. Nella due giorni i tecnici agronomi di AFI hanno scortato la delegazione coreana durante le visite alle aziende e ai relativi magazzini, mostrando tutto il processo produttivo, dalla raccolta, alla lavorazione in magazzino, fino alla preparazione per il trasporto. La missione kiwi si è conclusa con riscontri molto positivi e rappresenta un’opportunità di rilievo per le aziende di AFI e per la Basilicata intera, che rafforza la sua presenza sui mercati internazionali e aumenta nello specifico la sua penetrazione in Corea, mercato strategico 

                       

                      Dalla Redazione

                       

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                      Il dottor Lee Sang-Hun in visita alle piantagioni di kiwi delle aziende associate alla O.P. AFI

                      Il 7 e 8 novembre scorsi un ispettore governativo della Corea del Sud è stato in visita agli impianti produttivi di Asso Fruit Italia (AFI), l’organizzazione di produttori specializzati nel kiwi di Scanzano Jonico, in provincia di Matera, che conta 300 soci fra Basilicata, Puglia, Calabria, Lazio e Piemonte. L’obiettivo di questo primo sopralluogo, condotto dal dottor Lee Sang-Hun insieme a una delegazione del suo Paese, è stato la verifica della sussistenza di tutti i requisiti per la commercializzazione dei kiwi nel Far East.

                       

                      La prima tappa si è consumata con la visita a Scanzano Jonico dove, nella sala meeting dell’Organizzazione di Produttori Asso Fruit Italia si è tenuto prima l’incontro, e poi tutta la parte operativa con visita nei campi e nei magazzini di alcune aziende associate ad AFI. Nella seconda giornata la delegazione coreana, guidata dal dr. Sang-Hun, ha visitato nuovi campi e svolto nuovi approfondimenti anche nei magazzini dove avviene la fase post raccolta e quindi preparatoria alla commercializzazione”

                       

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                      La delegazione coreana insieme ai tecnici e ai vertici di AFI

                      “Siamo molto soddisfatti degli esiti di questa visita. – commenta Andrea Badursi, direttore generale di Asso Fruit Italia – L’ispettore della Corea del Sud ha molto apprezzato sia la nostra produzione di kiwi, sia l’attività che avviene nei magazzini, dalla lavorazione del prodotto fino al confezionamento e la preparazione al trasporto”,

                       

                      E prosegue: “Ad accompagnare il dottor Lee Sang-Hu c’erano i tecnici di Asso Fruit Italia e quelli dell’ufficio fito-sanitario regionale (Basilicata), guidato dal dirigente Ermanno Pennacchio, che è stato accompagnato in questi due giorni da Vincenzo Castoro, responsabile Diagnostica e biodiversità, e dall’ispettore fitosanitario Nicola Fornarelli”.

                       

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                      Un momento delle visite in magazzino

                      “I due giorni appena trascorsi ci hanno visti impegnati a fornire tutte le informazioni tecniche utili a instaurare rapporti con la Corea del Sud. – aggiunge l’agronomo Salvatore Pecchia, dell’ufficio tecnico di Asso Fruit Italia – Abbiamo mostrato, nel corso delle visite ai siti produttivi e relativi magazzini, tutto il processo produttivo che segue il disciplinare di produzione e le norme dettate dalla legislazione italiana e europea”.

                       

                      “Anche questa occasione è stata utile per promuovere la Basilicata sia dal punto di vista squisitamente agronomico, che da quello culturale. – conclude Andrea Badursi – La delegazione ha visitato anche Matera, città capitale Europea della Cultura, ha visto le spiagge joniche e ha potuto degustare le prelibatezze della cucina lucana”.

                       

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