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                      Prodotti sostenibili? Sì, ma a prezzi più bassi. Il sondaggio Uk

                      Il 50% dei consumatori britannici intervistati da Asda non spenderebbe di più per prodotti sostenibili e il 76% ritiene che prezzi più bassi aiuterebbero ad acquistare in modo più sostenibile. Di fatto, è soprattutto la convenienza a spingere le vendite di prodotti sostenibili, ancor più di una maggiore scelta o di un’etichetta green: questi sono solo alcuni dei dati emersi dal sondaggio condotto da Asda su 3.000 consumatori britannici prima della conferenza COP 26 che si è tenuta a Glasgow. Prodotti green a prezzi bassi non rischiano però di incentivare il cosiddetto “greenwashing”?

                      Di Valentina Bonazza

                      asda prodotti sostenibili

                      dal sito Asda

                      La maggior parte dei 3.000 consumatori intervistati nel sondaggio di Asda afferma di essere attento al tema della sostenibilità, ma spesso non è in grado o non è disposto a pagare di più per alternative più “green”. Asda ha condotto il sondaggio poco prima della conferenza COP 26 che si è tenuta a Glasgow per capire quali cambiamenti nello stile di vita sono disposti a fare i clienti per ridurre la loro impronta di carbonio e, infine, aiutare il Regno Unito a raggiungere l’obiettivo carbon neutral entro il 2050.

                      I clienti intervistati affermano che per ridurre la loro impronta di carbonio sono disposti a impegnarsi sempre più nella raccolta differenziata (89%), a spegnere le luci o i dispositivi quando non li usano (84%) e a guidare meno (52%). Infatti, il 55% degli intervistati dichiara che sarebbe disposta a cambiare significativamente il proprio stile di vita per ridurre la propria impronta di carbonio, ma il grande ostacolo che impedisce loro di aggiungere alternative sostenibili al loro carrello della spesa è il prezzo. Infatti, alla domanda su cosa li aiuterebbe a fare acquisti più sostenibili, il 76% dei consumatori suggerisce prezzi più bassi, il 56% propone una maggiore scelta, mentre il 45% fa sapere che sarebbero utili dei loghi che dicano loro cosa è sostenibile.

                      Per sottolineare l’importanza di rendere accessibili le opzioni sostenibili, il 50% dei consumatori afferma che non sarebbe disposto a pagare un prezzo “maggiorato” per articoli quotidiani più ecologici come il latte e il pane. In questa direzione Asda si era già mossa lo scorso ottobre lanciando “Greener at Asda Price Promise”: una rosa di prodotti venduti sfusi o non incartati che hanno lo stesso prezzo, o prezzo minore, delle alternative confezionate.

                      “La nostra indagine mostra che i consumatori si preoccupano della sostenibilità, ma molti non possono permettersi di acquistare prodotti più ecologici quando fanno la spesa. Crediamo – afferma Susan Thomas, direttore senior della sostenibilità commerciale di Asda – che nessuno dovrebbe essere escluso dal fare scelte sostenibili. L’onere è sui supermercati, i dettaglianti e l’industria nel suo complesso che devono collaborare per rendere i prodotti green più accessibili. Anche i consumatori possono fare la loro parte continuando a fare scelte sostenibili, dato che gli investimenti aumenteranno in linea con la domanda di questi prodotti”. Resta il fatto che i prezzi bassi talvolta poco si conciliano con la qualità e la sostenibilità nella produzione, quindi bisogna forse stare attenti al fatto che prodotti “etichettati” come green e venduti a prezzi molto bassi rischiano di incentivare un ecologismo di facciata, il così detto “greenwashing”, più legato al marketing e alla promozione che alla sostanza del prodotto.

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