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                      Proteste agricoltori, breccia in Ue. Von der Leyen: “Sussidi e stop a legge sui pesticidi”

                      La marcia dei trattori inizia a raccogliere i suoi frutti. A seguito delle proteste degli agricoltori, che da settimane manifestano in Europa, la presidente della Commissione Ue Ursula Von der Leyen ha annunciato il ritiro della proposta di regolamento sui pesticidi (SUR) da sempre contestata nel settore. Apertura in Ue anche a nuovi sussidi pubblici per chi lavora nelle campagne

                      Dalla Redazione

                      Von der Leyen pesticidi

                      Le proteste degli agricoltori che da settimane con i loro trattori in marcia stanno presidiando le strade e le piazze di tutta Europa iniziano a smuovere i piani alti. La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel suo discorso al Parlamento di Strasburgo ha infatti annunciato il ritiro della proposta legislativa sulla riduzione dell’uso dei pesticidi prevista dal Green Deal e da sempre contestata nel settore.

                      “I nostri agricoltori meritano di essere ascoltati – ha detto von der Leyen davanti agli europarlamentari riuniti in plenaria, come riporta Ansa -, Ma sanno anche che l’agricoltura deve passare a un modello di produzione più sostenibile, in modo che le loro aziende rimangano redditizie negli anni a venire”. Il regolamento sulla riduzione dei pesticidi (SUR) “diventata un simbolo di polarizzazione” ha spiegato la presidente della Commissione europea, sottolineando che “una nuova proposta, più matura”, sarà fatta in futuro.

                      Annunciata in Europarlamento anche l’apertura a nuovi sussidi pubblici per chi lavora nelle campagne: “È necessario un incentivo reale che vada oltre la semplice perdita di rendimento, i sussidi pubblici possono fornire tali incentivi”, ha detto von der Leyen.

                      “La Commissione Ue recepisce le proposte dell’Italia”

                      Nelle parole del ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida la Commissione UE, facendo marcia indietro sul regolamento SUR, recepisce le proposte dell’Italia. “Bisogna limitare ulteriormente gli agrofarmaci solo quando si è in grado di proteggere le produzioni con metodi alternativi – dichiara il ministro -. Abbiamo contrastato, dal primo giorno, un approccio ideologico sul tema che avrebbe avuto un effetto devastante sulle produzioni e limitatissimo sull’ambiente”.

                      trattori proteste agricoltori

                      Un centinaio di trattori ha bloccato l’ingresso dell’Eurocamera mentre in aula era on corso il dibattito sul ritiro del regolamento SUR

                      “L’Italia ha proposto di lavorare, ed è stata avanguardia in questo, sulle Tea per garantire piante più forti e resistenti che possano fare a meno di agrofarmaci – aggiunge Lollobrigida -. Le politiche pragmatiche del nostro Governo in Italia e in Europa stanno portando i primi frutti. Recuperare i disastri di anni di politiche irrispettose della produzione e del lavoro agricolo richiederà tempo. Ma la strada intrapresa è quella corretta”.

                      Salvo il 30% delle produzioni alla base della dieta mediterranea

                      Il regolamento sulla riduzione dei pesticidi (SUR) che avrebbe dovuto portare a un dimezzamento del loro uso entro il 2030, è da sempre tra i provvedimenti più contestati anche da parte delle principali associazioni europee degli agricoltori. In assenza di alternative alla chimica tradizionale nei campi, infatti, i contadini vanno chiedendo tempi più lunghi per la transizione, pena una perdita consistente della produttività nelle campagne. “Il ritiro della proposta di regolamento sull’uso sostenibile dei fitofarmaci salva il 30% delle produzioni alla base della dieta mediterranea, dal vino al pomodoro – dichiara la Coldiretti in una nota -. Il regolamento avrebbe avuto un impatto devastante sulla produzione agricola dell’Unione Europea e nazionale aprendo di fatto le porte all’importazione da paesi extra Ue che non rispettano le stesse norme sul piano ambientale, sanitario e del rispetto dei diritti dei lavoratori”.

                      Plaude alla decisione di Bruxelles anche il presidente di Cia-Agricoltori Italiani Cristiano Fini. “Ci siamo battuti fin da subito per sostenere l’impraticabilità di un taglio netto del 50% dei fitofarmaci al 2030 senza valide alternative e con la crisi climatica in atto – spiega -. Alla fine il passo indietro è giunto, ora chiediamo all’Europa di promuovere davvero una politica graduale, realista e gestibile per giungere ai target green, riequilibrando le esigenze produttive agricole con gli obiettivi di sostenibilità ambientale, sviluppando la difesa integrata e investendo di più su ricerca e innovazione”. A questo proposito, aggiunge il presidente Cia: “confidiamo che domani la plenaria del Parlamento Ue dia un altro segnale importante di ascolto agli agricoltori, votando a favore del dossier sulle NGTs, uno strumento essenziale per ottenere colture resistenti alle malattie e resilienti ai cambiamenti climatici”.

                      “Oggi possiamo tirare un grande sospiro di sollievo – commenta il presidente di Confcooperative Fedagripesca Carlo Piccinini -, anche se restano oggettive difficoltà per le attuali restrizioni all’uso di determinate sostanze per alcune produzioni ortofrutticole”. “Auspichiamo che questo annuncio sia l’inizio di un nuovo approccio da parte della Commissione – continua -. Le proteste degli agricoltori in tutta Europa hanno dimostrato che le riforme e le leggi debbano essere fatte ascoltando le esigenze di chi produce e lavora nei campi”. “Confidiamo anche – conclude Piccinini – che la Commissione apra anche ad una profonda revisione del regolamento sugli imballaggi che proprio in questi giorni sarà oggetto di esami nel trilogo tra Consiglio, Parlamento e Commissione”.

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