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                      Puglia, al via la prima fattoria acquaponica d’Europa con acque depurate

                      Hydroponics system, planting vegetables and herbs without using soil for health, Modern food and agricultural design concepts.

                      Sorgerà in Puglia la prima fattoria acquaponica d’Europa che utilizzerà acque depurate dall’Acquedotto Pugliese (AQP) per la produzione agricola e l’allevamento di pesci. Questa tecnica consentirà un risparmio idrico del 90%. Il 19 luglio è stato infatti firmato il protocollo di intesa tra il il coordinatore del progetto INNOVA-Eu, il Comune di Castellana Grotte, l’Acquedotto Pugliese, l’Autorità idrica Pugliese e numerosi altri partner nazionali e internazionali. Il consigliere di AQP Francesco Crudele: “Apriamo le porte a un progetto pionieristico per tutto il Continente”

                      Dalla Redazione

                      acquaponica

                      Immagine d’archivio – Freepik

                      Nasce a Castellana Grotte la prima fattoria acquaponica d’Europa che utilizza acque depurate da Acquedotto Pugliese (AQP) per la produzione agricola e l’allevamento di pesci: una tecnica che consente un risparmio idrico del 90%. È questo l’obiettivo del progetto AWARE (aquaponics from wastewater reclamation) per cui è stato sottoscritto un protocollo d’intesa nella sede del Comune in provincia di Bari. Firmatari, INNOVA-Eu (coordinatore di progetto), l’Autorità idrica Pugliese (AIP, coordinatore istituzionale), AQP (gestore dell’impianto di depurazione e affinamento) e Comune di Castellana Grotte (proprietario dell’impianto), oltre a numerosi altri partner nazionali e internazionali del progetto (università, aziende, organizzazioni no profit, istituzioni governative), tra cui l’Università del Salento.

                      Il progetto è stato approvato il 28 giugno 2022 dalla Commissione Europea nell’ambito della call HORIZON-CL6-2022-FARM2FORK-01-05 e giudicato meritevole di finanziamento. La sperimentazione, che prevede il suo termine il 31 ottobre 2026, sarà sviluppata nell’impianto di distribuzione delle acque depurate e affinate di Castellana Grotte.

                      “Siamo orgogliosi di aprire le porte degli impianti di depurazione e affinamento per questo progetto pionieristico in Europa – ha commentato il consigliere di amministrazione di AQP, Francesco Crudele -. Gestiamo 184 impianti di depurazione, con tecnologie avanzate e sostenibili, e ci stiamo concentrando molto nell’economia circolare con un progetto di riuso dell’acqua depurata. Proprio l’impianto di Castellana Grotte è uno fra i cinque (con Acquaviva, Corsano, Gallipoli e Ostuni) che nel 2022 hanno permesso di recuperare complessivamente quasi 600mila metri cubi di risorsa idrica affinata da destinare all’irrigazione. Pensare che in un prossimo futuro questa acqua possa essere utilizzata per l’allevamento di pesce a chilometro zero ci rende orgogliosi del lavoro fin qui svolto e ci dà ancora più stimolo a migliorare”.

                      “La coltivazione in acqua, nota come acquaponica – ha spiegato Gianluca Vurchio, consigliere AIP -, è un sistema ad altissima tecnologia ed estremamente efficiente che ci permette di produrre molto di più rispetto a quanto si produce in agricoltura tradizionale. L’acquaponica consente un risparmio idrico del 90%, perché l’agricoltura idroponica utilizza molta meno acqua rispetto alla coltivazione nel terreno e l’acqua viene riciclata e riutilizzata, un consumo di energia elettrica limitato, un bassissimo impatto ambientale e l’importantissima eliminazione dei reflui e dei trattamenti chimici (pesticidi, diserbanti, fertilizzanti), garantendo un prodotto sicuro e sano per il consumatore e per l’ambiente. È importante sottolineare, avendo ‘visione’ rispetto al futuro prossimo, che questo tipo di coltivazione può attuarsi in qualsiasi parte del mondo; l’agricoltura idroponica può essere praticata in diversi climi e zone, comprese le aree aride”.

                      Fabio Ugolini di INNOVA-Eu, in qualità di coordinatore di progetto, ha sottolineato come il progetto sia una “novità assoluta in Europa che anticipa, per il futuro, la trasferibilità dell’esperienza e della sperimentazione di coltivazione in acquaponica ovunque si possa realizzare”.

                      Acquedotto Pugliese SpA, con reti idriche per 20 mila chilometri al servizio di oltre 4 milioni di cittadini, 12.000 chilometri di reti fognarie e 184 depuratori, è tra i maggiori player nazionali nella gestione del ciclo idrico integrato e una delle opere di ingegneria civile più complessa di Europa. Tale sistema, tra i più lunghi al mondo e che si sviluppa nell’Ambito Territoriale Ottimale (ATO) Puglia – il più grande italiano per estensione territoriale – garantisce l’approvvigionamento di acqua potabile alla Puglia (100% della popolazione), alla Basilicata (25%) e alla Campania (2%).

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