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                      Regno Unito: Aldi e Lidl dalla parte dei coltivatori e produttori locali

                      Aldi
                      In un momento in cui l’Europa è scossa da trattori e coltivatori in protesta contro Bruxelles, nel Regno Unito le catene tedesche discount Lidl e Aldi giocano in contropiede promuovendo il loro sostegno a fornitori e consumatori britannici in difficoltà tra inflazione e meteo avverso. Investimenti da 70 milioni di sterline sono stati annunciati da Lidl per nuovi contratti triennali con i coltivatori locali, mentre Aldi ha speso nel 2023 circa 1,4 miliardi di sterline nella sua supply chain

                      Di Massimiliano Lollis

                      Aldi

                      Mentre in Europa non si placano le proteste degli agricoltori, Oltremanica c’è chi decide di prendere in contropiede le tensioni che potrebbero raggiungere presto anche il Regno Unito: si tratta – forse non a caso – di due catene discount provenienti dal cuore d’Europa, in Germania – Aldi Uk e Lidl Gb – che negli scorsi giorni hanno annunciato iniziative che vanno nella direzione di promuovere il loro supporto a coltivatori e produttori locali.

                      Da parte sua Lidl Gb ha dichiarato che sta investendo oltre 70 milioni di sterline per offrire nuovi contratti triennali a coltivatori britannici di ortaggi a radice, tra cui carote, pastinaca e navoni. L’investimento dovrebbe permettere di assicurare contratti lunghi fino a tre anni garantendo ai produttori una certa stabilità nonostante le condizioni climatiche difficili.

                      La mossa sottolinea l’impegno di Lidl a sostenere sotto il brand “Backing British” il prodotto locale e lo sviluppo delle economie locali, evidenziando al contempo l’importanza di promuovere partnership sostenibili, soprattutto in tempi difficili come questi.

                      “Poiché l’intero mercato si trova ad affrontare sfide, tra cui l’imprevedibilità del clima – afferma Paul Gibson, direttore acquisti di Lidl Gb – la nostra decisione di offrire contratti di maggiore durata ai fornitori sottolinea il nostro impegno a sostenere i produttori locali. Non è solamente un investimento nella qualità e nella coerenza della nostra catena di approvvigionamento, ma è anche la testimonianza della nostra dedizione all’industria alimentare britannica”.

                      “Lidl, che si rifornisce per due terzi dei suoi prodotti principali dal Regno Unito – si legge nel comunicato – collabora con oltre 650 fornitori in tutto il Paese e si impegna a promuovere partnership solide, assicurando ai suoi clienti la disponibilità di prodotti britannici di alta qualità”.

                      Allo stesso tempo, Aldi Uk – che rende noto che tre quarti delle referenze presenti nei suoi oltre 1.000 negozi provengono dai suoi 5.000 fornitori e coltivatori britannici – dichiara da parte sua di aver speso nel 2023 ben 1,3 miliardi di sterline in acquisti da fornitori britannici.

                      Una cifra che si avvicina agli oltre 1,4 miliardi di sterline che la catena ha promesso investirà nel corso dei prossimi due anni nell’apertura di ulteriori 500 negozi nel Paese e nel potenziamento della rete distributiva e dei punti vendita.

                      “I fornitori britannici – ha dichiarato Julie Ashfield, direttore generale degli acquisti di Aldi Uk – sono la linfa vitale della nostra attività e senza di loro Aldi non sarebbe dove è oggi. Saremo sempre al loro fianco. I rapporti di lunga data con i fornitori – continua – sono alla base del nostro successo e siamo orgogliosi di lavorare con così tanti fornitori britannici, contribuendo a rafforzare le opportunità di lavoro e gli investimenti nella catena di approvvigionamento del Regno Unito”.

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