L’INFORMAZIONE INDIPENDENTE PER PROFESSIONISTI E APPASSIONATI DI ORTOFRUTTA
                      L'INFORMAZIONE PROFESSIONALE PER IL TRADE ORTOFRUTTICOLO
                      L’INFORMAZIONE INDIPENDENTE PER PROFESSIONISTI E APPASSIONATI DI ORTOFRUTTA
                      Si chiama Robot Highways la prima serra robotizzata per la produzione di fragole e piccoli frutti. Il progetto pilota sorgerà all’interno della Clock House Farm nel Kent (GB) ed è possibile grazie a un finanziamento da 2,5 milioni di sterline annunciato da Innovate UK. Il consorzio responsabile della consegna di questa prima serra robotizzata per le fragole comprende nomi del calibro di Berry Gardens, Saga Robotics, l’Università di Lincoln, l’Università di Reading, il Manufacturing Technology Centre, BT e il produttore di fragole Clock House Farm. L’obiettivo? Trovare soluzioni per rendere autonoma la Gran Bretagna nella produzione di fragole e piccoli frutti in vista di un futuro, molto vicino, dove la manodopera scarseggerà sempre più e bisognerà fare i conti da un lato con una richiesta sempre maggiore di prodotto e dall’altra limitare – se non azzerare – l’impatto ambientale del settore agricolo. Con l’obiettivo di essere operativa nel 2025 in tutto il Regno Unito, Robot Highways sfrutterà non solo l’intelligenza artificiale e le tecnologie di apprendimento automatico, ma permetterà di apportare significativi miglioramenti alle infrastrutture di telecomunicazione nelle zone rurali.

                      Di Valentina Bonazza

                      Robot Highways

                      Esempio di robotica applicata alla produzione di fragole. Copyright: GettyImages-Jiraroj Praditcharoenkul

                      Costruire una serra in Gran Bretagna? La notizia non sembra niente di particolare, se non fosse che parliamo della costruzione della prima serra di fragole robotizzata in Gran Bretagna, che sorgerà nello specifico nella regione del Kent. Un progetto innovativo da diversi milioni di sterline che coinvolge enti accademici e tecnologici, con l’obiettivo di garantire la sostenibilità del settore affrontando diversi temi: la sempre maggiore carenza di manodopera, la necessità di una produzione alimentare sempre maggiore ma che al contempo sia in grado di ridurre l’impatto ambientale del settore agricolo.

                      Robot Highways, questo il nome del progetto, è possibile grazie a un finanziamento da  2,5 milioni di sterline annunciato da Innovate UK, mentre il consorzio responsabile della consegna di Robot Highways comprende nomi del calibro di Berry Gardens, Saga Robotics, l’Università di Lincoln, l’Università di Reading, il Manufacturing Technology Centre, BT, e il produttore di fragole Clock House Farm.

                      Il progetto pilota per questa particolare produzione di fragole in serra sorgerà proprio nella Clock House Farm nel Kent. La sperimentazione si prefigge così di fornire un nuovo futuro nella coltivazione di fragole in serra e, più in generale, di frutti rossi, dove i robot aiuteranno i coltivatori eseguendo quelle attività di manodopera essenziali per la corretta crescita dei frutti e ad alta intensità energetica, come la raccolta, il confezionamento della frutta e il trattamento dei raccolti per ridurre parassiti e malattie, il tutto tramite un’alimentazione da energia rinnovabile.

                      Il progetto si prefigge inoltre di ridurre la dipendenza del settore dalla manodopera del 40%. Robot Highways fornirà anche soluzioni per indirizzare il settore verso un futuro a zero emissioni di carbonio, stimano anche un’enorme riduzione dell’uso di combustibili fossili in tutte le operazioni logistiche agricole, così come saranno ridotti del 20% gli scarti di frutta e del 90% l’uso di fungicidi, il tutto a fronte di un aumento della produttività delle aziende agricole stimato del 15%.

                      Con l’obiettivo di essere operativo in Gran Bretagna nel 2025, il progetto Robot Highways sfrutterà non solo l’intelligenza artificiale e le tecnologie di apprendimento automatico, ma permetterà di apportare significativi miglioramenti alle infrastrutture di telecomunicazione nelle zone rurali.

                      “È bello vedere che ci siano investimenti in queste idee eccezionali –  ha affermato il ministro dell’agricoltura Victoria Prentis – che ci aiuteranno ad affrontare le più grandi sfide dell’industria alimentare, dal raggiungimento di emissioni zero all’investimento in proteine alternative sostenibili per l’alimentazione animale. L’agricoltura non è mai stata prima d’ora al centro di innovazioni così entusiasmanti e lungimiranti“.

                      “Clock House Farm è molto entusiasta di far parte del consorzio e della serra dimostrativa del progetto – ha sottolineato Oli Pascall, amministratore delegato dell’azienda –  che ci aiuterà ad essere un leader innovativo nel nostro settore”.

                      Siamo lieti che UKRI e Innovate UK abbiano concesso finanziamenti a questo progetto entusiasmante – ha aggiunto Richard Harnden, direttore di ricerca presso Berry Gardens Growers – che riunirà per la prima volta molte nuove tecnologie sviluppate nel corso di molti precedenti progetti di ricerca su piccola scala. Siamo stati partner dell’Università di Lincoln e di Saga Robotics negli ultimi sei anni e questo progetto di coltivazioni di fragole in serra robotizzata dimostrerà su larga scala le nostre nuove capacità nelle coltivazioni di fragole in serra sviluppate congiuntamente nella robotica per l’industria britannica dei frutti di bosco”.

                      Berry Gardens non è nuova a questo genere di progetti. Fa infatti parte di due ulteriori progetti di ricerca che sono stati premiati con investimenti governativi attraverso Innovate UK. Il primo è un progetto volto a valutare la qualità interna ed esterna delle more e il grado di maturazione combinando le tecnologie esistenti con la visione computerizzata e un nuovo algoritmo, oltre a visualizzare l’immagine spettrale elaborata utilizzando occhiali AR in tempo reale.

                      Il secondo è un progetto che mira a integrare modelli di domanda di nutrienti e sensori basati sull’intelligenza artificiale con impianti di dosaggio di precisione per migliorare l’uso delle risorse, la produttività e ridurre gli sprechi e le emissioni nella produzione di lamponi.

                      “In Berry Gardens ci dedichiamo ad investire nel futuro della coltivazione di frutti di bosco e tutti questi progetti ne sono una testimonianza – sottolinea Harriet Duncalfe, presidente del comitato consultivo per la ricerca sui coltivatori di Berry Gardens -. Il nostro continuo sforzo volto alla ricerca sulla robotica è essenziale per garantire che il settore continui a crescere e a svilupparsi per soddisfare la domanda dei consumatori di frutti rossi di buona qualità, coltivati in modo sostenibile ed efficiente. La robotica non solo potrebbe aiutare i coltivatori a svolgere il lavoro essenziale in modo più efficiente, ma contribuirà anche a ridurre la nostra dipendenza dalla manodopera stagionale, il tutto muovendo il settore verso un futuro a zero emissioni di carbonio”.

                      Copyright: Fruitbook Magazine