Dalla Redazione
Prende il via a dicembre e proseguirà fino alla metà di aprile la stagione di Rosaria, l’arancia rossa coltivata alle pendici dell’Etna dai soci della O.P. Pannitteri, che da oltre un decennio – da quando nel 2005 è stato costituito il marchio – porta avanti un percorso di ricerca e di innovazione volto a offrire al consumatore un prodotto sostenibile e di alta qualità. Le previsioni di campagna parlano quest’anno di un raccolto di ottima qualità, seppur con quantitativi inferiori e la presenza di calibri medio-piccoli.
Il tarocco quest’anno arriva dopo un’estate non facile nella piana di Catania. Le precipitazioni ridotte e lo scirocco dei mesi scorsi porteranno infatti a una presenza maggiore di pezzature medie e piccole. Anche per quanto riguarda i quantitativi si prevede una flessione che potrà arrivare anche al 30%, portando a una stagione breve che si chiuderà ad aprile.
“Quest’anno la qualità c’è, nonostante l’annata abbia presentato alcune difficoltà – commenta Aurelio Pannitteri della O.P. Rosaria – Confidiamo che i nostri clienti sapranno premiare il nostro impegno costante per offrire un prodotto di alto livello, e per valorizzarlo agli occhi dei consumatori”.
Il marchio Rosaria nasce 10 anni fa con lo scopo di valorizzare l’arancia siciliana e il suo territorio, incontrando le esigenze del consumatore in fatto di qualità, caratteristiche organolettiche, salute e rispetto dell’ambiente, ed è oggi uno dei più conosciuti dai consumatori italiani nel settore. Il lancio della nuova campagna sarà supportato da un’intensa attività di comunicazione che comprende campagne pubblicitarie al trade e al consumatore, partecipazione a fiere di settore, sponsorizzazioni e una vivace attività social sulla pagina Facebook.
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