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                      Sant’Orsola, taglio del nastro per il “Villaggio dei Piccoli Frutti” da 42 milioni

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                      Un dettaglio dello stabilimento (copyright: Fm)

                      Bagno di folla e prova di forza, domenica 7 aprile, per la Cooperativa Sant’Orsola che a Pergine Valsugana (Tn) ha inaugurato ufficialmente il nuovo stabilimento all’interno del “Villaggio dei Piccoli Frutti”, nell’anno in cui festeggia anche i 40 anni di attività. Un investimento da 42 milioni di euro su 16 ettari di superficie unico in Europa che consente a Sant’Orsola di confermare la sua leadership in Italia e di presentarsi all’estero come il distretto di riferimento per il settore dei piccoli frutti. Tra gli obiettivi prioritari della cooperativa presieduta da Silvio Bertoldi c’è l’aumento dei quantitativi e della qualità dei frutti, oltre alla destagionalizzazione, possibile grazie ai soci del centro e sud Italia. Intanto il bilancio 2018 registra un utile in aumento a 802 mila euro

                       

                      di Eugenio Felice

                       

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                      Il nuovo stabilimento Sant’Orsola nel giorno dell’inaugurazione

                      Sant’Orsola ha inaugurato oggi il suo nuovo stabilimento celebrando il 40° anno di fondazione all’interno del “Villaggio dei Piccoli Frutti”. Situato a Pergine Valsugana, in frazione Cirè, a ridosso della statale 47 di collegamento fra Trentino e Veneto. La cerimonia è avvenuta in un clima di festa alla presenza di oltre 500 soci coltivatori (in tutto sono quasi 850). Al tradizionale taglio del nastro il presidente della Cooperativa Silvio Bertoldi – appena riconfermato per altri tre anni – era affiancato dal sindaco di Pergine Valsugana Roberto Oss Emer, dal presidente della Provincia Autonoma di Trento Maurizio Fugatti e dal manager Fabio Rizzoli che ha ideato il “Villaggio dei Piccoli Frutti” e generato il suo business plan. Sul palco anche Marina Mattarei, presidente della Federazione Trentina della Cooperazione, e Giulia Zanotelli, assessore all’Agricoltura della Provincia. I soci hanno potuto visitare l’impianto dopo avere partecipato alla loro assemblea annuale per la prima volta ospitata nel nuovo Auditorium da 500 posti a sedere.

                       

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                      Il presidente di Sant’Orsola Silvio Bertoldi (copyright: Fm)

                      Il nuovo stabilimento è stato realizzato in tempi rapidi, la sua costruzione era iniziata infatti il 24 luglio 2017 ed oggi 7 aprile 2019 l’inaugurazione. Dispone di grandi spazi coperti e di vaste aree esterne, propone una struttura logistica in grado di garantire la massima efficienza di processo, moltiplica le capacità di conservazione e di lavorazione ed è dotato delle più moderne tecnologie del settore dei piccoli frutti, con 20 linee di confezionamento e di macchinari all’avanguardia tra cui un sistema di calibrazione del mirtillo unico nel suo genere. Il prodotto conferito dai soci viene ora conservato in 157 celle refrigerate (la superficie complessiva è di 8 mila metri quadri) poste sotto il livello del suolo in modo da coadiuvare ancor più la catena del freddo. Al piano terreno si trovano anche 12 celle per l’abbattimento rapido della temperatura nella zona di conferimento. 5 le bocche di carico per la spedizione. L’impianto fotovoltaico installato da oltre 350 kWp garantisce una produzione di circa 400.000 kWh/anno. Si affianca alle scelte di materiali specifici usati per le coperture mirate al risparmio energetico.

                       

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                      La nuova palazzina uffici Sant’Orsola (copyright: Fm)

                      Il nuovo stabilimento è solamente il primo passo, ma senza dubbio il più importante, per la realizzazione dell’intero “Villaggio dei Piccoli Frutti”, un investimento di 42 milioni di euro su 16 ettari di superficie, il più importante realizzato in Europa, che consente a Sant’Orsola di confermare la sua leadership italiana e di presentarsi all’estero come il distretto di riferimento per il settore dei piccoli frutti. Il bilancio dell’annata 2018 ha proposto loro cifre assai positive sotto ogni aspetto, con un utile salito ad oltre 802.000 euro rispetto ai 623.000 euro del 2017. In virtù di un valore della produzione salito a 62.697.000 euro, erano 57.044.000 euro l’anno precedente. Ciò ha consentito di liquidare ai soci più di 26 milioni di euro rispetto ai poco più di 24 milioni di euro del 2017. Bilancio molto positivo, dunque, nonostante l’andamento climatico certo non favorevole durante alcuni mesi dell’anno: durante le celebrazioni l’assessore all’Agricoltura Giulia Zanotelli ha ricordato il tremendo fortunale dello scorso ottobre che ha interessato sia il Trentino che il Bellunese.

                       

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                      Un dettaglio dello stabilimento (copyright: Fm)

                      Continua il trend positivo di Sant’Orsola, iniziato nel 2013 quando l’intera organizzazione della cooperativa venne reimpostata anche con l’inserimento di nuove risorse umane guidate dal direttore Matteo Bortolini, dando così forte impulso ad ogni settore, dalla produzione, alla sperimentazione, alla vendita. Ciò ha consentito il varo di un business plan che ha portato al forte investimento nel nuovo stabilimento e nel “Villaggio dei Piccoli Frutti” in modo da competere nel mercato non solo nazionale. Infatti, il trend dei consumi di questa merceologia è costantemente in crescita in Italia come in altri Paesi vicini come la Germania, di pari passo così come il trend della produzione che si sta diffondendo in nuove aree del mondo. Secondo Matteo Bartolini la domanda di piccoli frutti di origine italiana è tuttora superiore alla domanda, così come le importazioni di piccoli frutti supera di gran lunga le esportazioni: tutti segnali che danno buone prospettive allo sviluppo del distretto trentino dei piccoli frutti e all’esportazione in altre regioni italiane del modello cooperativo.

                       

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