Ecco secondo La Cucina del Corriere della Sera quali sono le tipologie emergenti:
Il supermercato «alla spina»
Tra Lombardia, Piemonte e Lazio ci sono i negozi leggeri. A Berlino è appena sorto «Original Unverpackt» (in tedesco «spacchettato»). Sono solo alcuni esempi dei nuovi supermercati «alla spina»: qui non ci sono imballaggi, la merce (pasta, biscotti, cereali, detersivi e tanto altro) viene venduta sfusa. In questo modo il cliente, che si porta da casa buste e contenitori necessari, risparmia e fa un favore all’ambiente
Il supermercato biologico
Offrono frutta, verdura, legumi e tanto altro, prodotti con metodo biologico e poi creme e detersivi naturali ed ecologici. Sono le catene bio, come B’io o Natura Sì, fino a qualche anno fa mosche bianche nelle città italiane, attrezzate solo con ipermercati e hard discount, e oggi invece diffuse ormai ampiamente in tutto il Paese
Il supermercato vegano
Sono negozi appena più grandi di quelli di quartiere, rivolti ai consumatori che non mangiano carne. All’interno, cioè, i clienti non troveranno mai alimenti di origine animale. Il primo supermercato vegano in Italia è iVegan, sorto nel 2008 a Roma. Il prossimo sarà, invece, Veganz, che aprirà a breve a Milano, parte dell’omonima catena già diffusa in Germania
Il supermercato gourmet
Da Eataly ai nuovi Carrefour, il cliente da soddisfare è sempre più esigente e la merce di alta qualità. Sono i nuovi negozi gourmet, perfetti per gli appassionati di cibi e vini ultraricercati, quasi introvabili nei supermercati tradizionali. E, mentre Oscar Farinetti continua ad espandersi, anche la catena francese Carrefour prova a intraprendere la stessa strada: di recente ha aperto dei Market Gourmet a Milano e Roma
Il supermercato aperto sempre
Le loro saracinesche sono tirate su ventiquattr’ore su ventiquattro, pochi sono i dipendenti e le casse sono automatiche. All’estero i supermercati «h24» sono una realtà già da tempo nelle metropoli. Oggi cominciano timidamente a conquistare anche l’Italia per soddisfare le esigenze di nottambuli, tassisti, lavoratori con i turni di notte o viaggiatori diretti all’aeroporto. Per ora a osservare da noi questi orari sono alcune parafarmacie EssereBenessere e un supermercato milanese
Il supermercato «food to go»
Pensati soprattutto per viaggiatori e studenti, i supermercati che servono «food to go» stanno sorgendo soprattutto nelle grandi città universitarie e turistiche: in questi nuovi punti vendita non è, in genere, prevista la presenza di banchi serviti e ci sono invece aree estese per l’acquisto veloce di pasti già pronti e monoporzione. La catena Pam per ora ha aperto diversi negozi del genere a Torino, Bologna e Padova
Fonte: La Cucina del Corriere della sera