Dalla Redazione
“In Sorma lavoriamo costantemente alla ricerca e sviluppo di nuovi prodotti e di nuove soluzioni per rendere sempre più completa la nostra offerta. Ogni nostra scelta è diretta a far convivere efficienza e sostenibilità”. Con queste parole Mario Mercadini, marketing manager di Sorma Group, commenta la partecipazione a Fruit Logistica, dove l’azienda romagnola nella tre giornate di fiera ha presentato diverse novità, a partire dal packaging.
È infatti plastic free l’ultima evoluzione dell’intramontabile Vertbag, la confezione stand-up ad alta visibilità e traspirabilità che ha rivoluzionato il modo di presentare i prodotti ortofrutticoli. La nuova Sormapaper Vertbag unisce tutti i vantaggi del modello originario – ampia superficie di stampa, leggerezza, resistenza e traspirabilità – coniugandoli con materie prime provenienti da fonti rinnovabili e con la possibilità di smaltire correttamente l’intera confezione. Realizzata da una rete tubolare in cellulosa e un’ampia banda personalizzabile in carta, la Sormapaper Vertbag è stampata senza utilizzo di solventi, e a favore di colori termoadesivi a base d’acqua. È certificata FSC, il marchio della gestione forestale responsabile. Questa nuova confezione in carta è compatibile con la stessa confezionatrice Sorma CBR-170 che realizza le classiche Vertbag ed è disponibile in due versioni leggermente diverse in termini di larghezza della banda: Sorma Papervertbag, più larga e adatta a contenere fino a 2 kg di prodotto, e Sormapack, più stretta, consigliata per il mezzo kg.
Oltre a questa novità, altri due nuovi modelli della linea Sormapaper vanno ad arricchire ulteriormente la proposta plastic free di Sorma Group: le retine in cellulosa con etichetta in carta FSC e i cestini retinati, ovvero cestini in carta chiusi da una rete in cellulosa, anch’esse con etichetta in carta FSC. I packaging che compongono la linea sono tutti compatibili con le confezionatrici Sorma e non. Realizzate in formati diversi e pensati per rispondere alle diverse esigenze dei confezionatori, si prestano al confezionamento di tutti i prodotti ortofrutticoli: il modello più grande contiene fino a 2 chilogrammi di prodotto.
“Per noi la direzione non è solo lavorare a prodotti eco-friendly, ma anche proporre soluzioni concrete e pratiche – prosegue Mario Mercadini -. Dunque facilmente smaltibili dal consumatore, adatte per le diverse tipologie di prodotto, compatibili alle macchine in dotazione del confezionatore e con le stesse caratteristiche di robustezza e durabilità per evitare lo spreco alimentare”.
Un’altra novità presentata a Fruit Logistica è la pesatrice WD4-S, il cui lancio era stato anticipato a Macfrut 2021. La macchina ha riscosso un grande successo tra gli operatori di settore, che ne hanno riconosciuto le eccellenti prestazioni, registrando 45 unità vendute già nei mesi successivi al debutto sul mercato. La WD4-S, infatti, oltre a essere compatta e al contempo efficiente, può alimentare fino a 4 confezionatrici ed è quindi predisposta per rispondere alle esigenze dell’industria 4.0: l’alto livello tecnologico permette precisione elevatissima nella pesatura dei frutti, in particolare agrumi, kiwi e avocado, anche all’aumentare della velocità o al variare delle dimensioni. La macchina, che può pesare fino a 70 pack al minuto, mantiene infatti alte le sue performance sia con i prodotti di grandi sia con quelli di piccole dimensioni (da 40 mm a 110 mm) grazie a un sistema auto-adattivo per il riconoscimento del calibro.Un’ulteriore sistema di fotocellule segnala, in secondo luogo, quando il frutto esce da una delle 108 tazze singole, facendo arrestare il macchinario per evitare eventuali danni agli alberi e alle cellule di pesatura, e aumentando così la sicurezza della lavorazione. Per i frutti particolarmente delicati, il software dispone inoltre di un programma di lavorazione specifica, pensato per trattare i prodotti con ancora maggiore cura. Infine, al pari delle macchine più recenti lanciate sul mercato dal Gruppo Sorma, il pannello di controllo della WD4-S è touchscreen.
“Il mercato segna una tendenza sicuramente in crescita nell’ambito dell’automazione e questo è dovuto a diversi fattori – commenta Mario Mercadini – Il costo della manodopera è in aumento e il mercato richiede degli standard sempre più elevati in termini di precisione. Non solo: crescono anche gli incentivi governativi per investire nell’automazione. Tutto questo favorisce la transizione delle aziende verso i principi dell’industria 4.0. e in Sorma crediamo fortemente nell’importanza di compiere questo passaggio”.
L’avanzamento di Sorma non riguarda però solo conquiste nel campo dell’innovazione, ma anche traguardi per il Gruppo nel suo complesso, che continua a crescere e a investire nelle diverse aree in cui è presente. Sorma USA ha acquistato un nuovo magazzino in California di 10.000 mq, facente parte di una proprietà di 50.000 mq, in cui lavorano oggi 38 persone full-time. All’interno del sito produttivo si realizzano i processi verticalizzati di stampa per i packaging flessibile attraverso le dotazioni presenti: stazioni di montaggio dei cliché, una stampante flexografica KBA, due accoppiatrici NordMeccanica e tre taglierine. Inoltre, si effettuano servizi post vendita grazie ai 4 tecnici che supportano i clienti facendo affidamento sull’ampio stock di pezzi di ricambio e materiali personalizzati per il packaging.
L’ampliamento degli stabilimenti di proprietà riguarda anche l’Italia, con il sito di Corigliano Calabro e con il sito di Scordia, in Sicilia. Quello calabrese è un impianto di 1.000 mq in grado di stoccare grandi quantità di bande stampate, reti e pezzi di ricambio per i macchinari. Lo stabilimento è gestito da una squadra efficiente e qualificata composta da un responsabile commerciale, un responsabile tecnico e quattro tecnici specializzati. L’impianto siciliano, anch’esso al 100% di proprietà del gruppo, sorge su un terreno di 14.500 mq, di cui 3.000 mq coperti. Anche qui la squadra è ben nutrita e composta da 3 figure commerciali, 2 magazzinieri, 7 tecnici e un addetto alle consegne.
“La pandemia di Covid-19 ha cambiato il flusso di mercato anche nel nostro settore, comportando diverse sfide da risolvere – conclude Mario Mercadini -. Il nostro impegno quotidiano è garantire l’arrivo dei prodotti ortofrutticoli sulle tavole di tutti. Per questo abbiamo cambiato il nostro modo di lavorare, aumentando gli stock e investendo nello sviluppo di nuove tecnologie, di nuovi prodotti, di nuovi spazi, sempre con un occhio attento all’impatto ambientale”.
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