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                      Spesa e carovita: Milano la città più cara, a Napoli si spende la metà

                      Milano e Aosta sono le città in cui costa di più riempire il carrello di prodotti alimentari, Napoli quella più conveniente: a dirlo è l’indagine realizzata dal Codacons sulla base degli ultimi forti incrementi dei listini al dettaglio certificati dall’Istat attraverso il dato dell’inflazione (+7,9% a luglio). Sotto la lente un paniere di prodotti che vanno dall’ortofrutta al pesce, dal pane alla carne. Ecco la classifica

                      Dalla Redazione

                      spesa Codacons

                      Carovita: a Milano ci vogliono in media 116 euro per riempire il carrello, mentre a Napoli la spesa costa circa la metà. È il dato emerge da un’indagine del Codacons che ha messo a confronto prezzi e tariffe di un paniere di beni e prestazioni nelle principali città italiane, per capire come cambia lo scontrino medio degli italiani in tempi di spending review. L’indagine si basa infatti sugli ultimi listini al dettaglio certificati dall’Istat attraverso il dato dell’inflazione (che a luglio ha toccato quota +7,9%): listini che parlano di forti incrementi dei prezzi al consumo.

                      Se parliamo di prodotti alimentari, a Milano, per fare una spesa completa di prodotti che spaziano dall’ortofrutta al pesce, dal pane alla carne, si spendono appunto circa 116 euro, il 17,7% in più della media nazionale e addirittura il +54% rispetto alla città più economica, Napoli, dove per gli stessi acquisti bastano 75 euro, come sottolinea il Corriere della Sera.

                      Al secondo posto della classifica per la spesa alimentare più cara c’è Aosta (109,91 euro), seguita da Genova (107,91 euro), Trieste (107,29 euro), Bologna (105 euro), Firenze (104,70 euro), Trento (104,68 euro), Torino (103,96 euro), Roma (101,92 euro), Perugia (101,05 euro), Venezia (98,95 euro), Cagliari (97 euro), Bari (88,85 euro) e Pescara (87,17 euro). Dopo Napoli, le città più economiche sono Palermo (86,97 euro) e Catanzaro (79,33 euro).

                      Aosta, seconda città più conveniente per il food, è però quella in cui costano di più i servizi, dal ginecologo al dentista, passando per tintorie e parrucchieri: ci vogliono 458 euro per un paniere ad hoc, il 29,7% in più sulla media nazionale. Alcune curiosità: per il taglio capelli uomo conviene trasferirsi a Catanzaro, dove bastano appena 14,29 euro contro i 26,3 euro di Trieste, il cappuccino meglio a Roma (1,18 euro) che a Trento (1,68 euro), mentre per lavare e stirare un abito in tintoria i cittadini di Torino spendono in media 8,43 euro, il 25% in meno della media nazionale. Il petto di pollo più economico è venduto a Pescara (in media 8,82 euro al kg), le alici più “salate” a Roma (9,71 euro al kg), proibitivo il salmone a Milano (quasi 30 euro al kg).

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