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                      Spice&Herbs Global Expo: a Macfrut salone dedicato a spezie ed erbe aromatiche

                      Variety of spices and herbs on kitchen table.

                      Alla 37esima edizione di Macfrut (5-7 maggio Fiera di Rimini) fa il suo esordio Spice&Herbs Global Expo, il primo salone in Europa interamente dedicato a spezie, erbe officinali e aromatiche, un mercato globale che vale oltre 6 miliardi di dollari. Il salone, ideato con un approccio di filiera, secondo la specificità di Macfrut, sarà composto da tre aree: una dedicata alle Spezie, in collaborazione con Cannamela, una alle Erbe officinali, in collaborazione con Fippo e Assoerbe, e una alle Aromatiche, in collaborazione con Unaproa. Il tutto accompagnato da un programma di eventi e ospiti internazionali. A conferma della centralità del focus, Macfrut e Ismea lanciano un Osservatorio sulle spezie e le erbe officinali
                      Dalla Redazione
                      Spice&Herbs Global Expo Macfrut

                      A Macfrut 2020 debutta Spice&Herbs Global Expo, il primo salone in Europa dedicato a spezie, erbe aromatiche e officinali

                      Macfrut allarga i confini e nell’edizione 2020 ospita un Salone interamente dedicato a spezie, erbe officinali e aromatiche, prodotti di estremo interesse per il mercato globale, che per la prima volta nel panorama europeo hanno uno spazio espositivo dedicato. Spice & Herbs Global Expo, questo il nome del nuovo spazio fieristico, si terrà da martedì 5 a giovedì 7 maggio 2020 alla Fiera di Rimini, in concomitanza con la 37esima edizione della kermesse internazionale dell’ortofrutta. Riflettori puntati, quindi, su un settore estremamente dinamico nel mercato globale, che solo per le spezie vale oltre 6 miliardi di dollari, con il solo segmento del bio in crescita costante tanto da valere 1 miliardo di dollari. A questo si vanno ad aggiungere le erbe officinali e aromatiche, un mercato di enorme interesse per l’Italia che produce 25 milioni di chili di prodotti con 6.200 aziende coinvolte e oltre 24.000 ettari coltivati, più che triplicati soltanto tra il 2013 e il 2016. Teniamo presente che l’Italia è il primo utilizzatore mondiale di erbe officinali per il settore della cosmetica, settore in forte crescita.

                      Non è un caso che un salone di questa tipologia sia ospitato a Macfrut, fiera con una forte vocazione internazionale da sempre aperta ai nuovi prodotti e alle nuove tendenze di consumo. Nel concreto si tratta di un nuovo padiglione interamente dedicato al mondo delle spezie, delle erbe officinali ed aromatiche, punto di incontro globale tra produttori, tecnici, ricercatori, trader e trasformatori. Ideato con un approccio di filiera, secondo la specificità di Macfrut, una parte importante sarà dedicata alla meccanizzazione della produzione e alla trasformazione. Il tutto accompagnato da un programma di eventi e ospiti internazionali, occasione unica per espositori e visitatori per accrescere le conoscenze e sviluppare una rete di contatti mondiali. È la prima volta in ambito Europeo di un evento dedicato a questo settore in grande fermento.

                      Sono tre le aree  che andranno a comporre il Salone. Prima di tutto quella delle Spezie, settore marginale nel nostro Paese sul fronte produttivo ma fortemente dinamico grazie alla crescente diffusione in Europa delle cucine etniche internazionali e alla domanda di salute e benessere in tutto l’Occidente. Molte spezie sono veri e propri superfood con una domanda in forte crescita, come nel caso di prodotti come curcuma e zenzero, ma anche per tendenze di consumo come nel caso delle spezie utilizzate per insaporire i cibi in sostituzione del sale. L’area è organizzata in collaborazione con Cannamela, leader del mercato di spezie ed erbe aromatiche. La seconda area è dedicata alle Erbe officinali, realizzata in collaborazione con Fippo (Federazione Italiana Produttori Piante Officinali) e Assoerbe. Il settore comprende una vasta categoria, eterogenea, di specie vegetali, ricche di principi biologicamente attivi, che va dalle piante medicinali, alle aromatiche fino a quelle da profumo, segmento in crescita e con grandi prospettive anche per il nostro Paese per gli svariati utilizzi di questa tipologia di prodotti: dall’alimentazione all’industria alimentare, dagli impieghi dell’industria farmaceutica ai prodotti fitoterapici, passando per gli antiparassitari, i mangimi, i detergenti, i cosmetici, i tessili, i coloranti naturali e i prodotti conciari. Infine ci sarà una terza area dedicata alle Aromatiche, prodotti che occupano già uno spazio rilevante all’interno di Macfrut, con un ruolo ancora più centrale grazie al salone. Quest’area è realizzata in collaborazione con Unaproa (Unione Nazionale tra le Organizzazioni dei Produttori Ortofrutticoli, Agrumari e di Frutta in Guscio). Tra le collaborazioni già avviate quella con la Fiera Campionaria Mondiale del Peperoncino di Rieti, presente al salone con una collettiva di aziende del settore insieme alla presenza istituzionale del territorio reatino.

                      Spice&Herbs Global Expo Macfrut

                      Foto di gruppo alla presentazione ufficiale del nuovo salone di Macfrut

                      Collegato al Salone, inoltre, c’è la nascita di un Osservatorio sulle spezie e le erbe officinali, punto di incontro all’interno del comparto professionale, che faccia da collettore e sintesi della gran massa di dati presenti da più fonti. Promosso da Macfrut e Ismea, l’Osservatorio si inserisce nel solco di un’iniziativa messa in campo nel 2013 dal Ministero della Politiche Agricole che vide la produzione di un dossier, sempre a cura di Ismea, in collaborazione con Fippo, Assoerbe, Site e Federbio relativa alla sola situazione nazionale. Lo studio aveva evidenziato una crescente attenzione al settore per diverse ragioni: economiche (alto valore aggiunto, basso impatto ambientale, diversificazione del reddito, multifunzionalità dell’agricoltura, utilizzi e sbocchi in espansione), socio-culturali (tradizione erboristica italiana), tipologie di impieghi (settori alimentare, farmaceutico, cosmetico, tra i principali) e le conseguenze in termini di politiche di qualità, sicurezza alimentare e sanità. Il progetto proposto a Macfrut 2020, con il supporto di Ismea, propone un Osservatorio permanente sulle principali tendenze di settore: l’evoluzione delle superfici e delle produzioni a livello internazionale e nazionale di piante officinali; le aziende agricole presenti in Italia e in ambito europeo; i flussi di interscambio mondiali ed europei; gli scambi con l’estero dell’Italia che si svilupperà di anno in anno su tematiche che emergeranno come rilevanti.

                      “Spice&Herbs è uno dei tratti distintivi di Macfrut 2020 – esordisce Renzo Piraccini, presidente di Macfrut, durante la presentazione del nuovo salone avvenuta il 16 gennaio a Bologna -, un progetto pensato in un’ottica pluriannuale con la presenza di tutta la filiera. Il salone è il primo in Europa, gli espositori arrivano da Africa, Asia, Sud America. Si tratta di un settore di cui poco si parla ma con grandi aspettative di crescita come è emerso negli ultimi anni. Per questo, contestuale al Salone, lanciamo un Osservatorio che faccia una fotografia in ambito nazionale e internazionale”.

                      “Parliamo di un settore dinamico, negli ultimi 7 anni cresciuto nell’export del +64% per le officinali, con un +65% per spezie e aromatiche – gli fa eco Fabio del Bravo di Ismea -. L’Osservatorio ha un carattere permanente sulle principali tendenze di settore. Quattro i punti di monitoraggio: l’evoluzione delle superfici e delle produzioni a livello internazionale e nazionale di piante officinali; le aziende agricole presenti in Italia e in ambito europeo; i flussi di interscambio mondiali ed europei; gli scambi con l’estero dell’Italia che si svilupperà di anno in anno su tematiche che emergeranno come rilevanti”.

                      A dare in numeri della produzione italiana è Andrea Primavera, presidente di Fippo (area officinali): “Le piante officinali – dichiara – hanno numerosi impieghi, il 75% viene utilizzato per il comparto food. I produttori in Italia sono circa 400, che salgono a 2983 se includiamo i coltivatori di coriandolo. Le specie coltivate sono 120 circa, per una produzione di 12 mila tonnellate. L’export delle officinali italiane per l’80% va in Germania, Francia e Usa. I prodotti italiani con una maggiore estensione sono il coriandolo, bergamotto, liquerizia, menta e camomilla”.

                      “Le spezie hanno sempre avuto un ruolo centrale nella storia – conclude Roberto Pernozzoli, direttore acquisti di Cannamela (area spezie) – Nei secoli un pugno di zenzero poteva valeva una pecora, un granello di pepe la vita di un uomo. Adesso la partita si gioca in altri ambiti, tanto che alcune borse nel mondo trattano il pepe. La prospettiva per le spezie sono le questioni di filiera, la tracciabilità del prodotto, qualità e tecnologiche”.

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