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                      Coop Centro Italia acquisisce i 36 punti vendita Superconti

                      Tra due settimane il verdetto dell’acquisizione: si attende il via liberà dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato

                       

                      Screen Shot 2014-11-11 at 8.39.41 PMNessun commento, né da Coop Centro Italia, né da Superconti, sull’affare che porta la Coop a diventare un gruppo da 3mila 500 dipendenti – rispetto agli attuali 2mila 700 – e da oltre 800 milioni di euro annui di fatturato (614 milioni di euro di Coop Centro Italia, più circa oltre 200 milioni di euro del gruppo Superconti), cambiando in Umbria gli equilibri della grande distribuzione. Come pubblicato ieri sui queste colonne, infatti, Coop Centro Italia è pronta ad acquistare la catena di supermercati Superconti.

                       

                      Solo Federico Conti, uno degli amministratori del gruppo, figlio del patron Romeo, conferma la cessione dello storico gruppo industriale di Terni a Coop Centro Italia. Pochi giorni ancora poi l’operazione sarà chiusa. Per adesso è stato sottoscritto il preliminare, in attesa della decisione dell’Autorità garante della concorrenza prevista tra martedì e mercoledì. Federico Conti assicura che i dipendenti non rischiano il posto, il marchio resterà intatto e l’azienda a tutti i conti in ordine. La decisione di cedere dipende solo dalle fortissime divergenze con l’altra famiglia proprietaria al 50%. Si tratta della famiglia Antognoli che avrebbe condiviso la trattativa con Coop Centro Italia. Si allarga così il “potere” commerciale di Coop a Terni dopo il centro commerciale dell’ex Siri con quasi 6.000 metri quadrati e quello in costruzione a Fontana di Polo. Questo secondo centro commerciale non supererà complessivamente i 3.000 mq. C

                       

                      Il responso dell’Autorità entro 2 settimane

                      L’accordo è fatto, ma tanta discrezione deriva dal fatto che, per essere operativo, occorre il via libera dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato, la cui risposta arriverà tra due settimane e che dovrà verificare che l’operazione non comporti «la costituzione o il rafforzamento di una posizione dominante sul mercato nazionale, in modo da eliminare o ridurre in modo sostanziale la concorrenza». Perché, per la normativa che discende dall’Unione europea, la concorrenza è un bene supremo, motore dell’economia e garanzia dei massimi benefici per i cittadini in termini di prezzo e di qualità dei servizi, e ogni concentrazione che possa alterarla in modo sostanziale viene impedita dall’Autorità. In attesa delle decisione bocche cucite, per evitare qualsiasi parola che possa, in qualche modo, rappresentare un disturbo per l’attività dell’Autorità.
                      Appuntamento tra 2 settimane, quindi, mentre entro l’11 novembre, informa il sito dell’Autorità (www.agcm.it), potranno essere presentate le osservazioni sull’operazione.
                      In assenza di dichiarazioni ufficiali di acquirente e venditore (l’unica è quella del presidente del comitato di gestione di Coop Italia, il quale si limita a dire che «questo è il primo passaggio formale e istituzionale, al termine dell’istruttoria di faranno le valutazioni. Al momento non ci sono altri dettagli»), le uniche informazioni basiliari le fornisce l’autorità.

                       

                      Cosa acquista Coop Centro Italia
                      Nel suo sito internet quest’ultima afferma che «l’operazione in oggetto prevede l’acquisizione, da parte di Coop Centro Italia, delle attività commerciali ad insegna “Superconti” e “Conti” attraverso l’acquisizione delle partecipazioni societarie costituenti l’intero capitale delle imprese formanti l’omonimo Gruppo: Supermercati Superconti Terni srl, Grandi Magazzini Superconti SpA e Superconti Service Srl».

                       

                      Le dimensioni
                      Coop Centro Italia vanta 525mila Soci, 2mila 700 dipendenti, 614 milioni di euro di vendite, 71  negozi, supermercati e ipermercati, in 6 provincie: Arezzo, Siena, Perugia, Terni, Rieti, L’Aquila.
                      Superconti ha 36 punti vendita tra centri commerciali, grandi magazzini e supermercati distribuiti nelle province di Terni, Perugia, Rieti, Viterbo, Roma e Macerata, con oltre 800 dipendenti all’attivo.
                      Con l’acquisizione, Coop Centro Italia consolida la sua posizione in Umbria come quarto gruppo in termini di fatturato annuo.

                       

                      Le questioni
                      La questione cruciale è quella dei marchi. Secondo i “rumors”, sembra che il marchio Superconti resti soprattutto nelle zone di Roma, Viterbo e le Marche. Ma si dovrà verificare anche la compatibilità della presenza dei diversi punti vendita nel comune di Terni, dove Superconti è presente con 10 negozi (in ordine di tempo l’ultimo aperto è quello di Borgo Rivo dove, per la prossima primavera, è prevista anche l’apertura della Coop, nella zona di Fontana di Polo).

                       

                      Il perché della vendita
                      Non si sa di preciso cosa abbia indotto la famiglia Conti, che iniziò l’attività imprenditoriale nel 1903, alla vendita.
                      Già due anni fa si erano diffuse notizie – non confermate – sulla vendita che, secondo “rumors” tutti da confermare, sarebbe dovuta sia agli effetti della recessione, sia a dissidi all’interno della famiglia sulla gestione. Ma, appunto, si tratta di ipotesi che, al momento, non trovano riscontri ufficiali.