Dalla Redazione
Come si dice, se Maometto non va alla montagna la montagna va a Maometto? Un detto che gli imprenditori della startup svedese Wheelys devono avere avuto ben presente quando hanno dato vita al prototipo di Moby Mart, il primo supermercato mobile che si sposta fisicamente secondo le richieste degli utenti. L’idea nasce in collaborazione con l’Università di Hefey, in Cina, ed è già stata concretizzata a Shangai, dove risiede il progetto pilota.
Si tratta di un punto vendita di piccole dimensioni (è grande quanto un piccolo autobus), pensato per ospitare al massimo tre-quattro persone, e in grado di spostarsi autonomamente per servire diversi piccoli centri o più zone di un medesimo centro più grande. Non ha personale: il cliente entra sbloccando l’ingresso con una App, come si vede nel video sopra, e viene accolto da una cassiera che in realtà è un ologramma dotato di intelligenza artificiale.
L’assortimento è quello di un grocery market “esteso”: sugli scaffali si trovano generi alimentari, ma anche articoli per la persona e per la casa. Il cliente sceglie ciò che vuole ed esegue anche il checkout autonomamente: per la spesa è sufficiente fare una scansione dei prodotti che si desidera acquistare con il telefono, o con un cesto intelligente disponibile presso il negozio. Quando si lascia il Moby Mart, i sensori all’uscita addebitano sulla carta di credito gli acquisti, senza bisogno di casse. L’utente può anche ordinare prodotti diversi, non presenti nel punto vendita, che troverà nel suo Moby Mart il giorno successivo.
La guida autonoma è una parte importante di Moby Mart, che può spostarsi da solo per visitare più luoghi e magari anche raggiungere direttamente i clienti che hanno ordinato merci particolari. A fine giornata i Moby Mart si recheranno in un magazzino centrale per il rifornimento delle merci, ma si pensa anche a “scambi” tra punti vendita vicini e alla consegna di prodotti usando droni, come si legge su 01net.
Si tratta di un approccio atipico rispetto ad altri progetti di punti vendita futuristici: questo format non è studiato per i grandi nomi del retail, ma per essere acquistato e gestito da singoli imprenditori o gruppi di persone. Per ora il prototipo è fermo in un parcheggio, ma la società dice di essere al lavoro con varie aziende per sviluppare la propria tecnologia di guida autonoma, per un debutto commerciale previsto nel 2018.
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