L’INFORMAZIONE INDIPENDENTE PER PROFESSIONISTI E APPASSIONATI DI ORTOFRUTTA
                      L'INFORMAZIONE PROFESSIONALE PER IL TRADE ORTOFRUTTICOLO
                      L’INFORMAZIONE INDIPENDENTE PER PROFESSIONISTI E APPASSIONATI DI ORTOFRUTTA

                      Uk: al via (nonostante il lockdown) i lavori per le serre per fragole di Dyson

                      Dyson

                      (Foto: Beeswax Dyson Farming / CambridgeHOK)

                      A Carrington, nel Lincolnshire (Uk), sono iniziati e proseguono senza sosta – nonostante il lockdown e seguendo misure di sicurezza stringenti – i lavori per realizzare un impianto di serre tecnologiche da 6 ettari dal valore di diversi milioni di sterline per la coltivazione indoor di fragole, con un output stimato in 750 tonnellate l’anno. A seguirne la costruzione è CambridgeHOK – azienda specializzata con sede nell’East Yorkshire – mentre il committente è Beeswax Dyson Farming, società che cura gli interessi agricoli dell’imprenditore Sir James Dyson, fondatore milionario dell’omonima azienda nota per gli aspirapolvere. La serra è dotata di un sistema in grado di riutilizzare l’acqua piovana e di un impianto che sfrutta la produzione di biogas e metano per fornire energia all’impianto e a oltre 7.700 abitazioni

                      di Massimiliano Lollis

                      Dyson serre

                      Il cantiere della serra costruita da CambridgeHOK per conto di Beeswax Dyson Farming, a Carrington (Uk), (Foto: Beeswax Dyson Farming / CambridgeHOK)

                      Sono iniziati e proseguono, nonostante il lockdown, i lavori per costruire delle serre del valore di diversi milioni di sterline per la produzione di fragole nel Lincolnshire, Regno Unito. Una volta completato, l’impianto, che è in costruzione per conto della Beeswax Dyson Farming – la società che controlla gli interessi agricoli dell’imprenditore Sir James Dyson, fondatore dell’omonima azienda di aspirapolvere – consentirà la coltivazione indoor di fragole britanniche di alta qualità tutto l’anno, per una produzione stimata di 750 tonnellate annue.

                      Come scrive Fresh Produce Journal, l’inizio dei lavori per le serre su 6 ettari a Carrington, vicino a Boston (Uk), con strutture adibite al confezionamento e alla conservazione, era previsto solo pochi giorni dopo l’inizio del lockdown annunciato dal primo ministro Boris Johnson, il 23 marzo. L’azienda specializzata in strutture orticole CambridgeHOK, con sede nell’East Yorkshire, incaricata della direzione dei lavori però non si è data per vinta. Grazie all’adozione tempestiva delle linee guida del governo e a stringenti misure di prevenzione – distanziamento sociale e dispositivi, ma anche alloggio degli operai nel cantiere per limitare movimenti in entrata e in uscita – i lavori sono iniziati in tempo e proseguono tuttora a vele spiegate, con l’installazione delle strutture in acciaio prevista per giugno.

                      “Anche noi, come tutti, ci siamo trovati di fronte ad una situazione veramente difficile, soprattutto perché eravamo proprio all’inizio dei lavori di preparazione del cantiere per questo importantissimo progetto – ha spiegato Louis Bradley, direttore dei lavori di CambridgeHOK -. Riuscire comunque ad iniziare in tempo senza incappare in ritardi è stato essenziale per il nostro cliente, poiché questo avrebbe potuto causare la perdita della prima stagione, con una probabile e significativa perdita finanziaria, oltre a mettere a rischio la realizzazione dell’intero progetto”.

                      Dyson

                      (Foto: Beeswax Dyson Farming / CambridgeHOK)

                      Il nuovo impianto di Beeswax Dyson Farming viene descritto come unico nel suo genere nel panorama britannico per dimensioni, complessità e sensibilità ambientale. In effetti, una volta completata, la struttura sarà un ottimo esempio di come la tecnologia può garantire la produzione tutto l’anno limitando al minimo gli sprechi. Per cominciare, le serre saranno equipaggiate con schermi per il risparmio energetico e per limitare l’inquinamento luminoso, così come per non disperdere il calore di notte e creare ombra di giorno. Per fornire alle piantine di fragole il loro fabbisogno di luce quotidiano e anche durante i mesi più bui, le serre disporranno di illuminazione a Led – 6.800 lampade – oltre ad un sistema per la raccolta e il riutilizzo dell’acqua piovana che renderà le serre totalmente autonome dal punto di vista idrico.

                      Non solo: il calore sarà garantito, a seconda delle necessità, grazie ad un impianto che converte l’insilato di mais e segale in biogas, e quindi in energia, con un notevole risparmio energetico. In più, il biogas viene anche estratto, pulito e convertito in C02, per essere utilizzato per migliorare l’ambiente di coltivazione e la resa dei raccolti all’interno della serra. Infine, il gas metano prodotto viene utilizzato per alimentare il fabbisogno energetico delle serre – oltre che di 7.700 abitazioni – attraverso un impianto di cogenerazione (Combined Heat & Power – CHP) appositamente costruito.

                      Oltre alla serra, CambridgeHOK sta lavorando ad una struttura di 1.500 metri quadrati che ospiterà le aree adibite all’imballaggio e al deposito refrigerato delle fragole, oltre ad un edificio per il personale con tanto di uffici, cucine e servizi.

                      Copyright: Fruitbook Magazine