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                      Concordare entro la fine del 2027 un salario minimo per colmare il divario salariale dei lavoratori nella filiera delle banane che riforniscono nove insegne della Gran Bretagna: questo il progetto avviato da Aldi, Asda, Co-op, Lidl GB, Marks and Spencer, Morrisons, Sainsbury’s, Tesco e Waitrose con il supporto di IDH, l’organizzazione non governativa con sede in Olanda che opera nelle sviluppo di soluzioni sostenibili soprattutto sul piano sociale. I nove big della GDO britannica lavoreranno in collaborazione con il World Banana Forum, Fairtrade e Rainforest Alliance per creare dei salari dignitosi per i lavoratori al fine di garantirgli un tenore di vita rispettoso

                      Dalla Redazione

                      banane

                      Le banane sono uno dei frutti più venduti nei supermercati di tutto il mondo. Solo in Gran Bretagna se ne consumano oltre 8 miliardi ogni anno. L banane vendute in Europa provengono principalmente dai Paesi dell’America centrale, del Sud America e dell’Africa occidentale, dove i dati e le ricerche condotte indicano che i lavoratori non percepiscono un reddito adeguato. Ecco quindi che nove grandi insegne del Regno Unito hanno unito le forze per impegnarsi a garantire un salario dignitoso (living wage) a chi lavora lungo la catena di fornitura delle banane.

                      Nello specifico, la coalizione vede nove nomi di primo piano: Aldi, Asda, Co-op, Lidl GB, Marks and Spencer, Morrisons, Sainsbury’s, Tesco e Waitrose che, con il supporto di IDH, l’organizzazione non governativa con sede in Olanda che opera nelle sviluppo di soluzioni sostenibili soprattutto sul piano sociale, hanno deciso di lavorare assieme con l’obiettivo comune di colmare il divario salariale all’interno delle loro catene di approvvigionamento di banane entro la fine del 2027. Di fatto integrando accordi analoghi nel mercato belga, olandese e tedesco.

                      Un’opportunità quindi per i rivenditori di fare da apripista e dimostrare ai partner della catena di approvvigionamento che sono seriamente intenzionati a fare la loro parte per consentire ai lavoratori delle banane di percepire un salario dignitoso, che dovrà così colmare il divario che esiste ora tra il salario attuale e la possibilità di avere un tenore di vita adeguato per il lavoratore e la sua famiglia. Gli aspetti presi in considerazione includono l’accesso al cibo, all’acqua, alla casa, all’istruzione, all’assistenza sanitaria, ai trasporti e ad altri bisogni essenziali.

                      Per attuare il progetto, Aldi, Asda, Co-op, Lidl GB, Marks and Spencer, Morrisons, Sainsbury’s, Tesco e Waitrose hanno deciso di lavorare secondo la Roadmap IDH sui salari dignitosi e utilizzeranno la Matrice salariale IDH come strumento per calcolare il divario salariale nelle loro catene di approvvigionamento. Inoltre, le nove insegne britanniche collaboreranno con altri stakeholder come ONG, certificatori e sindacati per raggiungere i propri obiettivi. La coalizione dei nove collaborerà anche con organizzazioni standard pertinenti, come Fairtrade e Rainforest Alliance, per lavorare alla creazione dei salari minimi per i lavoratori.

                      “In qualità di piattaforma globale neutrale per la collaborazione tra più parti interessate al settore bananiero, il World Banana Forum accoglie con favore le iniziative che promuovono i salari minimi, dignitosi e la sostenibilitàafferma Victor Prada del Forum mondiale delle banane.

                      “Accogliamo con grande favore l’impegno dei rivenditori britannici a pagare ai lavoratori delle banane un salario minimo e entro il 2027. Fairtrade si impegna a collaborare con IDH e con i rivenditori britannici per promuovere azioni volte alla realizzazione di salari adeguati per i lavoratori delle banane, assicurando al contempo che le misure adottate per rispettare questo impegno non penalizzino i piccoli coltivatori di banane, il cui sostentamento dipende dalle catene di approvvigionamento internazionali” afferma Claire Hancock, Fondazione Fairtrade.

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