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                      Unitec a supporto del mondo della castagna, si può guardare al futuro

                      Unitec Mastrogregori

                       

                      Unitec Mastrogregori

                      Andamenti climatici sempre più imprevedibili come quelli che hanno caratterizzato la campagna castanicola del 2023, con una primavera troppo piovosa e un autunno troppo secco, hanno condizionato i raccolti ma, fatto ancora più grave, hanno prodotto una variabilità qualitativa sulla produzione disponibile che, senza l’ausilio delle tecnologie Unitec, rischiava di compromettere il valore commerciale del prodotto fino a impedirne addirittura la vendita. La testimonianza arriva dall’azienda castanicola Mastrogregori.

                      “Infatti, la raccolta è stata ritardata non solo dal caldo secco, ma anche dalla siccità estiva che aveva già aumentato la presenza di prodotto spaccato accanto a quello forato, dovuto agli attacchi di insetti”, come conferma Aroldo Mastrogregori, titolare dell’omonima azienda castanicola che, nel cuore dei Monti Cimini, coltiva, raccoglie e commercializza 6.500 tonnellate l’anno di castagne e marroni freschi.

                      Si tratta di difetti che fino a ora venivano selezionati manualmente da 25 persone addette alla cernita, con difficoltà crescenti e precisione via via inferiore all’aumentare dell’incidenza delle difettosità. 

                      “Da quest’anno – prosegue Mastrogregori – con l’installazione di Chestnut Vision – la soluzione interamente sviluppata da Unitec dedicata alla classificazione della qualità esterna delle castagne – abbiamo fatto un salto in avanti, un grandissimo salto in quanto, malgrado l’elevata percentuale di difettosità, siamo riusciti a ottenere una qualità costante, su quantitativi elevati, lavorati in pochissimo tempo e questo ci ha permesso di offrire ai nostri clienti un prodotto qualitativamente conforme alle richieste del mercato e, soprattutto, di abbattere drasticamente i costi, in primis quelli di manodopera per la selezione del prodotto”.

                      Si è velocizzato tutto il processo anche perché, fino a ieri, le linee di confezionamento venivano utilizzate solo parzialmente, per carenza di alimentazione con prodotto selezionato in ragione della lentezza della selezione manuale, mentre oggi non abbiamo più questo problema perché abbiamo a disposizione grandi quantità di prodotto pronto per essere confezionato e spedito, in quanto utilizzando l’impianto UNITEC, il 99% della selezione è automatizzata”.

                      “All’inizio chiaramente eravamo un po’ spaventati – precisa Mastrogregori – perché con la linea Unitec dotata di Chestnut Vision è cambiato tutto all’interno della nostra azienda e, soprattutto, l’approccio alla gestione della macchina ci spaventava. Però, grazie anche al personale qualificato di Unitec che ci ha seguito, e ci sta ancora seguendo, per l’apprendimento dell’utilizzo della linea, questa paura è ormai sparita. Si tratta, infatti, di una linea molto elastica: in base alla tipologia di prodotto che andiamo a selezionare, utilizziamo un programma dedicato, programmi che possono essere creati senza limiti. In base a quello che vogliamo selezionare e a come lo vogliamo selezionare, si crea un programma ad hoc che poi possiamo riutilizzare nel tempo”.

                      “Lavorando sui parametri del sistema di visione – continua Mastrogregori – riusciamo veramente a individuare tantissime tipologie di difetti e, per molti di questi, riusciamo anche a recuperare il prodotto che viene scartato per destinarlo a un mercato diverso dal mercato del fresco”.

                      “Unitec – conclude Mastrogregori – è per noi sinonimo di alta qualità e di efficienza nel settore della selezione e della calibratura, quindi non abbiamo avuto alcun dubbio, non ci siamo rivolti verso nessun’altra azienda. Siamo entrati in rapporto con Unitec e da subito ci siamo capiti”.

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