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                      Unitec: “Raggiunte le 1.000 linee installate in Italia. Sono 6.500 nel mondo”

                      Unitec festeggia a Macfrut il traguardo delle 1.000 installazioni in Italia e delinea – nel corso di una conferenza stampa organizzata nel suo stand– I passi percorsi nei suoi quasi 100 anni di storia e la traiettoria per il futuro. Da soluzioni per la classificazione della qualità, dapprima esterna e poi anche interna, di più di 50 varietà di prodotti ortofrutticoli, alla giovane unità UNI Robotics, che guarda al futuro della selezione e raccolta dei prodotti ortofrutticoli. Soluzioni che aiutano non solo a prevenire lo spreco alimentare ma anche a valorizzare ogni frutto, indirizzandolo verso la destinazione d’uso più appropriata

                      Dalla Redazione

                      Unitec

                      Angelo Benedetti, presidente di Unitec, durante la conferenza stampa a Macfrut 2022 (copyright: Fruitbook Magazine)

                      Unitec festeggia l’installazione del millesimo canale per selezionare la qualità nell’ambito degli impianti realizzati in Italia da quando ha iniziato la sua attività, nel lontano 1924. Un traguardo non solo simbolico, che testimonia la storia, la passione per la ricerca e la vocazione per l’innovazione che contraddistinguono da sempre l’impresa romagnola e che le hanno permesso di raggiungere una rilevanza assoluta nel sorting dell’ortofrutta a livello mondiale ma che è rimasta fedele ai valori del territorio da cui è nata, in primis spirito di servizio, attenzione al cliente e alle sue esigenze in connessione con le richieste del mercato.

                      Proprio in questi giorni, infatti, nell’ambito dell’ultimo impianto installato presso Apofruit di Pievesestina, i tecnici Unitec hanno montato il millesimo canale di selezione nel nostro Paese dalla fondazione dell’impresa, risultato che va ad arricchire i tanti rapporti di lungo corso sul suolo nazionale e non solo.

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                      Benedetti consegna la targa a Ernesto Fornari per il millesimo impianto in Italia (copyright: Fruitbook Magazine)

                      Con questo importante traguardo Unitec arriva a Rimini, come technical partner e sponsor dell’International Cherry Symposium, dove presenta i suoi sistemi brevettati, tutti progettati e sviluppati interamente in casa Unitec per la classificazione della qualità – interna ed esterna – dedicati alle ciliegie, così da renderla in grado di garantire gli standard richiesti dal mercato di destinazione. Durante Macfrut anche una conferenza stampa nello stand Unitec (Hall B1 – Stand 075), per fare il punto sui traguardi raggiunti nei suoi primi cent’anni e delineare la traiettoria dei prossimi, a partire dalla sua divisione UNI Robotics.

                      Grazie ai sistemi di sorting brevettati dedicati a oltre 45 tipologie di frutti, al 100% made in Unitec – nell’headquarter di Lugo, in Emilia Romagna – i clienti, dislocati in oltre 65 Paesi dei 5 continenti, possono selezionare ogni anno un numero di frutti difficile anche solo da immaginare. Grazie alle 6.500 linee finora installate, infatti, vengono lavorati oltre 350 miliardi di frutti – che equivalgono a circa 40 frutti per ciascun abitante della Terra – classificando la qualità interna ed esterna al fine di confezionare i frutti simili tra loro in termini di caratteristiche organolettiche e di shelf life sulla base delle richieste del mercato. Un traguardo reso possibile da tanti piccoli passi realizzati nel corso di tanti anni al servizio delle tante imprese di ogni dimensione e caratteristiche in ogni parte del mondo.

                      Grazie a Cherry Vision, Cherry Vision 3.0 e UNIQ Cherry, infatti, vengono selezionate oltre 27 miliardi di ciliegie, che permettono di collocare sul mercato oltre 1 milione di tonnellate di prodotto con qualità suddivise in modo coerente in funzione delle distanze e delle specificità dei mercati di destino.

                      Unitec

                      Cherry Vision 3

                      Unitec continua poi a raccogliere ogni stimolo dal mercato per la progettazione di nuove soluzioni innovative. È proprio per dare una risposta alle esigenze delle centrali ortofrutticole di tutto il mondo che Unitec ha sviluppato la divisione UNI Robotics, specializzata in soluzioni robotiche intelligenti, al fine di ridurre i costi fissi e ottimizzare la manodopera nel processo di lavorazione attraverso l’impiego di robot antropomorfi e non, in grado di garantire un notevole aumento dell’efficienza e un incremento significativo della precisione e delicatezza nella manipolazione dei frutti e delle loro confezioni.

                      Ma non solo, le soluzioni robotizzate garantiscono una maggior fluidità delle attività, lavorando h24 e sette giorni su sette, riducendo, fino a quasi eliminarli, gli errori che potrebbero derivare dai lavori usuranti, alienanti e ripetitivi – che rappresentano oggi le principali problematiche legate alla manodopera – permettendo, così, una maggior efficienza ed efficacia delle operazioni. “È in cantiere un progetto dedicato alla raccolta in campo meccanizzata – afferma durante la conferenza Angelo Benedetti,  presidente di Unitec – e, come la selezione in post raccolta di ogni frutto o ortaggio, anche la raccolta deve tenere conto della specificità di ogni coltura e di ogni frutto”.

                      Dulcis in fundo, classificare correttamente i frutti non porta solo benefici in termini economici per produttori e distributori, oltre a soddisfazione per il consumatore, ma – con le soluzioni Unitec – le centrali ortofrutticole possono ridurre gli sprechi all’origine e dare una seconda vita ai frutti che non sono idonei al mercato del fresco, mediamente circa il 12% di quelli lavorati nelle oltre 45 specie su cui Unitec realizza impianti di sorting. Si tratta di circa 1 milione di tonnellate di prodotti non idonei al mercato del fresco all’anno che – per dare un’idea più concreta – corrispondono al valore dello spreco alimentare prodotto in un anno in Italia, che altrimenti finirebbe nelle discariche, come stima il Waste Watcher International Observatory.

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