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                      USA, calano ancora le vendite online di generi alimentari: -3% a ottobre

                      Online shopping with smartphone concept flowchart isometric e-commerce poster with customer support chat service vector illustration

                      Calano le vendite online di generi alimentari negli USA nel mese di ottobre. Si tratta del terzo calo consecutivo: anche se la base di utenti che utilizzano l’online cresce, le cifre non sono ai livelli dello scorso anno. L’indagine, condotta dall’agenzia americana Brick Meets Click, ha preso in esame 1.732 consumatori statunitensi che hanno effettuato acquisti online a ottobre e hanno ricevuto la spesa tramite delivery (ad esempio Instacart, DoorDash, Shipt), ritiro in store o tramite corriere (come Federal Express, UPS e U.S. Postal Service)

                      Dalla Redazione

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                      Negli Usa le vendite online di generi alimentari a ottobre sono diminuite del 3%. Si tratta del terzo mese consecutivo in calo, come riporta l’ultima indagine condotta dalla Brick Meets Click “Mercatus Grocery Shopping Survey” , che rileva come il calo rifletta il cambiamento delle abitudini d’acquisto dei clienti e della dinamiche dei canali di vendita al dettaglio post-pandemia.

                      Nello specifico, le vendite di alimentari online a ottobre hanno totalizzato 7,8 miliardi di dollari, con un calo del 3,7% rispetto agli 8,1 miliardi di dollari di un anno fa, ma con un andamento stabile rispetto ai 7,8 miliardi di dollari di settembre, che hanno segnato un calo del 2,5% su base annua. Entrambi i totali sono in calo rispetto agli 8,5 miliardi di dollari di agosto, quando le vendite erano scese di circa l’1%.

                      A incidere maggiormente sulle abitudini e in generale sulla spesa alimentare è l’inflazione, dato che la spesa media per famiglia nell’ultima settimana di ottobre è aumentata del 15% rispetto allo scorso anno. Durante questo periodo, la spesa online è diminuita di circa 50 punti base, rappresentando l’11,6% delle vendite totali di generi alimentari nell’ottobre di quest’anno. Se si esclude il segmento della spedizione a domicilio tramite corriere (che non è offerto dalla maggior parte dei supermercati tradizionali), nello stesso periodo, il contributo del ritiro in store e della consegna a domicilio è stato del 9,4%.

                      Sebbene il calo di ottobre su base annua sia stato simile a quello del mese precedente, i risultati di ottobre sono stati determinati da diversi fattori – sottolinea la ricerca. Nello specifico, a cambiare sono i prodotti acquistati e quindi la spesa stessa, la frequenza degli ordini e gli utenti attivi nel mese di ottobre che hanno compiuto acquisti online di generi alimentari.

                      Per quanto riguarda la base degli utenti attivi per la spesa online nel mese di ottobre, questa è cresciuta del 10% su base annua ma è leggermente diminuita rispetto al mese scorso. La consegna a domicilio ha guadagnato un +10% di utenti attivi, il ritiro ha guadagnato quasi l’8% e la spedizione a domicilio (tramite corriere) ha guadagnato quasi il 6% in più di utenti attivi. Le tendenze positive su tutta la linea evidenziano una base di clienti più ampia sui quali i retailer possono puntare per “sbloccare” una domanda latente aggiuntiva.

                      A questo si aggiunge il fatto che il valore medio dell’ordine per la spedizione a domicilio tramite corriere ha subito la contrazione maggiore, con un calo di quasi l’11% rispetto a un anno fa. Il valore medio dell’ordine online con delivery è sceso di oltre il 7%, mentre quello dei ritiri è diminuito di poco più del 3% rispetto allo scorso anno. Secondo Brick Meets Click, queste cifre possono indicare come – a causa dell’inflazione – molti clienti dirottino sull’offline una serie di acquisti o/e in generale acquistino meno prodotti.

                      La frequenza degli ordini a ottobre è infatti scesa di quasi il 7%, in quanto tutti e tre i segmenti (consegna a domicilio, ritiro in negozio e ship to home) hanno subito una flessione rispetto allo scorso anno. Con un -12% a ottobre rispetto allo scorso anno sono le spedizioni a domicilio con corriere (Ship-to-home) ad aver registrato il calo maggiore. Il ritiro in store è diminuito del 7%, mentre la consegna a domicilio è rimasta sostanzialmente stabile, con un calo inferiore allo 0,5%.

                      Il sondaggio, condotto il 28 e 29 ottobre da Brick Meets Click e sponsorizzato dal fornitore di e-commerce di generi alimentari Mercatus, ha intervistato 1.732 consumatori adulti statunitensi che hanno effettuato un acquisto di generi alimentari online nei 30 giorni precedenti il sondaggio. Il delivery comprende i servizi di consegna forniti dallo stesso rivenditore, quando ne dispone, o di terze parti (ad esempio Instacart, DoorDash, Shipt), il ritiro comprende i servizi di ritiro in negozio, tramite locker o drive in. Infine, la spedizione a domicilio di acquisti di generi alimentari online si avvale di corrieri come Federal Express, UPS e U.S. Postal Service.

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