Dalla Redazione
La FAO parla di “food loss”, termine con il quale si intende “la diminuzione di cibo commestibile nelle fasi di produzione, post-raccolta e lavorazione della catena alimentare”. Gran parte dello spreco alimentare globale si verifica quindi all’inizio della catena del valore, cioè durante la raccolta, il trasporto e lo stoccaggio, molto prima che i prodotti raggiungano il mercato.
Uno studio scientifico condotto da Christian Fischer, professore di Economia Agraria e Alimentare presso l’Università di Bolzano, dimostra che esiste un esempio di successo di un’azienda che aiuta a prevenire le perdite di cibo: l’organizzazione di produttori VOG Products, con sede a Laives, che lavora circa il 70-80% del raccolto italiano di mele industriali (o il 20% del raccolto altoatesino e trentino). Questo fa di VOG Products la più grande azienda industriale di lavorazione delle mele in Europa con un’unica sede. I frutti destinati alla lavorazione industriale presentano piccoli difetti qualitativi (troppo grandi, troppo piccoli, poco colorati) o non soddisfano gli standard qualitativi della frutta fresca e quindi non possono essere venduti sul mercato da tavola.
Come sottolinea il professore Fischer nello studio “The apple processing cooperative VOG Productsas a role model for minimising post-harvest crop losses – an empirical case study from South Tyrol, Italy”, l’azienda contribuisce in modo significativo a ridurre le perdite di raccolto e post-raccolta nella filiera italiana delle mele, passando dalla quota consueta a livello internazionale di un buon 20% del volume di coltivazione al 6-10% (a seconda dell’anno).
Inoltre, le attività dell’azienda creano ulteriori benefici: i produttori, che sono alla base dei soci dell’organizzazione di produttori, ricevono inmedia circa 4.000 euro (pro-capite) o 1.400 euro (per ettaro) per la loro merce, destinata alla trasformazione; la strategia di valorizzazione della frutta industriale rafforza l’immagine di alta qualità della frutta da tavola della regione; l’organizzazione di produttori crea posti di lavoro per circa 210 collaboratori.
“VOG Products è un modello internazionale per ridurre al minimo le perdite di raccolto e post-raccolta nella catena di approvvigionamento delle mele – afferma il professore Fischer -. Sottoforma di prezzo di liquidazione, VOG Products genera un significativo valore aggiunto per i produttori della regione”.
“Lo spreco alimentare non è inevitabile. Grazie a una buona organizzazione e a investimenti tecnologici lungo la filiera, le perdite di prodotto possono essere ridotte in modo significativo, garantendo una triplice vittoria per i produttori, i consumatori e l’ambiente”, ha dichiarato Christoph Tappeiner, direttore di VOG Products. Lo studio scientifico è stato presentato presso il “Congresso Internazionale di Orticoltura 2022” di Angers (Francia) ed è il contenuto delle lezioni per gli studenti dell’Università di Bolzano.
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