L’INFORMAZIONE INDIPENDENTE PER PROFESSIONISTI E APPASSIONATI DI ORTOFRUTTA
                      L'INFORMAZIONE PROFESSIONALE PER IL TRADE ORTOFRUTTICOLO
                      L’INFORMAZIONE INDIPENDENTE PER PROFESSIONISTI E APPASSIONATI DI ORTOFRUTTA

                      Xedafin: la nuova arma di Cedax per la conservazione delle pere (e non solo)

                       

                      Cedax Srl, licenziataria del gruppo Internazionale Xeda International, leader nello sviluppo di tecnologie post-raccolta, ha messo a punto un innovativo rivestimento naturale applicabile per termo-nebulizzazione direttamente sulla frutta in cella frigorifera. Si chiama Xedafin (qui la brochure) e rappresenta un altro passo avanti nell’impegno pluridecennale di Cedax nel fornire le più innovative soluzioni volte a prolungare la durata di conservazione dei prodotti ortofrutticoli, ridurre gli sprechi di cibo e offrire esperienze alimentari superiori ai consumatori.

                      Nello specifico Xedafin è stato sviluppato per rispondere ad una grande esigenza del settore Italiano delle pere in forte difficoltà negli ultimi anni. Il progetto è nato per proteggere le pere dal repentino imbrunimento dovuto ai danni meccanici di lavorazione, fenomeno che riguarda in primis la regina delle pere, ovvero l’Abate Fetel. L’innovazione è stata quella di portare nelle mani dei clienti un prodotto erogabile in cella, mentre i più comuni rivestimenti sono applicati in linea di lavorazione o prima della fase di confezionamento, e quindi dove il frutto ha già subito gli stress meccanici responsabili degli imbrunimenti. Oltre a un effetto diretto nel controllo dei danni meccanici, Xedafin ha dimostrato un efficacia secondaria nel controllo dell’avvizzimento e nell’ implementare le performance dei prodotti utilizzati per il controllo del riscaldo.

                      L’efficacia dello Xedafin è stata testata attraverso lo svolgimento di precisi protocolli su più di 20.000 quintali di pere, lavorando il frutto direttamente a freddo, all’uscita dalla cella frigorifera e quindi soggetto al massimo livello di stress. Sono state evidenziate nette performance dopo 150 giorni di conservazione. Solitamente, infatti, per rendere l’epidermide del frutto più elastica e più resistente ai danni meccanici viene effettuata una fase di “acclimatamento” che precede la fase di lavorazione e comporta un aumento della temperatura esterna del frutto.

                      Lo Xedafin consente di evitate la maggiore movimentazione della frutta all’interno del magazzino, dovuta a tale processo di acclimatamento. Lo Xedafin deve essere applicato immediatamente a chiusura della cella dopo il trattamento anti-riscaldo e va ripetuto ogni circa 50-60gg in base al tempo di conservazione in cella frigorifera. Può essere impiegato su qualsiasi frutto. A tal proposito, nella stagione 2021 inizieranno le prove ufficiali di applicazione del prodotto sulle mele, volte al contenimento del LBD (lenticellar-break-down) e dei fenomeni legati alla senescenza.

                      Di fatto Xedafin è un additivo alimentare utilizzabile per la frutta in post-raccolta in grado di proteggere da annerimenti e segnature dovute a urti e/o sollecitazioni meccaniche durante le fasi di lavorazione; incide positivamente sul calo peso e la disidratazione, rallenta il metabolismo del frutto e riduce gli effetti della senescenza, aumenta l’efficacia dei prodotti utilizzati nel controllo del riscaldo superficiale e non presenta fitotossicità. Tutti i componenti sono autorizzati come additivi alimentari dalla legislazione Europea (regolamento (CE) n. 1333/2008), dal Fda (21Cfr Food Additive & Gras substances regulations) e dal Codex Fcc 12 Food Additives List.

                      Copyright: Fruitbook Magazine