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                      Xylella, la Francia chiude le frontiere ai vegetali provenienti dalla Puglia

                      ulivo
                      Il ministro francese dell’Agricoltura Stéphane Le Foll conferma lo stop alle importazioni dei vegetali a rischio Xylella dalla Puglia. “In attesa nell’attuazione di un dispositivo europeo – si legge in una nota – il ministro ha deciso di prendere misure nazionali. Un decreto è stato firmato e verrà pubblicato nelle prossime ore”. Il ministro Martina: “Difenderemo nostri interessi nazionali”. Ma la Commissione Europea il 7 aprile ha dato ragione alla Francia: ” Misure legittime”

                       

                      Dalla Redazione

                       

                      xylella“Consapevole dell’importante rischio di introduzione di questo pericolo sanitario dalle conseguenze economiche molto pesanti per le filiere vegetali francesi e vista la prossimità di alcune regione come la Corsica ai ceppi italiani, il ministro dell’Agricoltura, Stéphane Le Foll, ha chiesto già dal 16 gennaio scorso misure europee”, si legge in una nota diffusa a Parigi. “Un decreto è stato firmato oggi e verrà pubblicato domani – aggiunge la nota – per vietare l’importazione in Francia di vegetali sensibili a Xylella fastidiosa e provenienti dalle zone colpite dal battere. Questo divieto – si precisa a Parigi – riguarda gli scambi intra-europei dalla regione delle Puglie e le importazioni provenienti da zone infette di Paesi terzi coinvolti”. A questo, prosegue il ministro Le Foll, si “aggiungerà un rafforzamento del piano di controllo e di sorveglianza sull’insieme del territorio nazionale“.

                       

                      E non è tardata la replica del ministro delle Politiche agricole italiano Maurizio Martina: “Giudico il provvedimento francese decisamente sbagliato e inopportuno perché il problema Xylella si sta affrontando a livello comunitario e ogni decisione dovrebbe essere assunta insieme in tale contesto“. Martina ha già contattato il Ministro francese Le Foll per avere chiarimenti immediati sul provvedimento adottato, sull’area interessata e sulle specie coinvolte, ribadendo con forza che l’Italia sta mettendo in campo le azioni per contenere la diffusione del batterio. “Uno scelta unilaterale di questo tipo – dichiara Martina – rischia di aggravare ancora la situazione, sulla quale invece si deve procedere con tempestività, mantenendo tutta la concentrazione sulle soluzioni tecniche individuate. Noi dobbiamo andare avanti rapidamente con l’attuazione delle misure di contrasto alla diffusione della Xylella. Anche per questo sarò in Puglia – annuncia il ministro Martina – la prossima settimana per un incontro operativo con Regione, Commissario straordinario di Protezione civile e il comitato scientifico che lavora sull’emergenza oltre che con il territorio. Nel fare questo deve anche essere chiaro che noi difenderemo in ogni sede i nostri interessi nazionali” sottolinea infine.

                       

                      Polemica anche Coldiretti, che parla di “una decisione arbitraria assunta al di fuori del diritto comunitario che rischia di scatenare una guerra commerciale senza precedenti. Stupisce la decisione di intervenire brutalmente con un provvedimento nazionale su una materia di competenza comunitaria da parte di un Paese come la Francia che – sottolinea la Coldiretti – è un partner storico dell’Italia, con la quale ha partecipato alla nascita dell’Unione Europea. I tempi, i modi e i contenuti del provvedimento appaiono sproporzionati ed irrispettosi e per questo del tutto inaccettabili, ma vale la pena anche ricordare – precisa la Coldiretti – che l’Italia è vittima della mancanza di controlli alle frontiere dell’Unione europea da dove è arrivata la malattia”. Secondo Coldiretti se il blocco venisse attuato provocherebbe un danno enorme all’economia della Puglia e dell’Italia, e metterebbe anche a rischio i rapporti commerciali nell’agroalimentare tra Italia e Francia in un difficile momento di crisi economica. La Coldiretti chiede che il necessario intervento nei confronti delle Autorità francesi e comunitarie “sia accompagnato a livello nazionale, alla luce dei danni diretti ed indiretti che gravano sugli agricoltori, da un impegno di tutto il Parlamento affinché sia resa possibile la dichiarazione di stato di calamità naturale, con il quale sarebbero immediatamente innescate urgenti misure di sostegno in favore degli imprenditori olivicoli”.

                       

                      “La decisione della Francia di prendere misure nazionali aggiuntive intese a prevenire la diffusione della Xylella fastidiosa sul suo territorio è in linea con la legislazione Ue“, ha affermato Bruxelles in una nota del 7 aprile. Questo perché, spiega la Commissione, “la legislazione Ue prescrive che in caso di pericolo imminente, uno stato membro può immediatamente prendere misure ulteriori contro le importazioni da paesi terzi” e che “può notificare alla Commissione le misure che vorrebbe vedere venissero prese, come ha fatto la Francia”. Quindi se uno dei 28 “ritiene che queste misure Ue non siano prese o non prese in tempo, questo può prendere le misure nazionali temporanee che ritiene necessarie finché la Commissione non adotta queste misure specifiche”. La prossima riunione prevista del Comitato permanente per la salute delle piante, in cui dovranno essere discusse e auspicabilmente votate le nuove misure, è prevista il 27 e 28 aprile.