di Carlotta Benini
Con quella di Halloween hanno in comune il colore, ma la loro funzione è tutt’altro che ornamentale: o, meglio, si possono anche usare come decorazione per la festa “più spaventosa” dell’anno, ma poi il consiglio è di gustarle a tavola, cogliendo appieno tutto il loro sapore esclusivo… buccia compresa! Già, perché oggi sul mercato ci sono alcune varietà di zucca arancione che sono edibili anche nella buccia, anch’essa ricca di preziose sostanze nutritive, di fibre, sali minerali e vitamine.
È il caso della zucca Hokkaido una varietà dalla polpa soda e compatta, che ha una tipica buccia arancione totalmente commestibile: semplice da tagliare da cruda, una volta cotta risulta infatti molto morbida e acquisisce la stessa consistenza della polpa, impercettibile al palato e dal sapore gradevole, caratteristica che rende questa zucca perfetta in tantissime ricette, sia cotta in forno che usata in zuppe e vellutate. Il retrogusto è unico nel suo genere: sa di noce.
Ha invece la stessa forma di una Delica ma stupisce per il colore, arancione intenso e brillante, Orangì, la nuova proposta di Zuccherissima, il brand dell’azienda agricola Fornari nato nel 2013 per rendere distintiva la zucca Delica, tipica delle zone più vocate, e valorizzarne le caratteristiche organolettiche. “Orangì è molto bella ed elegante, caratterizzata da un colore vivace e intenso che esalta al meglio il dolce e singolare sapore di questa zucca, una varietà di origine canadese dalla buccia edibile – spiega Damiano Fornari, direttore commerciale dell’omonima azienda di famiglia -. È più fine infatti di quella di una Delica, una volta lavata si può tagliare insieme alla polpa e cucinare in numerosi piatti e ricette. Orangì è una zucca speciale, cromoterapica. Colpisce anche per la sua consistenza e per la cremosità della polpa”. Orangì è commercializzata nei mercati ortofrutticoli e sta riscuotendo molto interesse anche da parte della Gdo, tanto che presto farà il suo debutto sui banchi di alcune insegne. “La vendiamo anche all’estero, principalmente in Gran Bretagna: proprio in questi giorni è partito un carico per Londra”, aggiunge Fornari.
Volendo essere precisi, le zucche di per sé sarebbero tutte commestibili, buccia compresa. Perfino le zucche ornamentali si potrebbero mangiare: il fatto che non siano destinate al consumo non deriva dal fatto che possano avere qualcosa di velenoso o indigesto, ma semplicemente dal loro carattere deludente, sia per quanto riguarda il sapore, che la consistenza e la polpa. Stessa cosa per la Delica: anche questa pregiata zucca ha la buccia teoricamente commestibile, ma, come suggerisce il suo colore verde, al palato avrebbe un impatto sgradevole. La buccia della Delica, infatti, ha una consistenza dura e un sapore erbaceo, che andrebbe in contrasto con il dolce della polpa, cambiandone il gusto.
Ce lo spiega Francesca Nadalini, vicepresidente di O.P. Sermide Ortofruit, che produce e commercializza la zucca Hokkaido, questa tipologia proveniente dal Giappone a buccia arancione e dalla tipica forma a cipolla, da mangiare per intero. Inoltre, per differenziare l’offerta, l’organizzazione di produttori di Sermide e Felonica (Mn) ha introdotto negli ultimi anni anche Sunshine, una zucca simile alla Delica ma a buccia arancione edibile. “Innovativa, versatile, dal colore intenso e brillante, Sunshine è una zucca esclusiva, ancora nuova per il mercato italiano, mentre in America è già diffusa e apprezzata – racconta Francesca Nadalini -. La polpa è soda e gustosa, la buccia, mangiata insieme alla polpa, ti avvolge in un sapore unico, dolce e gradevole, con un tipico retrogusto di nocciola”.
“Quest’anno è stata fatta una produzione di prova – conclude -, l’anno prossimo sicuramente ci concentreremo maggiormente sul prodotto che piace ai consumatori, perchè è attraente e risponde appieno alle aspettative nel momento dell’assaggio”.
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