di Carlotta Benini
La tecnica è delle più antiche, la soluzione è nuova, innovativa e sostenibile, sia in termini economici che ambientali, e permette di personalizzare il prodotto e il brand in modo originale. Anche se – vi spieghiamo poi – con una piccola pecca. Stiamo parlando di una curiosità che abbiamo trovato fra gli stand di Futurpera, la rassegna dedicata al frutto emiliano che si è svolta a Ferrara dal 19 al 21 novembre scorso. In fiera, nello stand di Laffi – azienda operante nel settore dell’ingrosso dei prodotti ortofrutticoli, presenta anche al CAAB – abbiamo trovato delle pere… che sorridono. Hanno infatti uno smiley stampato sulla buccia con inchiostro vegetale per alimenti.
Si tratta di una soluzione messa a punto da Lesapidado, azienda bolognese leader nei sistemi di stampa per il settore alimentare, che insieme a Laffi sta sperimentando degli inchiostri naturali utilizzati solitamente nella pasticceria anche sulla frutta. “La stampa è di tipo tampografico. – spiega Stefano Buccio, sales team dell’azienda – Con l’utilizzo di tamponi morbidi in silicone si può imprimere un bollino anche su superfici non perfette e su qualsiasi tipo di frutto, potenzialmente. Non solo sulle pere”.
Anche grafica e colori sono personalizzabili. Sul frutto si può stampare uno smiley, ma anche il logo di un’azienda, come quello di Laffi che abbiamo trovato in fiera a Ferrara. Oppure un’immagine promozionale (ad esempio un tema natalizio in occasione delle feste) o, ancora, un codice a barre. “È una soluzione pratica e sostenibile, – continua Buccio – che permette di risparmiare sui costi delle tradizionali etichette, riducendo allo stesso tempo l’impatto ambientale, e che offre possibilità di marketing spinto”. Gli stessi vantaggi, in sostanza, dell’etichettatura laser (leggi qui), con la differenza che in questo caso il frutto non viene in alcun modo inciso o danneggiato.
La macchina può essere inclusa in linee di lavorazione e in serie di più macchine, così da poter stare al passo con le confezionatrici. Il cambio dell’immagine avviene in maniera veloce e a bassi costi.
Il “timbro” è lavabile, ma è anche edibile: non è necessario quindi sbucciare o lavare il frutto prima di consumarlo. A dirla tutta, è proprio sbucciando il frutto che noi abbiamo trovato l’inghippo: la pera con il marchio di Laffi che ci è stata data in omaggio a Futurpera, infatti, era molto succosa. Le mani, inumidite dal succo della polpa, a contatto con il bollino hanno sciolto l’inchiostro, che ci è rimasto impresso sulle dita. E non è bastato un po’ di sapone per toglierlo…
Ma siamo ancora in fase di test, ci avevano detto dall’azienda. I primi frutti bollinati con inchiostro edibile si potranno forse trovare sui banchi dal 2018. Intanto sappiamo che nei prossimi mesi Lesepidado introdurrà anche un nuovo inchiostro di origine totalmente naturale, che potrà essere certificato anche sul biologico.
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