L’INFORMAZIONE INDIPENDENTE PER PROFESSIONISTI E APPASSIONATI DI ORTOFRUTTA
                      L'INFORMAZIONE PROFESSIONALE PER IL TRADE ORTOFRUTTICOLO
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                      Nel 2016 la grande O.P. bolognese, insieme alle filiali Alegra, Brio, Naturitalia, Opera e Valfrutta Fresco, ha commercializzato oltre 1 milione e 140 mila tonnellate di prodotti ortofrutticoli freschi (+6% i volumi immessi sul mercato). La produzione del gruppo sfiora 1,1 milioni di tonnellate (+4,3%), a cui si aggiungono le quantità acquistate; il giro d’affari raggiunge i 716 milioni di euro (+2%), per un patrimonio netto di 26,7 milioni. A trainare la crescita il piano di sviluppo (investimento strutturali per 31,2 milioni) e l’aggregazione. Apo Conerpo ha infatti chiuso l’anno con l’ingresso di otto nuove cooperative specializzate in varie produzioni tipiche e di eccellenza

                       

                      Dalla Redazione

                       

                      Bilancio 2016 positivo per Apo Conerpo, la grande Organizzazione di produttori con base a Villanova di Castenaso (Bologna) che ad oggi rappresenta il principale gruppo europeo dell’ortofrutta fresca. Nonostante l’andamento climatico, i deboli segnali di miglioramento del quadro economico generale e le incertezze geopolitiche in molti mercati, il gruppo ha chiuso un esercizio a segno più. Risultato conseguito grazie al rafforzamento della politica aggregativa, ai forti investimenti e le campagne di sensibilizzazione sugli effetti benefici di frutta e verdura sulla salute hanno infatti permesso un’ulteriore crescita.

                       

                      La produzione ha fatto registrare un incremento del 4,3% con un conferimento, da parte dei soci, di quasi 1,1 milioni di tonnellate (709 mila quintali di verdura e 387 mila di frutta), a cui vanno aggiunte le quantità acquistate, pari a 34 mila tonnellate di frutta e 61 mila di ortaggi e patate. Il volume d’affari ha raggiunto i 716 milioni di euro, con un incremento di quasi il 2% rispetto ai 703 milioni del 2015.

                       

                      “Sono dati senza dubbio positivi – sottolinea il presidente di Apo Conerpo, Davide Vernocchi – ottenuti anche grazie alla stagione abbastanza calda, che ha favorito il collocamento della frutta estiva, pur con rese inferiori agli anni precedenti, e nonostante il perdurare del blocco delle esportazioni sul mercato russo, che non ha certo facilitato la commercializzazione dei prodotti a maturazione autunnale alla luce della forte concorrenza di altri produttori europei indirizzatisi con la loro offerta su altri Paesi della UE per compensare la chiusura della Russia”.

                       

                      Nel 2016 Apo Conerpo ha registrato una diminuzione del 4,2% dei volumi di frutta conferiti dai soci, che hanno sfiorato le 387 mila tonnellate, con indice negativo per pere, kiwi, pesche e nettarine e aumenti per albicocche, susine e mele. Per gli ortaggi nel complesso, i volumi conferiti hanno sfiorato le 650 mila tonnellate (+8,7% sul 2015 con indice negativo solo per cocomeri e zucche) di cui oltre 460 mila di pomodoro da industria (+9,7% rispetto all’anno precedente). In aumento anche la produzione di patate (+21,6%), che ha superato le 59.000 tonnellate.

                       

                      Per molti prodotti Apo Conerpo costituisce il gruppo di riferimento a livello italiano esprimendo quasi il 27% dell’intera superficie nazionale investita a piselli, il 20% di quella coltivata a pere, il 15% per i kaki, il 10% per il kiwi, il 9% per le nettarine e per le susine, solo per citare i più rappresentativi.

                       

                      Passando dai dati produttivi a quelli commerciali, nel 2016 la stagione abbastanza calda e siccitosa ha influito positivamente sul collocamento delle specie frutticole a maturazione estiva, quali pesche, nettarine e albicocche, meno sui prodotti a maturazione autunno invernale, con prezzi non sempre soddisfacenti, soprattutto all’inizio della campagna. “Complessivamente – dichiara Vernocchi – Apo Conerpo, insieme alle filiali Alegra, Brio, Naturitalia, Opera e Valfrutta Fresco, ha collocato sul mercato oltre 1 milione e 140 mila tonnellate di ortofrutta fresca (+6% sul 2015)”.

                       

                      “Per quanto concerne i diversi canali – prosegue Vernocchi – oltre 134 mila 600 tonnellate sono state indirizzate all’esportazione (+2%) per un valore di 130 milioni di euro (+5%), più di 216 mila tonnellate alla grande distribuzione italiana (+17%) per un valore di 161 milioni di euro (+16%), oltre 126 mila al mercato tradizionale (-7%) per un valore di circa 83,5 milioni (-3%). Più di 663 mila tonnellate sono andate infine all’industria di trasformazione, per un valore di 92 milioni di euro. Il plusvalore del trasformato ha raggiunto i 250 milioni”.

                       

                      “Questi dati – sottolinea il direttore generale di Apo Conerpo, Gabriele Chiesa – evidenziano un positivo incremento delle quantità commercializzate di ortofrutta destinata al consumo fresco (+3,8%) ed un ancor più positivo aumento del fatturato (+7,7%), possibile grazie a una crescita del prezzo medio di vendita dei prodotti, risultato ottenuto anche in virtù dell’efficace lavoro svolto dalle nostre filiali che hanno collocato i prodotti del gruppo sui mercati a maggior valore aggiunto. Meno soddisfacente invece il collocamento del pomodoro da industria e di altre orticole come le cipolle, che hanno spuntato quotazioni inferiori all’anno precedente”.

                       

                      Fondamentale l’attività di ricerca e sperimentazione portata avanti da Apo Conerpo per migliorare le tecniche di impianto e gestione agronomica dei frutteti, la difesa, la valutazione qualitativa in post raccolta, la verifica di nuovi formulati e tecniche di conservazione, gli studi sulle minori emissioni di CO2, le risposte produttive e qualitative delle nuove selezioni e varietà frutticole. “A questo proposito – dichiarano il presidente e il direttore generale di Apo Conerpo – gioca un ruolo di primo piano l’azione di New Plant, la società costituita nel 2002 per sviluppare il miglioramento genetico ed incentivare il rinnovamento varietale. Da allora sono state valutate oltre 1.630 selezioni e 3.900 semenzali, di cui circa 30 proposte ai produttori per la coltivazione.

                       

                      Negli ultimi anni, più del 70% delle nuove varietà introdotte negli impianti di pesco e susino è rappresentato da cultivar studiate dai Comitati Tecnici di Apo Conerpo in ambito New Plant; percentuale che supera il 90% prendendo in considerazione anche le pomacee, l’albicocco, il ciliegio, l’actinidia e le colture industriali. Da segnalare, che la nuova pera a buccia rossa, denominata Falstaff, è in fase di diffusione affidata in esclusiva ad Apo Conerpo e alle altre due Op socie di New Plant e per la fine del 2017 sono previsti investimenti su oltre 75 ettari”.

                       

                      La solidità patrimoniale di Apo Conerpo è fondamentale per affrontare i nuovi investimenti per lo sviluppo del gruppo e mantenere i programmi di supporto delle filiali, delle cooperative socie e delle altre società strumentali. Complessivamente, gli investimenti strutturali hanno raggiunto i 31,2 milioni di euro all’interno dei quali le partecipazioni nelle società del Gruppo ammontano a 29,1 milioni”.

                       

                      I vertici di Apo Conerpo alla presentazione del bilancio 2016

                      “Particolarmente soddisfacenti, infine, sono state le politiche di aggregazione portate avanti negli ultimi anni che hanno consentito l’ingresso di otto nuove cooperative, che con i loro prodotti integrano, rafforzano e fanno crescere il gruppo”, sottolineano di concerto il presidente e il direttore di Apo Conerpo. Si tratta delle cooperative La Primavera di Zevio (VR), leader nelle produzioni biologiche da consumo fresco, Agricoop Bio di Avola (SR), specializzata nella produzione di limoni, Agrifutur di Caserta, ottima produttrice di pesche e meloni ma soprattutto di fragole, Piano Stella (CL), dove si concentra la produzione del peperone Cornelio, le cooperative Valli Dell’Appennino Tosco Romagnolo di Cesena e Selvello di Roccastrada (GR), specializzate nella produzione di frutta biologica per la trasformazione, Agri Bio L’arcobaleno di Agrigento che produce agrumi, e Kore di Marsala (TP) che sta sviluppando la produzione di melograno.

                       

                      “Nel prossimo quinquennio Apo Conerpo – concludono Veronocchi e Chiesa – ha fra gli obiettivi il continuo sviluppo dell’aggregazione; la promozione e valorizzazione dei prodotti dei soci, con la prosecuzione del progetto ‘FRUIT24!’ e con azioni mirate di supporto alle vendite in stretta collaborazione con le proprie filiali, puntando all’affermazione dei marchi del gruppo anche per il prodotto fresco e sviluppando concrete sinergie con Conserve Italia per i trasformati; l’internazionalizzazione delle vendite, cercando di rimuovere i vari ostacoli che in alcuni paesi impediscono l’ingresso ai prodotti dei nostri soci e creando quindi le condizioni per aprire e creare nuovi mercati”.

                       

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