L’INFORMAZIONE INDIPENDENTE PER PROFESSIONISTI E APPASSIONATI DI ORTOFRUTTA
                      L'INFORMAZIONE PROFESSIONALE PER IL TRADE ORTOFRUTTICOLO
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                      L’ortofrutta a km zero… diventa anche due punto zero! È l’era delle startup

                      Filiera corta, produttori locali, valorizzazione del territorio e delle sue tipicità, senza dimenticare la comodità di fare la spesa online e vedersela recapitare a casa. Nell’era dell’e-commerce, il consumatore italiano guarda con curiosità alla possibilità di acquistare online anche i prodotti freschi, frutta e verdura in primis. Ha bisogno di garanzie, però: parole come ‘stagionalità’, ‘chilometro zero’, ‘biodiversità’ suonano sempre rassicuranti, e finiscono per orientare le scelte di acquisto. Così, mentre i player della Gdo si stanno strutturando per restare al passo con i tempi e fronteggiare l’avanzata del gigante Amazon sul mercato del fresco, fioriscono in tutto il Paese giovani startup che portano i prodotti dall’orto alla tavola, con un semplice clic. Vi riportiamo alcune novità e casi eccellenti

                       

                      di Carlotta Benini

                       

                      cortilia

                      Cortilia è la prima startup italiana ad aver sperimentato l’e-commerce per l’ortofrutta

                      Prodotti tipici locali, che sanno di lavoro manuale, di territorio e di tradizione, che arrivano dal campo alla tavola… con un semplice clic! Nell’era di smartphone, tablet, blog e social network, il consumatore è sempre più propenso a esplorare le possibilità offerte dal web per fare la spesa comodamente da casa, anche quando si tratta di prodotti freschi come frutta e verdura. Lo rivela un’indagine di cui vi abbiamo parlato (leggi qui) effettuata da Cortilia, la prima startup italiana ad aver portato la spesa dall’agricoltore al consumatore finale tramite il web.

                       

                      Nata a gennaio 2011 a Milano, Cortilia oggi è forse il primo, grande canale di e-commerce di prodotti alimentari freschi, in Italia, a poter tenere testa al gigante Amazon, arrivato nell’ultimo anno nel nostro Paese. Consegna a domicilio anche frutta e verdura di stagione, acquistate direttamente dall’agricoltore e coltivate in modo sostenibile, dalle aziende più vicine agli utenti. Attualmente il servizio è diffuso in Lombardia (nelle province di Milano, Monza e Brianza, Varese, Como, Pavia e Lodi), in Piemonte (nella provincia di Novara e a Torino) e in Emilia-Romagna (Bologna e Modena), con l’obiettivo di espandersi in futuro.

                       

                      I player della grande distribuzione non sono tutti al passo con i tempi, se si tratta di vendere online frutta e verdura. E mentre sulla loro testa pende come una spada di Damocle l’avanzata del colosso dell’e-commerce di Seattle, che con Prime Now serve gli utenti di Milano e presto anche quelli di Roma (leggi qui), è guardando alle piccole imprese locali che troviamo venti di innovazione e di cambiamento. È all’ordine del giorno, infatti, la nascita di giovani startup che promuovono un ritorno alle origini, al prodotto dell’orto acquistato dal contadino di fiducia… ma senza rinunciare alla praticità dell’acquisto online.

                       

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                      Frutta e verdura di stagione dagli orti romagnoli? Arriva a casa per gli abbonati di Seasoneat

                      È il caso ad esempio di Season Eat, impresa nata qualche mese fa in Romagna, a Cesena, che – come suggerisce il nome stesso – vuole riportare il giusto valore a chi coltiva la terra, educando le persone a mangiare frutta e verdura di stagione, perché più buona, salutare e sostenibile. Il servizio consiste nella consegna a domicilio di prodotti ortofrutticoli selezionati tra i migliori produttori romagnoli. In questa fase iniziale è attivo solo nei comuni di Cesena, Forlì, Rimini e Ravenna: chi vive in zona, può abbonarsi on line e scegliere ogni settimana una cassetta da quattro, sei o otto chili. La scelta di questo mese è fra pomodori, carote, fagiolini, melanzane, zucchine, peperoni, melone, ciliegie, albicocche e pesche. Frutta e verdura vengono consegnate a domicilio ogni settimana, l’utente viene contattato telefonicamente per concordare giorno e ora. Nelle ceste si trovano anche idee per cucinare a casa e inviti a corsi di cucina e show cooking con i migliori chef.

                       

                      Sempre in Emilia Romagna è nata di recente La Melagrana , una bottega con shop online nata a Imola dalla collaborazione tra l’associazione Cambiavento e la cooperativa sociale Officina Immaginata. Il filo conduttore del progetto è dare visibilità e slancio alle produzioni locali, promuovendo un equilibrio più sostenibile delle risorse, un modo di consumare consapevole e attento alla salute e un’economia etica, equa e solidale. La rete coinvolge al momento una trentina di produttori locali e dà impiego anche soggetti svantaggiati, incentivando forme di produzione “pulite” o finalizzate al recupero di materiali di scarto. A Imola in via del Lavoro 5 è attivo un punto vendita dove fare la spesa; Cambiavento resta il sito dove poter acquistare online i prodotti e ritirarli direttamente o farseli consegnare a casa. Nella bottega si può acquistare frutta, verdura, prodotti confezionati (confetture, conserve, sottoli, vino, succhi, ecc.) e prodotti di nicchia, che non hanno molte occasioni di incontrare il mondo dei consumatori, se non attraverso la vendita diretta dei produttori o la loro presenza a qualche mercatino. Inoltre formaggi e presto anche carne, anch’essi prodotti con metodi biologici.

                       

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                      Passalorto ed è il nuovo mercato online che valorizza l’agroalimentare del Salento

                      A Bologna è attiva già da diverso tempo FruttaWeb, innovativa startup di e-commerce ortofrutticolo che da agosto delle scorso anno – dopo essersi distinta sul mercato nazionale proponendo prodotti ortofrutticoli freschi tradizionali, frutta esotica e prodotti particolari, frutta secca e disidratata, e tanti altri prodotti affini al settore ortofrutticolo – ha scommesso sull’estero, aprendo anche un portale web in lingua inglese, come avevamo già raccontato in un articolo (leggi qui). Il mercato online di FruttaWeb offre ad oggi un assortimento unico di frutta e verdura, con oltre 1.200 referenze provenienti da diverse parti del mondo, garantendo sempre il rispetto del prodotto e della sua origine.

                       

                      Spostiamoci in altre zone d’Italia, e andiamo a Sud: a Lecce – è sempre notizia recente – è nata un’azienda che punta sui produttori locali e sulle nuove tecnologie. Si chiama Passalorto ed è il nuovo mercato online che valorizza l’agroalimentare del Salento: nel catalogo si può scegliere fra frutta e ortaggi a chilometro zero, legumi, conserve, ma anche pasta e pane, formaggi e uova. Tutti i prodotti sono provenienti da coltivazioni biologiche, organiche, biodinamiche, sinergiche. La consegna a domicilio avviene in giorni prestabiliti, ma con orari personalizzati, per mantenere inalterata la freschezza dei prodotti. Passalorto fornisce al cliente la certificazione biologica, il metodo di coltivazione, la “carta d’identità” dell’agricoltore e la geolocalizzazione degli orti, garantendo massima tracciabilità e trasparenza. La filiera corta, oltre ad aiutare i produttori del territorio, incide in modo positivo sui prezzi, perché consente di abbattere alcuni passaggi che fanno lievitare i costi.

                       

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                      Zolle è il primo competitor di Cortilia. Nasce nel 2008 da un gruppo di produttori di Roma

                      Il primo grande competitor di Cortilia in Italia, nato ancora prima della startup lombarda, è Zolle, un’altra innovativa realtà costituita nel 2008 da un gruppo di agricoltori e allevatori di Roma, che ogni settimana seleziona prodotti freschi delle aziende associate (provenienti da tutte le province del Lazio e in piccola parte dalla Toscana) e consegna a domicilio frutta e verdura di stagione, prodotti biologici e biodinamici, carne di animali allevati all’aperto, uova e latticini.

                       

                      A Nord invece, a Bolzano, è attiva già da diverso tempo un’altra realtà smart che, oltre ad offrire frutta e verdura online, fa leva sulla provenienza biologica come valore aggiunto. Si chiama Bio Express e nasce a Lagundo, vicino a Merano, in Alto Adige, da un gruppo di produttori locali che si dedicano e alla coltivazione di frutta e verdura applicando le regole dell’agricoltura bio. Il servizio di consegna a domicilio viene effettuato una volta a settimana e copre la zona di Milano e i comuni dell’hinterland, una parte del Veneto (Verona, Vicenza, Padova, Treviso e una parte di Venezia), una parte del Friuli Venezia Giulia (Pordenone, Udine, Trieste), Novara in Piemonte, Emilia Romagna (Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena) e Roma (solo nell’interno del grande raccordo anulare). L’assortimento è fatto di prodotti ortofrutticoli di stagione, a cui si possono aggiungere latte, uova, succo di mela e tanti altri prodotti da ordinare ogni settimana nel catalogo on line. Si può scegliere fra quattro tipi cesta (solo frutta biologica, solo verdura, mista frutta e verdura bio), per altrettanti formati (single, media e grande), più la speciale “Bio borsa baby” e la Biocesta Ikea Family, sviluppata in collaborazione con la multinazionale svedese. Tutti i soci Ikea possono ricevere a casa il mix di ortofrutticoli bio in confezioni da 9-12 kg, a un costo tutto compreso di 29 euro.

                       

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