di Carlotta Benini
“Soddisfatti? Siamo più che soddisfatti! Già anno scorso la fiera aveva dimostrato un deciso cambio di passo rispetto al passato, quest’anno è stato chiaro a tutti che Macfrut è diventato un evento internazionale”. Sono parole entusiaste, quelle di Renzo Piraccini, quando parla di una manifestazione che è anche un po’ una sua creatura. L’ha vista nascere e crescere dai tempi in cui era alla dirigenza di Apofruit, quando si faceva nella sua Cesena e si teneva nel mese di maggio. Oggi, che è alla guida della macchina organizzativa di Macfrut da due anni, il presidente di Cesena Fiera ha progetti ambiziosi per fare di questa kermesse la vetrina di riferimento a livello internazionale.
Presidente, cosa vede guardando al futuro?
“Noi puntiamo alla leadership europea. Sono serio quando dico che diventeremo la fiera di riferimento nel Vecchio Continente”.
Questa 33esima edizione appena trascorsa si è chiusa con grandi numeri (leggi qui). Un commento a consuntivo?
“C’è grande entusiasmo da parte di tutti, il mio telefono squilla in continuazione, riceviamo complimenti da parte dei buyer, degli espositori, degli operatori esteri, che erano numerosissimi. Ancora i dati sulle presenze li dobbiamo finire di elaborare, ma sul fronte internazionalizzazione possiamo affermare che quest’anno c’erano davvero tutti. Nel 2015 abbiamo avuto principalmente presenze dall’Est Europa, quest’anno avevamo una significativa presenza di visitatori professionali anche dal Centro e Sud America e dall’Africa”.
Sotto quale aspetto la fiera è cresciuta di più?
“Sotto il profilo internazionale, torno a ribadirlo. E il prossimo anno saremo ancora più proiettati verso l’estero. La nostra formula vincente, poi, sta nel fatto che siamo una fiera verticale. All’estero fanno le manifestazioni orizzontali, dedicate al prodotto, a Macfrut invece è grande protagonista tutta la filiera, dai macchinari ai sementi, dalla logistica al packaging. E l’Italia, se parliamo di tecnologie e di innovazione, è un Paese fortissimo”.
A proposito di innovazione, anche il focus sul punto vendita del futuro ha riscosso grande successo.
“Dare spazio all’innovazione – con New Retail Solution, ma anche con il convegno di apertura dedicato alla quarta gamma, con lo spazio Fruit&Veg Fantasy Show, con i Macfrut Innovation Awards – è stata una scelta che ci ha premiato. E il prossimo anno ci saranno delle grandi novità in questo campo”.
Qualche anticipazione?
“Ci saranno nuovi format come il Macfrut Gourmet, un’area riservata alle imprese artigianali di trasformazione dell’ortofrutta di altissima qualità, o il Macfrut Bio, dedicato a un segmento in grande crescita e che ha un grande appeal sui mercati internazionali. Un’altra novità, forse la più rivoluzionaria guardando al panorama internazionale del settore, sarà Macfrut in campo, uno spazio dimostrativo all’esterno della fiera dove vedere all’opera le più moderne tecnologie per l’orticoltura. L’emblema della manifestazione sarà la fragola, frutto simbolo della “riscossa” dell’ortofrutta italiana, a cui dedicheremo anche gli “Strawberry Days”. La Regione partner non a caso sarà la Basilicata, primo produttore italiano di questo frutto. Come Paese partner abbiamo scelto la Cina, a testimoniare che l’internazionalizzazione rimane uno dei punti chiave della nostra rassegna”.
E poi c’è lo spostamento da settembre a maggio: come mai questa scelta?
“Macfrut si è sempre tenuto a maggio, fino al 2008. Questo ritorno alla tarda primavera è stato voluto fortemente dai nostri espositori, ce lo chiedevano da tempo, e noi , che siamo sempre attenti alle loro esigenze, li abbiamo voluti ascoltare e assecondare. A ottobre poi c’è anche Fruit Attraction a Madrid, volevamo distanziare le due manifestazioni, che restano comunque partner”.
Avete infatti già annunciato la nuova edizione di Mac Fruit Attraction.
Esatto, si terrà a Il Cairo dal 22 al 24 aprile, sempre in concomitanza con Food Africa. In prospettiva questa manifestazione ha l’obiettivo di diventare una fiera specializzata che vivrà di luce propria e farà tappa in altre parti del mondo”.
Un’ultima curiosità: non temete minimamente la concomitanza a maggio 2017 con Fruit&Veg Innovation, a Milano?
“Assolutamente no. Le dirò di più, la fiera secondo me non si farà, l’ho già sottolineato in altre occasioni. Per fare una fiera ci vogliono gli espositori, e non ci risulta che questi sceglieranno Milano per Rimini. Ma loro ci provano sempre…”
A chi si riferisce?
“All’organizzazione di Fruit&Veg Innovation. Mi hanno riferito di avere visto dei responsabili in giro per i padiglioni di Macfrut, a caccia di contatti. A mio avviso, fino ad oggi hanno dimostrato solo di non conoscere il settore. E i loro tentativi sono destinati all’insuccesso”.
Copyright: Fruitbook Magazine
Buone le aspettative per la prossima edizione, considerato che sono stati opzionati 8 padiglioni rispetto ai 7 della edizione 2016.
Un ulteriore passo nella strategia per riportare Macfrut ai vertici del sistema fieristico internazionale.