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                      L’alimentare traina la crescita (+3,4%) nella Gdo. Boom di bio e prodotti salutistici

                      In apertura de Linkontro, l’appuntamento annuale di Nielsen che mette a fuoco i trend del largo consumo, in programma sino a domenica 21 maggio, l’Ad della società italiana Giovanni Fantasia ha messo a fuoco il trend positivo delle vendite – a valore e a volume – del largo consumo nel 2016. In particolare, il segmento food&beverage segna le performance migliori, segnando nel primo quadrimestre 2017 un +3,4% rispetto allo stesso periodo del 2016. Crescono anche gli acquisti effettuati online, che generano 622 milioni di euro nel 2016 (+45%), con un’incidenza pari all’1,1% del fatturato complessivo del largo consumo

                       

                      Dalla Redazione

                       

                      La ripresa della grande distribuzione si consolida. Dopo i segnali incoraggianti registrati nel 2015, le vendite del largo consumo confezionato nel 2016 segnano un ulteriore passo in avanti sia a volume (+1,2%) che a valore (+0,7%): lo dicono gli ultimi dati Nielsen presentati a Santa Margherita di Pula (Cagliari) in apertura de Linkontro, l’atteso appuntamento annuale organizzato dalla società italiana per mettere a fuoco i trend del largo consumo. Il tema di questa 33esima edizione, in programma fino a domenica 21 maggio, è “Get Agile! Il nuovo imperativo nell’era della discontinuità”.

                       

                      Altre conferme arrivano dai dati relativi ai primi quattro mesi del 2017, che registrano una crescita a volume dello 0,9% e a valore del 2,2%: quest’ultimo è il miglior risultato degli ultimi cinque anni. A trainare la ripresa è, in particolare, l’alimentare (food&beverage e prodotti per animali) che nel primo quadrimestre ha fatto registrare un incremento del +3,4%. Frenata, invece, per i prodotti non alimentari che hanno subito un decremento del 2,5%.

                       

                      “Il buon risultato delle vendite è stato possibile anche grazie a un 2016 che ha visto crescere gli investimenti pubblicitari del +3,6%”, ha sottolineato l’amministratore delegato di Nielsen Italia Giovanni Fantasia, come riporta un articolo di Repubblica. E quindi ha elencato le categorie dei prodotti più venduti: frutta e verdura +9,6% (frutta fresca +7,1%, frutta secca +11,9%, verdura +11,4%), freddo +5,8% (gelati +2%, surgelati +6,4%), pane/pasticceria/pasta +5,7%, pet food +3,8%, bevande +2,5%, cibo confezionato +2,4%, macelleria e polleria +2,3%, salumeria/gastronomia/formaggi +2,2%, fresco confezionato +1,5%, pescheria +0,7%.

                       

                      Tra i prodotti più “gettonati” ci sono quelli del benessere e naturale (compresa l’ortofrutta) che continuano a rappresentare una parte importante (41%) della crescita complessiva del largo consumo. Ma nel carrello della spesa degli italiani ci sono anche più affettati in busta (+10%), piatti pronti freschi (+9%), prodotti gourmet (+5%) e pet care (+4%). Inoltre, tra le categorie dei prodotti naturali / salutistici che registrano più appeal si segnalano: biscotti integrali (+14%), frutta secca (+12%), yogurt greco (+12%), frutta disidratata (+10%), integratori vitaminici (+9%), cioccolato in tavolette (+9%) e salmone affumicato (+7%).

                       

                      “I consumatori non rinunciano a prodotti che offrono esperienze di gusto superiori, o un elevato contenuto di servizio”, ha puntualizzato Fantasia. All’interno di tale trend, emergono: zuppe pronte fresche (+33%), piatti pronti freschi/sushi (+25%), caffè in capsule (+20%), spuntini/tramezzini (+20%), filetti di pesce surgelato (+12%), charmat secco (+11%), pizze surgelate +9%, basi pasta/pizza (+9%), creme dolci (+8%), salumi affettati (+7%), sughi pronti (+6%) e vino Doc (+5%).

                       

                      Dall’analisi dei trend emerge anche che mercati che fino a ieri erano considerati nicchie, oggi hanno perso la caratteristica originaria e spiegano una parte rilevante della crescita dei consumi. Un esempio concreto è rappresentato dal biologico che ha raggiunto un giro d’affari di 1 miliardo e 292 milioni di euro (+19,8%), con 5,2 milioni di famiglie che lo acquistano tutte le settimane (in crescita di 1 milione vs. 2015). Il boom dei prodotti integrali ha generato vendite per 435 milioni (+11,3%). Anche i free-from hanno andamenti sempre più positivi: il senza glutine raggiunge 170 milioni (+26,3%), il senza lattosio 376 milioni (+6,3%) e le bevande vegetali 198 milioni (+7,4%).

                       

                      Lo studio di Nielsen ha messo in rilievo anche l’influenza dell’e-commerce, che sta accelerando la crescita del largo consumo. Gli internauti italiani, sempre più connessi da mobile (26,2 milioni, +17,1% 2016 vs 2015), sono 30,7 milioni (+7,1%). Oltre 14 milioni visitano i siti dei retailer (9,4 milioni, +9%), degli aggregatori di promozioni (7 milioni, +2%), dei brand (6,6 milioni, +20%) per un totale complessivo di 14,4 milioni (+11%).
                      Crescono anche gli acquisti effettuati online, che generano 622 milioni di euro nel 2016 (+45% vs 2015), con un’incidenza pari all’1,1% del fatturato complessivo del largo consumo.

                       

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