A nove mesi dal lancio, la nuova linea firmata Mela Val Venosta registra buoni riscontri sul mercato. Genuinità, attenzione per l’ambiente e metodi di produzione rispettosi della natura sono valori che hanno premiato le vendite della nuova linea di mele ottenuta da coltivazioni al 100% senza diserbanti.
Era stata presentata a Fresh Retailer 2019 da Martin Pinzger, direttore generale VIP che annunciava con soddisfazione che “quando si tratta di elevare la qualità del servizio e fornire al consumatore risposte sicure, sane e genuine, Mela Val Venosta è presente!” (leggi qui).
Dal settembre 2019 il successo dell’operazione è evidente. “Siamo riusciti a fornire anche ai consumatori più attenti e responsabili risposte sicure, sane e genuine – spiega Fabio Zanesco, direttore commerciale VIP -. Con iniziative di questo tipo la Val Venosta conferma la sua impronta di territorio vocato ad una coltivazione sempre più sostenibile”.
“Un particolare ringraziamento va a quei clienti che da subito hanno accettato di inserire la nostra nuova linea – sottolinea Zanesco – e in un periodo di sovraffollamento di varietà non era affatto scontato”.
VIP ha offerto al punto vendita tutto il supporto necessario a fornire la visibilità ideale per promuovere e supportare le vendite della nuova linea, anche grazie all’allestimento di isole promozionali e cartelli informativi applicabili direttamente accanto alle singole confezioni.
“La vera forza del progetto è stato offrire ad un consumatore sempre più attento all’ambiente un “pacchetto completo” – conclude Zanesco – composto da una mela di qualità totalmente coltivata senza l’utilizzo di diserbanti e confezionata in un vassoio in cartone altrettanto improntato al tema della sostenibilità: 4 frutti in una confezione al 100% plastic free”.
Due scelte, quella della linea coltivata al 100% senza diserbanti e dell’utilizzo degli imballaggi mono-materiale, che confermano l’impegno di Mela Val Venosta nel ridurre l’impatto sull’ambiente e nel tutelare il massimo della qualità dei suoi prodotti.
Copyright: Fruitbook Magazine