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                      A Interpoma nuove varietà melicole e nuove startup dell’agribusiness 

                      Innovazione, ricerca e tecnologia sono le parole chiave della decima edizione di Interpoma, in agenda alla Fiera di Bolzano dal 24 al 26 novembre 2016. Alla rassegna sono attesi 18 mila visitatori da tutto il mondo e oltre 400 aziende espositrici. Si parlerà dello sviluppo di nuove varietà destinate a rivoluzionare il mercato e i consumi, di produzione sostenibile e orientata alla massima qualità, e di nuove soluzioni hi-tech e due punto zero per il comparto melicolo. A tutte le novità tecnologiche e digitali per l’agribusiness è dedicata la prima edizione dell’Innovation Camp, in agenda il 22 e il 23 novembre. Il 24 novembre invece si tiene la presentazione delle liste varietali, un progetto di ricerca ventennale sviluppato dal Centro Sperimentazione Agraria e Forestale di Laimburg in collaborazione con l’Università di Bologna e il CREA

                       

                      di Carlotta Benini

                       


                      Le nuove mele a polpa rossa? “C’è ancora da lavorare sul fronte dello sviluppo. Ma senza dubbio queste varietà nel prossimo decennio avranno un ruolo da protagoniste. Perché hanno un grande potenziale e possono davvero portare innovazione per il consumatore, non solo dal punto di vista visivo”. Così Walter Guerra, responsabile pomologia del Centro Sperimentazione Agraria e Forestale di Laimburg commenta il progetto Ifored presnetato in antepirma all’ultima edizione di Fruit Attraction a Madrid (leggi qui). Guerra il 12 ottobre scorso a Bologna era fra i relatori della conferenza stampa di presentazione della nuova edizione di Interpoma, la fiera internazionale per la coltivazione, conservazione e commercializzazione della mela, che si svolge dal 24 al 26 novembre 2016 alla Fiera di Bolzano. Un territorio, l’Alto Adige, “leader a livello mondiale del comparto melicolo per quanto riguarda il prodotto fresco”, sottolinea Guerra. “Dove si guarda al futuro investendo su innovazione, dal vivaio fino alla tavola, su produzioni sostenibili e, in ultima battuta, sulla qualità. – continua – Un termine, quest’ultimo, a volte blasonato, che va invece riempito di contenuti concreti. Facendo anche analisi sensoriali per andare sempre di più incontro ai gusti del consumatore”.

                       

                      Giunta quest’anno alla sua decima edizione a cadenza biennale, Interpoma attirerà in città 18 mila visitatori da 70 Paesi diversi e ospiterà oltre 400 aziende da più di 20 Paesi. “Le fiere hanno sempre il compito di portare innovazione. – esordisce il direttore di Fiera Bolzano Thomas Mur – Con il prodotto, ma anche con nuove idee, servizi, soluzioni e tecnologie”. Per questo nelle due giornate che precedono Interpoma, la fiera ospiterà il primo Innovation Camp, una piattaforma di scambio di nuove idee e tematiche innovative da sviluppare nel settore agricolo-melicolo. Aziende, giovani talenti, esperti del settore e startup, suddivisi in team, parteciperanno a un workshop in agenda il 22 e il 23 novembre. I gruppi, guidati ognuno da un esperto, lavoreranno su quattro diverse aree – l’albero, la coltivazione, la logistica e la trasformazione della mela – per sviluppare nuovi prodotti e rivoluzionare il mercato. I concept verranno poi tradotti in possibili prototipi e presentati alla giuria e alla stampa specializzata la sera del 23 novembre, il giorno precedente l’inizio della fiera.

                       

                      gruppo-interpoma

                      Da sinistra: Othmar Sanin, titolare dell’azienda innovativa Bio-Weingut; Lisa Bellocchi, moderatrice; Thomas Mur, direttore di Fiera Bolzano; Walter Guerra, Responsabile Pomologia del Centro di Sperimentazione Agraria e Forestale Laimburg; Francesco Baruffi di Fondazione Democenter-Sipe e Antonio Di Giorgio di Gaiag

                      “Abbiamo voluto puntare l’attenzione sull’innovazione perché l’agricoltura è in prima linea nell’affrontare le principali sfide del nostro secolo – continua Mur – Il progetto dell’Interpoma Innovation Camp, ideato in collaborazione con l’IDM Sudtirol-Alto Adige, ha proprio l’obiettivo di creare una community incentrata sull’ideazione di soluzioni tecnologiche in grado di rispondere a queste esigenze e cambiamenti”.

                       

                      Alla presentazione della decima edizione di Interpoma – moderata dalla giornalista Lisa Bellocchi, presidente di Arga – si è parlato quindi anche delle nuove frontiere dell’agricoltura hi-tech e due punto zero, insieme a Francesco Baruffi, new venture business unit manager di Fondazione Democenter Sipe, e Antonio Di Giorgio della start up Gaiag. Big data, droni agricoli, robot nei campi, serre verticali in cui si lavora adottando l’idroponica o l’aeroponica e i Led al posto del sole per riprodurre la fotosintesi clorofilliana, packaging e soluzioni sostenibili in grado di migliorare la conservazione del prodotto, e-commerce ortofrutticolo. Questi sono solo alcuni degli aspetti su cui si sta muovendo la ricerca e l’innovazione e per cui stanno nascendo numerose startup nell’agribusiness il cui obiettivo sarà, a fronte dell’attuale calo di prezzi e consumi, di fornire maggiori margini alle aziende agricole, con risparmio sui tempi e maggiore facilità d’impiego. L’Interpoma Innovation Camp sarà una opportunità unica nel suo genere per dare spazio a quanti vogliono raccogliere questa sfida, in particolare nel settore melicolo.

                       

                      Parlando di nuove frontiere dell’agribusiness, non si puà certo tralasciare l’innovazione varietale. “Un settore strategico per il comparto melicolo, destinato a decidere la fortuna o al contrario l’insuccesso delle aziende. – conclude Walter Guerra – A questo proposito, in collaborazione con l’Università di Bologna e con il CREA, il 24 novembre organizzeremo per la prima volta a Interpoma la presentazione delle liste varietali, un progetto di ricerca ventennale che ora ha la possibilità di essere posto all’attenzione di un pubblico internazionale. Presenteremo i risultati delle nostre ricerche nel campo dello sviluppo di nuove cultuvar, ma avremo anche degli speaker europei e uno australiano che riporteranno le loro esperienze sul campo. Sarà un’occasione importante di confronto per capire come fobbiamo muoverci, in Italia ma anche in Europa e nel resto del mondo, per sviluppare in modo ancora più efficiente e orientato verso il consumatore tutte le novità che vengono dal mondo del breeding internazionale”. Le mele a polpa rossa non sono dunque l’unica novità. “Ci sono anche le mele snack, ad esempio. Oppure le varietà senza allergeni, per chi ha intolleranze o allergie alimentari”.

                       

                       

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