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                      Agrovoltaico, prodotti funzionali, nuovo hub: ecco le prime novità di Macfrut 2024

                      Prende il via la campagna commerciale della 41esima edizione di Macfrut, in programma dall’8 al 10 maggio al Rimini Expo Centre. La Puglia è la Regione partner e l’uva da tavola il prodotto simbolo, mentre il focus internazionale quest’anno è dedicato alla Penisola Arabica, “un’area particolarmente strategica per l’export ortofrutticolo italiano”, sottolinea il presidente di Cesena Fiera e della kermesse ortofrutticola Renzo Piraccini. Non a caso la presentazione ufficiale di Macfrut 2024 si terrà l’11 ottobre a Expo Doha, presso il Padiglione Italia progettato proprio da Cesena Fiera. Fra le novità due nuovi saloni tematici dedicati all’agrovoltaico e ai prodotti salutistici e funzionali e la Macfrut Academy, “un hub per rimanere connessi tutto l’anno con il settore a livello internazionale”

                      di Carlotta Benini

                      Macfrut presnetazione Cesenatico FM

                      Da sinistra Pietro Rocculi, Renzo Piraccini e Christian Previati (copyright: Fm)

                      Una fiera “diversa da tutte le altre manifestazioni di settore”, rappresentativa di tutta la filiera, dal seme allo scaffale, che negli ultimi anni ha spinto forte l’acceleratore sull’internazionalizzazione, raggiungendo nell’ultima edizione il 30% di presenze estere. E continuando a guardare oltre confine, per individuare quelle aree strategiche per l’ortofrutta italiana da portare nei padiglioni riminesi, per instaurare nuove relazioni e nuove partnership e aprire nuove opportunità commerciali per tutto il settore. Non ha dubbi Renzo Piraccini che nella diversità di Macfrut stia la sua unicità. Ieri a Cesenatico, in una terrazza sul mare adibita a inedita location istituzionale, la kermesse ortofrutticola organizzata da Cesena Fiera ha scoperto le sue prime carte e annunciato le prime, grandi novità che prenderanno forma al Rimini Expo Centre dall’8 al 10 maggio 2024.

                      Una location “che potrebbe anche non offrire tutto lo spazio di cui c’è bisogno”, si lascia scappare il presidente di Macfrut, spiegando che per gli accordi in essere la manifestaizone può occupare solo i Padiglioni 1 e 2. Che sia un piccolo segnale di apertura verso nuove partnership fieristiche? Nessuna risposta ufficiale in questo senso. Certo è che Macfrut ha forti ambizioni e forse nuove location in futuro potrebbero risultare più strategiche a sostenerne la crescita.

                      Tornando all’edizione 2024 e alle sue novità, le due prime new entry annunciate sono due nuovi saloni tematici, che arricchiscono il già alto profilo contenutistico della kermesse. Il primo è l’Agrisolar System&Technologies, ovvero il salone dell’agrovoltaico, realizzato in sinergia con Key Energy, la manifestazione dedicata alle energie rinnovabili che si svolge sempre alla Fiera di Rimini qualche mese prima, a novembre, in concomitanza con Ecomondo, organizzata da IEG-Italian Exhibition Group: una vetrina delle soluzioni tecniche disponibili sul mercato nell’ambito dell’agricoltura moderna, per scoprire come investire su un business altamente sostenibile “che può beneficiare di contributi a fondo perduto fino all’80%”, rivela Christian Previati di IEG.

                      L’altra novità 2024 è l’Innovation Hub For Healthy Food, il salone dedicato a prodotti e tecnologie di trasformazione per la produzione di alimenti funzionali. Realizzato in collaborazione con il Corso di studi in Scienze e tecnologie alimentari dell’Università di Bologna è dedicato ai prodotti innovativi a base ortofrutta come gli estratti e i succhi pastorizzati a freddo, o i prodotti fermentati ricchi di batteri lattici. “Prodotti trasformati con metodi innovativi, grazie ai quali conservano intatte tutte le loro proprietà nutraceutiche, con il vantaggio di avere una lunga shelf life e quindi essere anti spreco”, spiega Pietro Rocculi, food science researcher dell’Università di Bologna.

                      Macfrut presnetazione Cesenatico FM

                      Il team di Macfrut 2024 alla presnetazione a Cesenatico (copyright: Fm)

                      Confermati gli altri saloni tematici dedicati alle novità di settore dell’intera filiera: Biosolution international event; Acqua Campus, Spice & Herbs Global Expo; Red Planet; l’innovazione della filiera vivaistica Plant Nursery area.

                      Il prodotto simbolo di Macfrut 2024 sarà l’uva da tavola, uno degli emblemi dell’export ortofrutticolo del made in Italy d’eccellenza nel mondo per l’innovazione varietale e il successo dell’export. All’intera filiera dell’uva da tavola sarà dedicato il Simposio internazionale (Macfrut Table Grape Symposium), mentre Regione partner sarà la Puglia conosciuta in tutto il mondo per le sue produzioni di qualità, tra le quali spicca proprio l’Uva di Puglia Igp.

                      Un’altra grande novità dell’edizione 2024 è la Macfrut Academy. “Con un contributo simbolico di 250 euro – spiega Piraccini – gli espositori potranno essere connessi 365 giorni l’anno al mondo Macfrut, potendo usufruire di un servizio esclusivo che comprende focus tecnici sull’innovazione, eventi in presenza e online, incontri professionali con esperti da tutto il mondo”. La Macfrut Academy, di fatto, amplia i giorni della fiera sull’intero anno, creando un hub per rimanere connessi con il settore a livello internazionale.

                      Quella che si è tenuta a Cesenatico è stata solo una prima anticipazione dei contenuti della 41esima edizione della kermesse ortofrutticola, perché la presentazione ufficiale della fiera avverrà l’11 ottobre a Expo Doha presso il Padiglione Italia progettato proprio da Cesena Fiera. La scelta della capitale del Qatar non è casuale dal momento che si inserisce in un percorso che ha visto Macfrut porre il suo focus sulla Penisola Arabica, attestato delle precedenti presentazioni a Dubai e Riyad. E proprio a quell’area strategica per l’ortofrutta italiana è dedicata la partnership internazionale di Macfrut 2024. Terra di eccellenze ortofrutticole, datteri in primis, la Penisola Arabica importa il 70% dei prodotti ortofrutticoli freschi che consuma. “In questo contesto l’Italia può giocare un ruolo centrale in qualità di hub del sud Europa attraverso la propria logistica marittima, con i prezzi di contenitori refrigerati che sono tornati normali: quindi riteniamo che questa sia un’opportunità strategica che l’Italia deve cogliere”, conclude Piraccini. La sempre più massiccia presenza di operatori e visitatori a Macfrut provenienti da quell’area, infatti, testimonia l’interesse per la filiera del nostro Paese, come conferma anche la crescita dei rapporti commerciali tra Penisola Arabica ed Europa negli ultimi anni.

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