Dalla Redazione
Nello specifico, Ahold acquisterà il concorrente belga in una fusione che darà vita a uno dei principali gruppi nella distribuzione alimentare in Europa e nel Nord America. Infatti, nonostante la sede europea, entrambe le società generano circa il 60% delle vendite negli Stati Uniti, principalmente sulla costa orientale. Il nuovo soggetto sarà il quarto gruppo europeo del settore, con un fatturato di 54 miliardi di euro, 375 mila dipendenti e 50 milioni di clienti a settimana. La società conterà circa 6.500 supermercati, di cui oltre 2.000 negli Usa e il resto in Olanda, Belgio ed Europa dell’Est. Ahold gestisce le catene Stop & Shop, Giant e il supermercato online Peapod, mentre Delhaize detiene la proprietà dei marchi Food Lion e Hannaford.
Nel quadro dell’accordo, gli azionisti Delhaize riceveranno 4,75 titoli Ahold per ogni azione ordinaria Delhaize detenuta. I soci del gruppo olandese deterranno il 61% del capitale della società post-fusione, mentre quelli del gruppo belga ne avranno circa il 39%. Il Consiglio di amministrazione congiunto sarà guidato da Mats Jansson come presidente. Jan Hommen, presidente di Royal Ahold, e Jacques de Vaucleroy, Delhaize Group Director, diventeranno vicepresidenti del nuovo gruppo. Dick Boer, Chief Executive Officer of Royal Ahold, sarà amministratore delegato di Ahold-Delhaize. Frans Muller, Chief Executive Officer of Delhaize Group, sarà vice amministratore delegato e Chief Integration Officer.
L’accordo arriva in una fase di rivoluzione all’interno del settore retail, che vede un sostanziale cambiamento delle abitudini di acquisto dei consumatori, i quali stanno sempre più scegliendo l’opzione on-line. Negli Stati Uniti società come Costco Wholesale, come pure la crescita dei dollar store, hanno eroso la quota di mercato di Walmart. In Europa forze simili hanno colpito duramente Tesco, che lo scorso mese ha pubblicato una perdita annuale di oltre 6 miliardi di sterline. Ahold e Delhaize si trovano compressi tra i discount e i supermarket di fascia più alta. Una fusione tra le due parti dovrebbe favorire una riduzione dei costi e a una più ampia diffusione degli store in entrambi i continenti.
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