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                      Air Up, la borraccia che fa bere l’acqua pensando che sia frutta

                      Spopola su TikTok ed è venduta in diversi paesi, Italia inclusa: si chiama Air Up ed è una speciale borraccia che consente di bere solamente acqua – pura al 100% – con la percezione di gustare una bevanda aromatizzata alla frutta. Questo grazie a un sistema che sfrutta il fenomeno fisiologico del cosiddetto “olfatto retronasale”. Grazie ai Pod, le ricariche, si possono provare 28 gusti diversi a base di frutta, dalle proposte estive come anguria, melone e cocco, a mix esclusivi come fragola e balsamico, agrumi e rosmarino o limonata e lavanda

                      di Carlotta Benini

                      Bere acqua pura al 100%, con la percezione di assaporare una bevanda fruttata, al melone, piuttosto che all’anguria o al cocco? Con Air Up  oggi è possibile e il successo sui social di questa speciale borraccia, che spopola su TikTok, ne è la conferma: si tratta di un’invenzione unica, che trasforma l’olfatto in gusto facendo leva sulle neuroscienze.

                      L’idea di Air Up nasce nel 2016 in Germania, all’Università di Design di Schwäbisch Gmünd, da un’intuizione degli studenti Lena Jüngst e Tim Jäger. Nella loro tesi di laurea “La neuroscienza incontra il design” veniva analizzato uno dei più grandi problemi sociali del nostro tempo: l’alimentazione e l’idratazione scorretta. Basandosi sulle moderne conoscenze neuroscientifiche, i due hanno sviluppato una tecnica innovativa basata sul principio della percezione retronasale, ovvero quella connessione biologica secondo cui il gusto viene trasmesso ai neuroni attraverso i recettori olfattivi. In pratica il nostro cervello è in grado di distinguere tra odori ortonasali (ovvero percepiti tramite l’olfatto) e odori retronasali (percepiti nella cavità orale): mentre nel primo caso l’odore viene captato come tale, nel caso della percezione via retronasale viene interpretato come un sapore vero e proprio, che viene immediatamente associato alla presenza di cibo o bevande nella nostra bocca.

                      Sfruttando la percezione retronasale, Lena Jüngst e Tim Jäger hanno così progettato una borraccia – iconica anche nel design – che permette di avere innumerevoli esperienze gustative bevendo solamente acqua, naturale o gassata, del rubinetto o della bottiglia, in ogni caso pura al 100%, senza alcun tipo di additivo, dolcificante o aromatizzante.

                      Gli aromi fruttati sono dati dai Pod, ovvero delle cartucce disponibili in 28 gusti diversi che permettono ognuna di “aromatizzare” – a livello di percezione – cinque litri di acqua. Melone, anguria, cocco, pesca, mela, lime, mango e frutto della passione, lampone e lime, ciliegia, mandarino, cetriolo, caffè e altri gusti, ma anche abbinamenti particolari come fragola e balsamico, ciliegia e kola, agrumi e rosmarino o – new entry quest’ultima – limonata e lavanda.

                      Una volta riempita la borraccia a piacimento con acqua naturale o frizzante, basta scegliere il Pod aromatico preferito e inserirlo nella parte superiore dell’Air Up: bevendo dallo speciale boccaglio in silicone si crea un’aspirazione tale per cui il Pod rilascia il profumo, che miscelandosi con l’acqua attiva appunto l’olfatto retronasale. L’aria aromatizzata scaturita dal Pod viene così percepita come un sapore dalla corteccia olfattiva e, bevendo semplicemente acqua, sembra di gustare una bevanda aromatizzata alla frutta.

                      Oggi Air Up è una delle start-up più popolari in Germania. La speciale borraccia di tendenza sui social permette alle persone di idratarsi quotidianamente nel rispetto della salute pur senza rinunciare al gusto, ed è estremamente sostenibile. Basti pensare che un Pod aromatico è sufficiente ad aromatizzare almeno cinque litri d’acqua, quando generalmente per gli stessi litri di una bevanda comparabile corrisponderebbero dalle cinque alle dieci bottiglie a seconda del formato (da mezzo litro o da un litro). Ciò significa una riduzione fino all’88% di plastica rispetto a un’alternativa per bevande preriempite e monouso.

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