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                      Aldi Nord e Aldi Süd insieme: possibile fusione entro il 2022?

                      Aldi Nord e Aldi Süd
                      Aldi Nord e Aldi Süd, fusione in vista? È quanto afferma la testata tedesca “Manager Magazin”, secondo cui le due catene – divise dal 1961 per una divergenza tra i due fratelli fondatori – starebbero lavorando per raggiungerla entro il 2022. Aldi Süd, che secondo i rumours sarebbe l’artefice di questa possibile fusione, smentisce e afferma che non è prevista alcuna fusione, e che l’indipendenza economica di entrambe le catene deve rimanere intatta. La catena ammette però di aver rafforzato la collaborazione con la “sorella rivale” del nord, perché la concorrenza su mercato interno e e-commerce è sempre più agguerrita

                      Dalla Redazione

                      Aldi Süd

                      Fusione in vista per Aldi Nord e Aldi Süd?

                      Aldi Nord e Aldi Süd sarebbero pronte a fondersi entro il 2022: a dirlo è la testata tedesca Manager Magazin, secondo cui un documento riservato di sette pagine redatto dalle due catene dimostrerebbe che il piano esiste già da due anni. Nel documento interno, le due catene avrebbero messo nero su bianco il fatto di costituire una società in cui entrambi avranno voce in capitolo entro il 2022. Aldi Süd (che, a quanto si dice, sarebbe l’artefice di questa possibile fusione) ha ufficialmente smentito la notizia, affermando che non è prevista alcuna fusione, e che l’indipendenza economica di entrambe le insegne deve rimanere intatta. Tuttavia, il discount ammette che la collaborazione con il suo “rivale” del nord si è molto rafforzata negli ultimi tempi.

                      Secondo la testata, alla base di questa iniziativa – che metterebbe la parola fine ad uno scisma durato mezzo secolo, quello tra i fratelli fondatori Theo e Karl Albrecht – ci sarebbero due ragioni principali: la lotta alla concorrenza sempre più agguerrita che Aldi oggi deve affrontare in Germania, e la ricerca di maggiore efficienza. Sul mercato tedesco, in effetti, le due catene subiscono attacchi sempre più insidiosi da catene come Edeka, Rewe e Lidl, oltre allo strapotere di Amazon sul fronte e-commerce. Non solo: una ricerca citata dal sito dimostrerebbe che oggi in Germania le catene di supermercati come Edeka e Rewe crescono di più rispetto alle catene “hard discount” Lidl e Aldi. Questo perché i consumatori oggi sarebbero sempre più esigenti in termini di esperienza d’acquisto e di sostenibilità.

                      Con la possibile fusione si stima che le due catene – che assieme contano circa 11mila negozi sparsi in quattro continenti, per un totale di 210mila posti di lavoro – potrebbero riuscire a dimezzare i costi del personale. Cosa non da poco in un periodo in cui Aldi Süd – proprio per far fronte alla concorrenza – annuncia la chiusura di alcuni uffici sul territorio a livello regionale, con un piano che mette a rischio 580 posti di lavoro, e Aldi Nord non vive certo un momento d’oro avendo ammesso di aver subito nell’anno fiscale 2018 – per la prima volta nella sua storia – perdite importanti a causa dei costi esorbitanti del suo ambizioso programma di ammodernamento dei punti vendita.

                      Come riportato da Retail Detail, i primi passi che consentono una fusione sembrano però essere già stati fatti: le aziende avrebbero infatti già iniziato a collaborare sul fronte della ottimizzazione delle infrastrutture informatiche e firmato contratti con gli stessi fornitori per servizi di marketing e nel campo dei pagamenti elettronici. Ma le collaborazioni – in questo caso più che dimostrate – esistono da tempo anche tra gli scaffali: risale allo scorso anno l’annuncio delle due catene di aver avviato un processo di progressiva unificazione delle proprie private label. Ancora una volta il motivo è la ricerca di efficienza e di economie di scala sempre maggiori.

                      La scissione delle due insegne risale al 1961, quando i fratelli fondatori Theo e Karl Albrecht decisero di rompere ogni legame commerciale a causa di una divergenza di opinioni sulla vendita di sigarette. Oggi, essendo oramai scomparsi i due fratelli, e con una nuova generazione al timone delle due catene, quelle liti familiari sembrano più lontane che mai, mentre soffiano venti di pace. Anche sul fronte dell’antitrust non ci sarebbero problemi, in quanto la fusione – se mai avverrà – sarebbe legittima, poiché entrambe le catene appartengono alla stessa famiglia.

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