Dalla Redazione
Cina vs Usa 1 a 0. La notizia non è ancora stata comunicata in via ufficiale, ma i numeri preannunciati a dieci giorni dalla chiusura del bilancio parlano chiaro. Alibaba si appresta a diventare il top retailer al mondo per fatturato. Lo ha sottolineato il vice presidente del colosso dell’e-commerce cinese, Joe Tsai, in sede chiusura dell’anno fiscale, il 31 marzo scorso.
In quella data il gigante distributivo asiatico aveva infatti già superato i 475 miliardi di dollari di ricavi (circa 417 miliardi di euro). Con questi numeri, la prospettiva è quella di superare il numero uno al mondo Walmart: la catena statunitense ha chiuso il 2015 a quota 482,1 miliardi di dollari (circa 423,2 miliardi di euro).
Per la company asiatica – che fra le sue tante referenze propone anche frutta e verdura secca, snack di frutta, spezie, erbe e succhi di frutta – si tratta di un record, che non arresta l’ambizione. L’intento per il 2020 è infatti quello di raddoppiare il dato, mentre per il 2024 si punta a servire 2 miliardi di consumatori e decine di milioni di imprese. Lo sottolinea il gruppo in una nota ufficiale veicolata dal China Daily. Ad oggi, sempre secondo quanto dichiarato dall’e-tailer, Alibaba nel proprio Paese rappresenta circa il 10% delle vendite al dettaglio totali e sostiene 15 milioni di lavoratori.
E spinge forte l’acceleratore sul processo di crescita ed espansione all’estero. La notizia dell’ultima ora, infatti, è l’acquisizione da parte di Alibaba della piattaforma indonesiana di e-commerce Lazada, che opera nel sud est asiatico. L’accordo, secondo quanto riporta una nota ripresa dal Sole 24 Ore, prevede un investimento di circa 500 milioni di dollari in azioni di nuova emissione di Lazada e l’acquisizione di azioni da alcuni azionisti per un investimento complessivo da parte di Alibaba stimato in circa 1 miliardo di dollari.
Anche Tesco ha ceduto l’8,6% della piattaforma e-commerce Lazada ad Alibaba. La catena di supermercati inglese era entrata in Lazada nel novembre 2013 e fino ad oggi aveva investito 124 milioni di sterline. Ora ha ceduto le proprie quote per 129 milioni di dollari. Lo ha annunciato attraverso una nota stampa, in cui si precisa che le risorse così raccolte verranno impiegate per la forza lavoro, ma non genereranno impatti sull’utile operativo di quest’anno.
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