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                      Apofruit, la produzione vale 329 milioni. +37% per il conferimento dai soci

                      Numeri in crescita per il gruppo grazie alle recenti aggregazioni e ai processi di efficientamento. Il prodotto conferito aumenta del 37%, cresce il valore delle liquidazioni ai soci (+ 56%), diminuiscono i costi fissi grazie alla specializzazione dei 12 stabilimenti. Il bilancio 2016 si chiude con un totale attivo di 245 milioni di euro, un patrimonio netto di oltre 100 milioni e un valore della produzione che sfiora i 329 milioni. Ottime le performance dei prodotti a marchio: Solarelli con fatturato di 14,7 milioni di euro, (+5%) e Almaverde Bio con 30 milioni di euro di fatturato (+19%). Il risultato netto è di 1 milione e 231 mila euro. Conferme ai vertici per il presidente Mirco Zanotti e il vice presidente Gianluca Balzani

                       

                      Dalla Redazione

                       

                      Apofruit, il colosso coooperativo romagnolo leader nazionale del settore ortofrutticolo, ha chiuso un nuovo bilancio a segno più. L’esercizio 2016 si chiude con un totale attivo pari a 245 milioni di euro, un patrimonio netto di oltre 100 milioni di euro, un valore della produzione che si attesta sui 329 milioni di euro e un risultato netto pari ad 1 milione 231 mila euro.

                       

                      Ma ciò che rende significativa la crescita del Gruppo è che rispetto al 2015, il prodotto conferito dagli oltre 3.200 soci produttori sparsi nelle zone ortofrutticole più vocate d’Italia, ha segnato un balzo del 37% in più. Una crescita che porta il totale del volume conferimento ad oltre 2 milioni e 800 mila quintali. Ciò ha significato anche un aumento del 56% del valore economico della liquidazione ai soci, che si attesta così su 129 milioni di euro.

                       

                      “Queste cifre – conferma il presidente Mirco Zanotti – sono anche il prodotto della politica di aggregazione iniziata qualche tempo fa unitamente ai processi di efficientamento, che ha portato la percentuale del fatturato liquidata ai soci dal 52 al 61%”. La cooperativa inoltre è passata dalle tre storiche società consolidate, ossia Canova, Mediterraneo Group e Vivi Toscano, a sei, essendosi aggiunte, con acquisizione e controllo che supera l’80%, Canova France, Canova Spagna e Viviromano, creata ex novo nel 2016. “Tutte le società hanno come obiettivo primario la vendita, la promozione e la valorizzazione delle produzioni dei soci – continua Zanotti – e sono consolidate nel bilancio della cooperativa anche da un punto di vista finanziario”.

                       

                      Da sinistra il presidente (riconfermato) Mirco Zanotti e il direttore Ilenio Bastoni

                      Elemento di importanza centrale per il positivo andamento del 2016 sono state anche le azioni volte al contenimento dei costi fissi al chilogrammo di prodotto lavorato, che sono passati dai 6,2 centesimi registrati nel 2015 ai 5,5 del 2016. “È il virtuoso risultato dell’avvio, nel 2014, del processo di riorganizzazione diretto al contenimento dei costi anche attraverso un’ulteriore specializzazione dei nostri 12 stabilimenti sparsi tra Emilia-Romagna, Lazio, Basilicata e Sicilia” , spiega il direttore generale del gruppo, Ilenio Bastoni.

                       

                      Ai dati positivi vanno aggiunte le performance dei prodotti a marchio: Solarelli con fatturato di 14,7 milioni di euro, in crescita del 5% sul 2015, e Almaverde Bio con 30 milioni di euro di fatturato, ossia un +19% rispetto all’anno precedente. “Una conferma delle attuali esigenze dei consumatori – è la valutazione di Ilenio Bastoni – che chiedono qualità, miglioramento organolettico e maggiori garanzie sulla sanità dei prodotti pur in costanza di una crisi generale dei consumi”.

                       

                      Positivo anche l’andamento dei primi sei mesi del 2017 che confermano una crescita del fatturato del Gruppo intorno al 10%, trainato principalmente dal trend del biologico che cresce del 20%.

                       

                      Il rinnovo delle cariche, infine, ha confermato ai vertici Mirco Zanotti, rieletto presidente, e Gianluca Balzani, confermato alla vicepresidenza. Nel nuovo Consiglio sono entrati 10 nuovi Consiglieri su 35, con una diminuzione dell’età media e un raddoppiamento delle quote rosa, passate da due a quattro.

                       

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