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                      Apofruit, Zanelli: “Campagna estiva al giro di boa”. Novità sulle pesche gialle

                      Partita con qualche incertezza iniziale e con un ritardo generalizzato dovuto alla primavera avversa, a fine giugno la campagna estiva di Apofruit Italia è al giro di boa e le prospettive per il grosso della produzione, da gestire nei mesi di luglio e agosto, sono ottimistiche, rivela il direttore commerciale Mirco Zanelli. A livello produttivo, dopo due annate di forte deficit a causa delle gelate primaverili, per le drupacee quest’anno si prospetta un riallineamento dei volumi. Particolari aspettative sono riposte sulle albicocche rosse, che da quest’anno debuttano anche all’estero. E sulle pesche si rinnova con successo un progetto avviato già lo scorso anno con alcuni soci della Romagna per valorizzare le varietà più tradizionali in Gdo

                      di Carlotta Benini

                      Apofruit pesche mature SolarelliArrivano sui banchi i primi di luglio confezionate in un packaging eco-friendly in cartone che protegge il prodotto e lo valorizza al meglio, comunicando al consumatore le sue caratteristiche peculiari e come consumarlo nel pieno della sua bontà, e mettendo in risalto anche il legame con il territorio e con i soci produttori. Sono le pesche Solarelli Dolci e Saporite, una linea di frutti al giusto grado di maturazione messa a punto in partnership con alcune aziende socie della Romagna, che raccolgono e confezionano il prodotto direttamente in campo, per poi farlo arrivare entro 24 ore sui banchi della Gdo. “Si tratta di un progetto partito già nella scorsa campagna che quest’anno si conferma con sviluppi interessanti, con il quale abbiamo voluto rilanciare un prodotto tradizionale, le pesche gialle, che negli ultimi anni aveva perso un po’ di appeal agli occhi del consumatore”, ci racconta Mirco Zanelli, direttore commerciale di Apofruit Italia, con cui abbiamo fatto il punto sulla campagna delle pesche e nettarine e delle albicocche. Partita con qualche incertezza iniziale e con un ritardo generalizzato al Sud dovuto alla primavera avversa, a fine giugno la campagna estiva è al giro di boa e le prospettive per il grosso della produzione, da gestire nei mesi di luglio e agosto, sono ottimistiche. La cooperativa con i suoi prodotti estivi è presente su tutti i canali distributivi, sia sul mercato interno che su quello estero, rappresentato principalmente da Germania, Gran Bretagna e Nord Europa.

                      Apofruit Zanelli peschePesche e nettarine, come si è aperta la stagione?
                      Siamo partiti a maggio con il prodotto precoce del Sud (Puglia e Basilicata, ndr), che ha subito un ritardo generalizzato a causa delle temperature primaverili sotto la media. Ritardo che ancora si fa sentire: i volumi sono ancora scarsi, ad oggi abbiamo ritirato circa un 30% di pesche e appena un 10% di nettarine, che poi ci accompagneranno fino a settembre. La campagna dunque è ancora tutta da fare. Con la premessa che i volumi non saranno più quelli a cui si era abituati in passato, la previsione quest’anno è di commercializzare poco più di 22 mila tonnellate di pesche e nettarine, con un recupero del 30% rispetto al 2021, ma con quantitativi comunque sotto la media rispetto a un 2019 di produzione piena.

                      I prezzi come sono stati fino ad oggi?
                      Il mercato, sia quello nazionale che quello estero, è partito discretamente, con quotazioni soddisfacenti nelle prime settimane. Ora siamo in piena raccolta, sia nel Sud che nel Nord, specie per quanto riguarda le nettarine. È un momento quindi piuttosto congestionato, in cui la sovrabbondanza di prodotto sul mercato sta generando un ribasso delle quotazioni. Ma confidiamo in una ripresa nelle prossime settimane, quando la pressione dell’offerta dovrebbe diminuire. A luglio poi entra nel vivo la campagna delle pesche e nettarine di Romagna, valorizzate anche dall’Igp.

                      E la qualità del prodotto?
                      Dal punto di vista organolettico, le pesche e nettarine in raccolta fino ad oggi sono caratterizzate da un calibro inferiore, dovuto probabilmente all’anticipo dell’estate, che ha causato un rapido sviluppo dei frutti e, non da ultimo, dal clima torrido e siccitoso.

                      A questo proposito, come state affrontando l’emergenza idrica?
                      I nostri soci sono attrezzati per affrontare la crisi idrica con impianti di ultima generazione che permettono di ottimizzare l’utilizzo di acqua e di ridurre al minimo gli sprechi. Tuttavia per la qualità e la pezzatura finale dei frutti che dobbiamo ancora raccogliere tutto dipenderà dall’andamento climatico delle prossime settimane, in previsione ancora torride e siccitose.

                      Apofruit albicocche rosse

                      Passiamo alle albicocche, che prospettive ci sono su questo comparto?
                      L’albicocca è un prodotto strategico per Apofruit, sul quale sono stati fatti negli ultimi anni importanti investimenti. Dopo il deficit produttivo delle ultime due campagne, quest’anno si prospetta un riallineamento dei volumi, con una crescita del 40% rispetto al 2021 e una previsione complessiva di circa 10 mila tonnellate raccolte e commercializzate. Attualmente i nostri soci sono nel pieno della raccolta del prodotto precoce del Sud e complessivamente fino a questo momento hanno conferito il 40% della produzione totale di albicocche. Abbiamo quindi ancora il 60% di produzione da gestire nei mesi di luglio e agosto.

                      Le quotazioni come sono in questo caso?
                      In questo momento anche sul comparto albicocche l’offerta molto abbondante determina un andamento di mercato non entusiasmante, ma anche in questo caso si confida in luglio per una ripresa. Le richieste stanno già aumentando, sia a livello nazionale che europeo, quindi confidiamo che il mercato presto si stabilizzi e che i prezzi si posizionino su valori più in linea con le aspettative dei nostri soci produttori.

                      Albicocca rossa: che aspettative ci sono per questo prodotto che da quest’anno – grazie alla collaborazione annunciata a Berlino con Agricola Guidi e Mediterraneo Group (leggi qui) – debutta anche all’estero?
                      La commercializzazione in Italia è già partita, con primi buoni riscontri, e da questa settimana il prodotto arriverà anche sui mercati esteri. Si tratta di un innovativo gruppo varietale caratterizzato da frutti di qualità omogenea che si distinguono per la tipica colorazione purpurea della buccia e che hanno una dolcezza superiore, almeno di 2 o 3 gradi brix, rispetto alle cultivar a polpa gialla. È una produzione abbastanza importante, prevediamo di commercializzare circa 2 mila tonnellate di albicocche rosse, quindi un quantitativo più che raddoppiato rispetto allo scorso anno.

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