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                      Arancia Rosaria: campagna 2020-21 all’insegna della sostenibilità

                      Rosaria
                      Si avvicina la campagna 2020-21 di OP Arancia Rosaria e del Gruppo Pannitteri, che tradizionalmente in Sicilia si apre con il primo raccolto delle varietà precoci bionde subito dopo la Festa dell’Immacolata dell’8 dicembre per poi entrare nel vivo fino alla raccolta delle famose varietà rosse, a partire dal Tarocco. La quindicesima campagna commerciale di OP Arancia Rosaria sarà ancor più all’insegna della sostenibilità grazie alla messa in commercio delle arance biologiche e all’utilizzo sempre più importante delle api impollinatrici negli agrumeti

                      Dalla Redazione

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                      l’apicoltore Sebastiano Aiello della “Nettare degli Dei” con il presidente di OP Rosaria, Aurelio Pannitteri, vicino ad alcune arnie nel mezzo di un vasto agrumeto del Gruppo Pannitteri

                      La campagna 2020-21 di OP Arancia Rosaria e del Gruppo Pannitteri sarà all’insegna della sostenibilità, perché per il secondo anno l’OP raccoglierà e metterà in commercio arance biologiche. Una sostenibilità dovuta anche all’utilizzo sempre più importante delle api impollinatrici negli agrumeti, che donano effetti benefici alla produzione.

                      Le arnie nella passata fioritura sono arrivate ad essere 70, in appezzamenti diversi tra i territori di Fiumazza di Catania e Rotondella di Belpasso di proprietà del Gruppo Pannitteri, e saliranno a 100 e oltre dal prossimo marzo, dislocati in almeno tre diversi siti. Questo grazie alla collaborazione, instaurata da tempo e ora in crescita, tra i Pannitteri e le aziende produttrici di miele della zona, in particolare gli apicoltori di Zafferana Etnea, famosi proprio per la produzione del miele di zagara (parola di origine araba che significa fiore sfavillante, appunto il fiore degli agrumi), considerato un’eccellenza locale.

                      “Siamo molto contenti di questa collaborazione – afferma Aurelio Pannitteri, presidente di OP Rosaria – e della presenza di alveari nei nostri aranceti anche per tutto l’anno, prova che le api ci vivono bene e dunque della salubrità delle nostre colture nel segno del rispetto della natura e degli stessi consumatori”.

                      Dopo una campagna “pazza” come quella passata, tra quantitativi ridotti, forte domanda e prezzi altalenanti, terminata per OP Rosaria con il “sold out” anticipato di almeno un mese, le previsioni per il prossimo raccolto sono positive, nonostante alcuni impianti colpiti dalla grandine nella tarda estate. “Ci presenteremo all’appuntamento con il mercato – precisa Aurelio Pannitteri – con le carte in regola. Avremo quantità e qualità. Nonostante il Covid-19, la scorsa primavera abbiamo incrementato la quota export dell’OP. Contiamo di crescere ulteriormente sui mercati esteri pur riservando al mercato interno la massima attenzione. Stiamo mettendo a punto gli ultimi dettagli della nuova campagna di marketing, che avrà alcune modifiche rispetto all’anno scorso, ma conterà ancora sulla nostra mascotte, l’elefantino Lio, che si riallaccia alla tradizione catanese e al simbolo della nostra città, u Liotru, appunto l’elefante”.

                      Per OP Rosaria sarà la quindicesima campagna commerciale. Il marchio, infatti, è stato lanciato nella stagione 2005-2006. Covid-19 permettendo, non mancherà l’occasione per celebrare degnamente l’anniversario.

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