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                      Arancia Rosaria: confezione 100% riciclabile per la stagione in corso

                      Arancia Rosaria

                      La stagione è partita decisamente in salita, con alle spalle mesi duri e previsioni sulla produzione non rassicuranti, ma una buona notizia c’è ed è certa: entro la fine dell’anno, tutte le Arance Rosaria saranno confezionate in packaging a ridotto impatto ambientale e 100% riciclabili.

                      OP Rosaria, l’Organizzazione di Produttori agrumicoli della piana di Catania, ha da poco introdotto in azienda una nuova tipologia di confezione, particolarmente innovativa ed ecologica. Si tratta di Sormapeel del Gruppo Sorma di Cesena, una confezione composta da due parti mono-materiale, una plastica e una cartacea, che sono perfettamente e facilmente divisibili e quindi 100% riciclabili. “Non solo le nuove confezioni sono completamente riciclabili – sottolinea con orgoglio il presidente dell’OP Aurelio Pannitteri -, ma ci permettono anche di ridurre l’utilizzo della plastica nel packaging di oltre il 30%, visto che la fascia sulla quale sono riportati logo, immagini e informazioni è tutta di carta”. Una scelta, questa, del tutto in linea con l’obiettivo della OP di diventare sempre più eco-friendly e sostenibile.

                      A trovarsi sui banchi dei supermercati confezionate in Sormapeel sono attualmente le Arance Bionde, ma presto lo saranno anche quelle Rosse: da giovedì 9 dicembre sugli scaffali della grande distribuzione italiana, nessuna regione esclusa, tornerà finalmente il Tarocco a marchio Arancia Rossa Rosaria.

                      “Le nostre Arance Rosse – spiega il patron della OP – inizialmente si troveranno ancora in vendita con le confezioni tradizionali, perché ne abbiamo ancora tante e sarebbe illogico, e decisamente non ecologico, buttarle, ma entro la fine dell’anno saranno anche loro confezionate con Sormapeel”. Riguardo all’andamento della stagione, Aurelio Pannitteri non non fa sconti alla drammatica situazione vissuta in questi mesi e alle inevitabili conseguenze che ha portato con sé: “Sono stati mesi durissimi e se è vero che gli eventi catastrofici sono ormai lontani, la pioggia non ci ha dato tregua: credo che non sia passato nemmeno un giorno senza che sia piovuto”.

                      Pannitteri prevede un -50% di produzione del Tarocco rispetto alla stagione passata. Un motivo che il patron di OP Rosaria riconduce per un -30%, al fenomeno della cosiddetta alternanza: ad una stagione di super-produzione (sia per intensità che per durata) quale è stata quella dell’anno scorso, ne segue una di produzione scarsa. Ma il rimanente -20% è diretta conseguenza degli sfortunati eventi climatici.

                      “Si tratta pur sempre di previsioni – precisa Pannitteri – e le prossime settimane potrebbero riservare sorprese, non si sa mai, ma purtroppo non penso di sbagliarmi di molto. Anzi, posso scommettere che la stagione sarà anche breve e si concluderà con la Pasqua”. OP Rosaria nasce nel 2008 per iniziativa di un gruppo di operatori della filiera agrumicola della piana di Catania. Opera su un territorio che varia dai 1.000 ai 1.500 ettari e ha come scopo la valorizzazione delle produzioni di agrumi della Sicilia orientale. Il suo marchio, Rosaria, decisamente tra i più noti a livello nazionale per quanto riguarda il mondo ortofrutticolo, è sinonimo di qualità, territorialità e unicità.

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