di Carlotta Benini
Nell’aspetto sono simili al mirtillo nero, ma si differenziano per le proprietà nutrizionali: ricche di flavonoidi, polifenoli, vitamine e antociani, sono considerate un vero e prorpio superfood, con proprietà antiossidanti e anti-aging, utili a prevenire in modo naturale numerose patologie. Sono le bacche di aronia, un arbusto originario del Canada che da oltre un secolo è stato introdotto anche in Europa, coltivato in alcuni Paesi dell’Est come la Polonia (che ad oggi è il primo produttore nel Vecchio Continente) e la Russia. Oggi questi piccoli e preziosi frutti dalle proprietà nutraceutiche sono una coltura di nicchia che si sta facendo largo anche nel nostro Paese. Una delle principali caratteristiche dell’aronia, infatti, è la sua rusticità, che la rende una coltura molto resistente, molto produttiva e adattabile a qualsiasi tipo di terreno. Anche quello tradizionalmente vocato ad albicocche.
Siamo a Fontanelice, nella Vallata del Santerno, in provincia di Bologna ma tradizionalmente in Romagna. Su queste colline da due anni è in produzione la prima coltivazione di aronia in Emilia Romagna. L’Azienda Agricola Martelli e Renzi è infatti pioniera nella produzione di questa bacca, avendo per prima scommesso in regione in un superfood ancora sconosciuto a livello commerciale, ma dalle grandi potenzialità di sviluppo nel settore dei succhi, delle conserve e dei trasformati.
“Per decenni la coltura dell’albicocco è stata la più redditizia anche in una zona collinare come la nostra – ci racconta Marco Martelli, titolare dell’azienda -. Purtroppo oggi questa produzione è entrata in crisi per motivi strutturali, dovuti alla ricerca varietale, che negli ultimi 15-20 anni ha immesso sul mercato nuove varietà sempre più adatte alla pianura e coltivabili anche nel sud d’Italia, moltiplicando per dieci volte gli areali vocati della nostra Penisola. Le nostre produzioni sono quindi passate in secondo piano, fino a risultare non più remunerative”.
“Come azienda abbiamo quindi volto lo sguardo verso altri orizzonti – continua Martelli -, individuando nuove colture con cui sostituire gradualmente l’albicocco e investendo su prodotti particolari come la mela o la pera cotogna, che ci sta dando soddisfazioni”. A fine 2017 l’Azienda Agricola Martelli e Renzi, usufruendo di un contributo pubblico, ha quindi aperto un laboratorio aziendale di trasformazione, per produrre marmellate, confetture e succhi.
L’avventura dell’aronia emiliano romagnola nasce a maggio 2017, quando viene impiantato il primo mezzo ettaro. “Qualche tempo prima ero stato in visita alla cooperativa Sant’Orsola, in Trentino, per valutare la possibilità di coltivare piccoli frutti, ma tutti, scoprii, risultavano non adatti al nostro territorio, dove non è possibile fare una massiccia irrigazione – prosegue Martelli nel suo racconto -. Sfiduciato, mi rivolsi allora a un vivaista di fiducia di Cesena, che mi parlò per primo di questa bacca che resiste anche alla siccità, non viene attaccata da patogeni, permettendo quindi una produzione a residuo zero, e si adatta facilmente a ogni tipo di terreno e di clima. Quella dell’aronia è stata una scoperta incredibile”.
Con il primo mezzo ettaro in produzione a partire dall’estate 2018 Martelli ha raccolto nella prima campagna 4 quintali di prodotto: la raccolta, a seconda delle stagioni e della siccità, può partire dalla seconda settimana di agosto fino alla seconda settimana di settembre. Quest’anno il raccolto è previsto in partenza a metà agosto, secondo le previsioni Martelli conta di raccogliere 25 quintali di bacche. Nel frattempo, visto il successo della fase sperimentale, l’azienda Martelli e Renzi a marzo 2019 ha piantato altri 6,8 ettari di aronia, che saranno produttivi a partire dalla campagna 2020.
Martelli ha preso esempio da un’azienda di Gorizia, la “4 Principia rerum”, ad oggi il primo e principale produttore di aronia in Italia, che nel 2015 ha avviato la coltivazione su 11 ettari e oggi produce un’ampia gamma di prodotti a base di questa bacca. “Noi siamo partiti con succhi e confetture – spiega Marco Martelli – ma riteniamo che ci siano altre strade molto interessanti da percorrere”. La premessa è che la bacca di aronia non si presta al consumo fresco, mentre quella essiccata non è un prodotto strategico, in quanto c’è già un’alta concorrenza da parte dei Paesi dell’Est Europa. Ecco allora che nel prossimo futuro l’azienda di Fontanelice intende sperimentare prodotti a base di aronia come confetture in mix (es. con amarene e susine), pane con l’aronia, passata di pomodoro e aronia, yogurt, formaggi con la bacca nella crosta. “Un altro prodotto interessante da testare è la birra, alla quale i tannini dell’aronia regalano una corposità molto interessante”, conclude Martelli.
Dove si possono trovare i prodotti dell’Azienda Agricola Martelli e Renzi a base del pregiato superfood? In una ventina di negozi del territorio imolese-bolognese, a Eataly a Forlì e presto forse anche in altri punti vendita della rete del gruppo di Farinetti. La speranza è quella di conquistare anche alcune principali insegne della Gdo.
In occasione dell’antica Fiera di Fontanelice, l’Azienda Agricola Martelli e Renzi terrà due giornate di open day – domenica 25 agosto e domenica 8 settembre – per fare scoprire al pubblico questo straordinario frutto che è l’aronia e i prodotti che nascono dalla sua trasformazione.
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