di Eugenio Felice
Asia Fruit Logistica posticipata? No, gli espositori confermano le date di settembre. “A me non è ancora arrivata questa notizia, lo scopro ora da te, è anche vero che sono stato fuori questa settimana, rientro in ufficio domani e verifico”. Questo il messaggio che ci ha inviato domenica 18 agosto un operatore italiano che sarà presente con stand ad Asia Fruit Logistica quando lo abbiamo interrogato sulla inaspettata e per certi versi sorprendente e.mail che nella notte di sabato 17 agosto l’organizzatore della manifestazione GP Events ha mandato a tutti gli espositori di Asia Fruit Logistica con l’oggetto inequivocabile “Should we postpone Asia Fruit Logistica by 3 months or hold it as planned in early September?”. Una mail sorprendente perché solo venerdì 16 agosto – il giorno prima dell’invio della e.mail in questione – era stato diffuso un comunicato stampa in cui si diceva che la fiera si sarebbe svolta regolarmente nonostante i noti problemi di ordine pubblico che sta attraversando la metropoli asiatica da diversi mesi.
Per capire la contraddizione riportiamo una frase del comunicato di venerdì 16 agosto: “Global Produce Events GmbH, organizer of Asia Fruit Logistica, the leading continental trade show for Asia’s fresh produce business, announces Asia Fruit Logistica will be held as scheduled at AsiaWorld-Expo, Hong Kong on 4 to 6 September 2019. Show preparation is in full swing despite recent public incidents in Hong Kong. Business remains largely as usual in Hong Kong and protest activities are normally announced well in advance. The organizing team will continue to closely monitor the situation and provide timely updates as needed. Our goal is to ensure another successful and safe edition of Asia Fruit Logistica for our exhibitors and visitors. Business travelers are advised to pay close attention to flight information, exercise increased caution and avoid going to protest areas and police stations. Timely updates and useful website links will be shared on the Asia Fruit Logistica website”.
E parte della e.mail inviata il giorno dopo, sabato 17 agosto: “As you are aware, the situation in Hong Kong continues to be challenging and developments are very hard to foresee. With this in mind, we have developed an alternative together with our venue partner Asia-WorldExpo, which runs the exhibition centre where Asia Fruit Logistica takes place. We would like to collect your preference as an exhibitor on the following two options. It will help us to make well-founded and speedy decision based on a representative majority opinion of fellow exhibitors. One option is to continue with Asia Fruit Logistica 2019 on 4-6 September 2019 as planned, with Asiafruit Congress on 3 September 2019. The alternative option is to reschedule Asia Fruit Logistica 2019 to 11-13 December 2019, with Asiafruit Congress on 10 December 2019. We would be very grateful if could reply to this email with your feedback within the next 48 hours. Our aim is to announce our decision on Tuesday 20 August 2019″.
Quindi il 20 è arrivata la comunicazione ufficiale con una e.mail dall’oggetto “Asia Fruit Logistica continues as scheduled“. Che dire? C’era bisogno di questa operazione a due settimane dalla fiera e nel week-end della settimana di Ferragosto? Le tensioni a Hong Kong sono iniziate tre mesi fa e non si sa quando finiranno ma certamente le proteste sono state finora pacifiche, per quanto in due occasioni sia stato bloccato l’aeroporto di Hong Kong. A noi pare che l’organizzazione della fiera abbia voluto scaricare sugli operatori la responsabilità della decisione sul da farsi e su eventuali problemi che effettivamente potrebbero manifestarsi tra due settimane, non tanto e non solo in termini di cancellazione di voli o sicurezza pubblica, quanto anche in termini di afflusso di visitatori. Come dire: “I problemi ci sono, se questa edizione non sarà al top non sarà colpa nostra, siete voi che avete deciso di farla comunque”. Questa almeno è la nostra libera interpretazione in merito alla richiesta arrivata per e.mail sabato 17 agosto.
E gli operatori come l’hanno presa? C’è chi era a favore dello spostamento a dicembre, mentre i più erano propensi a confermare le date di inizio settembre. Riportiamo di seguito un commento al post su Facebook che abbiamo pubblicato domenica sul tema, commento che va al nocciolo della questione senza tanti giri di parole. “Il biglietto lo abbiamo tutti già in tasca, le prenotazioni alberghiere anche e il materiale fieristico già a destinazione”, scrive Ciro Bruno della Bruno Elio Srl di Verona, titolare del brand “eliovero”, presente anche quest’anno con stand a Hong Kong. “A dicembre – aggiunge – la stagione è già iniziata ed è nel pieno, che costi deve avere questa fiera? E dopo meno di 60 giorni ci rivediamo tutti a Berlino a parlare di cosa? Senza considerare la fiera di Madrid a fine ottobre. Personalmente trovo il sondaggio “inutile” per espositori e visitatori ma piuttosto “utile” a chi organizza, in altre parole una bella man leva in caso di qualche remoto problema. Fate vobis“.
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