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                      Clima, aumentano le giornate “no”: nel 2014 30 milioni di danni risarciti nel Veronese

                      agricoltura
                      Gli agricoltori veronesi, lo scorso anno sono stati risarciti con 30 milioni di danni, con 147 giornate “no”. Se un tempo ci si assicurava solo contro la grandine, ora vengono proposti pacchetti che comprendono anche altri agenti atmosferici imprevedibili che possono mettere a rischio un’azienda. I produttori lo hanno capito e sono sempre più quelli che scelgono di assicurarsi

                       

                      agricolturaLa tutela delle produzioni, equivale alla certezza del reddito per l’imprenditore agricolo. Basti pensare allo scorso anno: l’annata agricola era iniziata male e finita peggio. Lo sa bene il Condifesa Verona Codive, che negli ultimi anni ha visto impennare il numero di soci che hanno scelto di difendere la propria redditività aziendale. E che l’anno scorso hanno potuto così tirare un sospiro di sollievo. “L’annata 2014 è stata veramente critica per l’agricoltura veronese e i risultati -commenta Luca Faccioni, presidente di Condifesa Verona Codive– e i risultati sono stati negativi, il rapporto tra risarcimenti e premi è stato del 103,6%. Le aziende assicurate sono state risarcite per 30 milioni di euro a fronte del pagamento di 28,9 milioni di euro di premi. Sono state 147 le giornate no dell’agricoltura scaligera, ovvero quelle per le quali le migliaia di agricoltori assicurati hanno denunciato danni, contro le 139 dell’anno precedente. Nel 2013 sono state 54. Il clima sta cambiando pesantemente e non esiste altro sistema di difesa che l’assicurazione per tutelare il reddito aziendale, come i dati 2014 dimostrano”.

                       

                      Gli eventi meteorologici degli ultimi anni hanno fatto lievitare le denunce di danni: dalle 63 del 2010, anno di allagamenti e siccità, alle 36 del 2011, anno relativamente fortunato, seguito dal 2012 con 54 giornate no per arrivare ai 139 giorni di sinistri del 2013 e ai 147 del 2014. Gli eventi atmsferici dannosi per le colture hanno aperto la stagione a febbraio con numeri a due cifre da marzo fino ad agosto in un crescendo: dai 12 di marzo, ai 16 di aprile, ai 23 di maggio, ai 20 di giugno, ai 26 di luglio, ai 22 di agosto. Negativo anche l’autunno con 14 giornate no a settembre, 6 ad ottobre e 7 a novembre.

                       

                      “Ormai l’autunno è fonte di rischio per l’azienda, tanto quando la primavera e l’estate – commenta il direttore di Condifesa Verona Codive, Michele Marani- Non solo gelo e siccità mettono a rischio colture, animali e strutture, quindi, ma ad esempio, anche eccesso di pioggia o grandine. Insomma, prevenire è meglio che curare: la tutela delle produzioni, equivale alla certezza del reddito per l’imprenditore agricolo. Gli agricoltori da quest’anno possono tutelarsi da alluvione siccità gelo e brina, grandine, vento eccesso di pioggia, eccesso di neve, colpo di sole e sbalzo termico”.