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                      Le insegne più convenienti d’Italia? La classifica di Altroconsumo

                      Quali sono le insegne che tutelano maggiormente il portafoglio degli italiani? Nella classifica annuale di Altroconsumo sui supermercati più convenienti d’Italia svetta al primo posto Auchan, seguita nell’ordine da Esselunga, Iper La grande I, Ipercoop e Carrefour. Nei primi prezzi tengono banco i discount, guidati nell’ordine da Aldi, Eurospin e Lidl. L’analisi ha preso in considerazione più di mille punti vendita della Gdo, rilevando 1,8 milioni di prezzi e tracciando la mappa della convenienza su 67 città italiane. La regione salva portafoglio è il Veneto, con Rovigo, Venezia, Treviso, Verona e Vicenza ai primi posti assoluti nella classifica dei nuclei urbani

                       

                      Dalla Redazione

                       

                      Altroconsumo classifica spesa convenienzaScegliendo il posto giusto dove andare a fare la spesa, in alcune grandi città è possibile risparmiare più di mille euro all’anno. In altre località un po’ meno, ma comunque ci sono supermercati dove il vantaggio per le tasche dei consumatori è garantito. Lo dice l’analisi annuale di Altroconsumo sui supermercati più convenienti d’Italia, un’indagine che ha preso in considerazione più di mille punti vendita fra supermercati, ipermercati e hard discount in 67 città italiane dove sono stati messi a confronto diversi panieri di spesa delle famiglie. In totale sono stati rilevati un milione e 180 mila prezzi.

                       

                      “Anche quest’anno l’inchiesta prezzi di Altroconsumo (festeggiamo la trentesima edizione) svela che fare la spesa in un certo modo e in uno specifico supermercato fa davvero la differenza. – spiega la redazione in una nota ufficiale – Un esempio. Ipotizziamo di essere una famiglia media che spende, come sostiene l’Istat, in media 6.500 euro ogni anno di spesa. Se potessimo idealmente recarci sempre nel supermercato risultato meno caro d’Italia nella nostra inchiesta, sborseremmo 5.300 euro, ben 1.200 euro in meno ogni anno”.

                       

                      Quali sono le insegne che tutelano maggiormente il portafoglio? Facendo i conti, con un indice in base 100, e comprando tutti prodotti – marche, private label e primi prezzi – l’insegna più conveniente è Auchan, seguita nell’ordine da Esselunga (104), Iper La grande I (105), Ipercoop (106) e Carrefour (108). Esselunga balza in testa, nella top five, se si scelgono solo le marche industriali e Auchan passa in seconda posizione, ma con una differenza di soli due punti. Se si considera, invece, la private label svettano in classifica Iper e Auchan. Nei primi prezzi tengono banco i discount, guidati da Aldi, Eurospin, Lidl, D Più di Selex, In’s di Pam, Penny Market, LD, Auchan e MD. In sostanza, anche se la classifica è tutta da leggere, la vittoria di Auchan è più che evidente, con l’eccezione dei negozi Simply non ancora convertiti al marchio aziendale, che però sta coprendo tutta la rete del colosso francese.

                       

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                      La classifica dei supermercati più convenienti secondo l’analisi di Altroconsumo

                      La classifica di Altroconsumo fa anche un’analisi di tipo territoriale, mettendo in evidenza quali sono le regioni dove si spende di meno nel fare la spesa. Il Nord-est vince su tutti: se si prendono in considerazione i primi 30 punti vendita più economici d’Italia, ben 25 si trovano in Veneto e in Friuli Venezia Giulia. Qui la tensione concorrenziale è molto alta e di conseguenza i prezzi sono particolarmente convenienti per i consumatori. “A Rovigo, per esempio, abbiamo trovato il punto vendita più economico in assoluto tra tutti quelli visitati (si tratta di un punto vendita Spesa Facile, marchio del gruppo Conad, ndr). – prosegue la redazione nella nota – Chi abita a Bologna o a Torino scegliendo di fare la spesa nel supermercato più economico può risparmiare più di 1.300 euro l’anno. Circa 1.000 euro, invece, è quello che rimane in tasca a chi è di Salerno; 700 euro a chi vive a Milano. Più punti vendita, quindi, maggiore è la forbice dei prezzi. Situazione opposta a Cosenza, dove non solo il risparmio massimo è di soli 40 euro, ma nel punto vendita più economico si spendono 6.400 euro in un anno. Non solo al Sud: ad Aosta, città tra le più care dell’inchiesta, la spesa minima in città è di 6.500 euro e le possibilità di risparmio sono ridotte a 200 euro. Qui qualunque supermercato si scelga, la spesa resta carissima. Scarsa concorrenza significa sempre poca scelta e prezzi allineati”.

                       

                      Per leggere tutti i dati è possibile scaricare l‘inchiesta completa oppure utilizzare il servizio per sapere dove fare la spesa e risparmiare. Per vedere i risultati è sufficiente registrarsi al sito di Altroconsumo.

                       

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